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Viaggio fai da te negli USA: la natura selvaggia dell’Alaska

Giugno 7, 2016 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Immaginatevi la natura selvaggia. I ghiacciai. I fiordi e la natura incontaminata. L’aurora boreale, uno spettacolo che riempie gli occhi di meraviglia, impossibile da dimenticare. L’Alaska è una meta di viaggio che regala esperienze mozzafiato nel mezzo della natura. 
L’Alaska è un posto magico, fatto di vegetazione fitta, di colori freddi come il verde scuro dei pini e il grigio antracite del cielo, dei meravigliosi laghi ghiacciati che riflettono le nuvole. Mi ha fatto scoprire un legame con la natura che pensavo di non avere mai avuto. Il nostro viaggio, di due settimane, ci ha portato a vedere gli orsi nel suo habitat naturale, i fiordi e i laghi ghiacciati e la meravigliosa aurora boreale.
Come arrivare
Stranamente, durante il viaggio, non abbiamo incontrato molti italiani. Sembra che l’Alaska non sia fra le mete più battute dai turisti italiani, ma arrivare è stato relativamente facile, ma in effetti dipende dalla regione di provenienza. Noi siamo partiti da Milano, con un volo di circa 14 ore diretto a Vancouver, Canada. Il volo prevedeva uno scalo ad Amsterdam. In Canada, abbiamo preso un altro volo da Vancouver a Juneau, la capitale dell’Alaska. Questo volo è durato circa 4 ore. Non è fra i voli più economici, ma l’esperienza vissuta ha di gran lunga ripagato il costo!
L’unica cosa su cui fare attenzione, sono i documenti. Per viaggiare in Alaska è stato necessario richiedere il ESTA Stati Uniti, che si può richiedere anche online, noi abbiamo fatto così. Prima di richiederlo ci siamo ovviamente accertati che il nostro passaporto fosse valido e biometrico, onde evitare noiosi problemi burocratici. Richiedere l’ESTA è molto semplice e si può fare in autonomia anche da casa, con almeno 72 ore di anticipo rispetto al proprio volo aereo.
Come spostarsi
In Alaska, è possibile spostarsi con voli interni, oppure noleggiando una macchina.
Noi abbiamo noleggiato un fuoristrada per poterci spostare liberamente. Il paese è tagliato in due da una strada enorme, l’Alaska Highway, lunga quasi 2.500 chilometri. Guidare per le strade dell’Alaska comunica un senso di libertà assoluto, ci sentivamo come il protagonista di “Into the Wild”, anche se abbiamo sempre dormito in hotel e non all’aperto!
Cosa vedere
Due settimane non sono state comunque sufficienti per vedere tutto quello che volevamo, e abbiamo dovuto scegliere cosa vedere e cosa lasciare per il prossimo viaggio.
Imperdibile è sicuramente il Kenai Fjords, il parco nazionale dei Fiordi. Qui abbiamo partecipato ad una crociera della durata di nove ore, e abbiamo visto paesaggi da togliere veramente il fiato: fiordi a strapiombo sul mare e ghiacciai incredibili.
Da non perdere anche il Bear Viewing Tour, un tour per osservare gli orsi nel loro habitat naturale. Se andate in Alaska, non potete perdervi questa esperienza! Abbiamo volato con un piccolo velivolo, in compagnia di un gruppo non numeroso di turisti internazionali. Atterrati in un’isola dove la natura è totalmente incontaminata, dove poter vedere gli orsi in libertà.

Aurora Boreale: quando andare
L’aurora boreale è il grande e meraviglioso spettacolo del Nord. Quando andare per assistere a questo spettacolo meraviglioso? Il periodo migliore va dalla fine di agosto agli inizi di aprile, quando il cielo è scuro abbastanza per poter vedere il magico spettacolo delle luci del nord (northern lights). Non c’è comunque mai la certezza di poter assistere a ad un’aurora boreale, dipende tutto dalla fortuna! Se capita, però, è un’esperienza indimenticabile. Chi potrebbe dimenticare lo spettacolo di riflessi rossi e verdi, le onde violacee e le ombre che attraversano il cielo? Impossibile!
L’aurora si può ammirare da Fairbanks ad esempio, una località estremamente a nord, bellissima ma più turistica delle altre zone, con prezzi per pernottare dunque più alti.
***Post redazionale***

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Chi è Manuel Santoro

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📍 Amtoudi 🇲🇦 Nel cuore dell'oasi di Id A 📍 Amtoudi 🇲🇦

Nel cuore dell'oasi di Id Aïssa si trova il villaggio berbero di Amtoudi, dominato da imponenti scogliere. Qui vivono circa 300 famiglie che vivono principalmente di agricoltura. Sulle falesie circostanti sono ben visibili due igoudar (plurale di agadir). Un agadir è un granaio collettivo fortificato, con torri di guardia per monitorare qualsiasi tentativo di intrusione nella valle. La funzione di un agadir era quella di immagazzinare e proteggere le colture del villaggio e anche le sue ricchezze (Guelmim-Oued Noun | Marocco) 🌴

In the heart of the oasis of Id Aïssa is the Berber village of Amtoudi, dominated by imposing cliffs. Around 300 families live here, mainly farming. Two igoudars (plural of agadir) are clearly visible on the surrounding cliffs. An agadir is a fortified collective granary, with watchtowers to monitor any attempted intrusion into the valley. The function of an agadir was to store and protect the village's crops and also its wealth (Guelmim-Oued Noun | Morocco) 🌴

En el corazón del oasis de Id Aïssa se encuentra el pueblo bereber de Amtoudi, dominado por imponentes acantilados. Aquí viven unas 300 familias, principalmente dedicadas a la agricultura. Dos igoudars (plural de agadir) son claramente visibles en los acantilados circundantes. Un agadir es un granero colectivo fortificado, con torres de vigilancia para vigilar cualquier intento de intrusión en el valle. La función de un agadir era almacenar y proteger las cosechas del pueblo y también su riqueza (Guelmim-Oued Noun | Marruecos) 🌴

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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Non lontano da Tafraou 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Non lontano da Tafraout, nel cuore della Ameln Valley, si staglia il villaggio di Oumesnat. Tra le rovine della città vecchia vi è un grande edificio in terra, sapientemente ristrutturato. Un tempo una casa, oggi è un hotel tradizionale, la Maison Traditionelle. Qui abbiamo dormito, luogo più che raccomandato (Souss Massa | Marocco) 🏘

Not far from Tafraout, in the heart of the Ameln Valley, stands the village of Oumesnat. Among the ruins of the old town is a large earthen building, skilfully restored. Once a house, it is now a traditional hotel, the Maison Traditionelle. Here we slept, a place more than recommended (Souss Massa | Morocco) 🏘

No lejos de Tafraout, en el corazón del valle del Ameln, se alza el pueblo de Oumesnat. Entre las ruinas del casco antiguo hay un gran edificio de tierra, hábilmente restaurado. Antaño una casa, ahora es un hotel tradicional, la Maison Traditionelle. Aquí dormimos, un lugar más que recomendable (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Il villaggio di Tazoul 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Il villaggio di Tazoulte ha un antico cimitero ebraico che può essere di interesse storico. Sebbene la comunità ebraica abbia lasciato la zona alcuni anni fa, gran parte dell'argenteria della regione reca incisi simboli ebraici, in quanto gli ebrei erano tradizionalmente gli argentieri della regione (Souss Massa | Marocco) 🏘

The village of Tazoulte has an ancient Jewish cemetery that may be of historical interest. Although the Jewish community left the area some years ago, much of the silverware in the region is engraved with Jewish symbols, as Jews were traditionally the silversmiths of the region (Souss Massa | Morocco) 🏘

El pueblo de Tazoulte posee un antiguo cementerio judío que puede tener interés histórico. Aunque la comunidad judía abandonó la zona hace algunos años, gran parte de la platería de la región está grabada con símbolos judíos, ya que los judíos eran tradicionalmente los plateros de la región (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Ameln Valley 🇲🇦

Partendo da Tafraout è possibile visitare numerosi villaggi incastonati nella Ameln Valley. Tagdicht è il più elevato ed anche il più difficile da raggiungere. Vi è una sola strada, stretta, tortuosa, che si inerpica tra le montagne senza alcuna protezione (Souss Massa | Marocco) 🏘

Starting from Tafraout, it is possible to visit numerous villages nestled in the Ameln Valley. Tagdicht is the highest and also the most difficult to reach. There is only one road, narrow, winding, that climbs through the mountains without any protection (Souss Massa | Morocco) 🏘

Partiendo de Tafraout, es posible visitar numerosos pueblos enclavados en el valle del Ameln. Tagdicht es el más alto y también el más difícil de alcanzar. Sólo hay una carretera, estrecha y sinuosa, que sube por las montañas sin ninguna protección (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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