Un paio di anni fa ero al TTG a Rimini in una delle fiere sul turismo più conosciute in Italia. Camminando tra gli stand la mia attenzione era stata catturata da un piccolo tour operator all’interno dell’area latinoamericana. Nessuno si fermava a chiedere informazioni e così, un po’ per curiosità, pensai di avvicinarmi. Era un operatore turistico di El Salvador che con passione e professionalità mi aveva parlato del suo amato paese, mostrandomi le varie attrazioni su una mappa. Ricordo però che a sorprendermi fu il fatto che i suoi tour in minibus avvenivano scortati dalla polizia locale, una precauzione per evitare possibili “incidenti di percorso” ai turisti occidentali.
Ascoltai con attenzione l’addetto ma in quel momento, ad essere sincero, mai avrei pensato di recarmi in El Salvador. A prima vista El Salvador non è certamente uno dei paesi del continente americano a godere di maggior appeal ed il fatto di essere accostato spesso alle temibili “maras”, le violente bande armate che effettivamente controllano parte del territorio per interessi connessi al sistema di estorsioni ed al narcotraffico di certo non aiuta. Idem con le statistiche che fanno di El Salvador uno degli stati più violenti al mondo. Quasi sicuramente a tutti, facendo zapping in televisione, sarà capitato di vedere un documentario sulle più famose “pandillas”, bande armate come Barrio 18 o M-13, i Mara Salvatrucha. Eppure quell’incontro casuale deve essere stato un segno del destino visto che appena due anni dopo mi sono ritrovato proprio lì, senza la partecipazione ad alcun tour organizzato.
In El Salvador sono arrivato passando per il Guatemala. Prima di entrare tanti erano i dubbi che mi assalivano e non avevo minimamente idea su come sarebbe stata la mia esperienza in terra salvadoregna. In alcuni casi prima di viaggiare in un determinato paese mi affido anche alle raccomandazioni della Farnesina, sul suo sito Viaggiare Sicuri. Ebbene la pagina relativa ad El Salvador sembrava e sembra tuttora un bollettino di guerra.
Mi aspettavo strade pericolose, guardie armate in ogni attività e negozi barricati. La realtà è stata completamente differente ed in generale i crimini più violenti non coinvolgono i turisti ma si concentrano tra le bande stesse.
Volete sapere com’è andata?
Ho trascorso più giorni qui prima di spostarmi in aereo in Bolivia. Ho conosciuto la città di Santa Ana, ho raggiunto la cima del vulcano più alto del paese, ho ammirato da lontano il lago di Coatepeque, per terminare la mia permanenza nella capitale San Salvador.
Senza nessun dubbio posso dire che El Salvador è una delle nazioni più belle ed accoglienti che abbia mai visitato. La popolazione, forse poco avvezza al turismo di massa, è cordiale e disponibile, per non parlare poi dei paesaggi, splendidi, e della cucina, deliziosa, con le pupusas, spesse tortillas di mais farcite con un ripieno salato, che sono entrate nella lista dei miei piatti favoriti. L’atmosfera è rilassata e il tempo scorre lentamente.
Con questo non voglio dire che El Salvador sia uno dei paesi più tranquilli da visitare ma viaggiare, anche in maniera indipendente, è possibile con le giuste precauzioni. Innanzitutto prima di partire ho stipulato un’assicurazione con la compagnia Genertel, nello specifico una polizza viaggio con copertura sanitaria e annullamento, mentre durante i miei spostamenti sono stato cauto nell’evitare qualsiasi atteggiamento che potesse sfociare in un’eventuale situazione di rischio.
I miei consigli che comunque potrebbero essere validi in qualsiasi altro stato dell’America Latina sono questi:
- Non viaggiare o effettuare spostamenti notturni. Durante la notte infatti il tasso di criminalità aumenta drasticamente.
- Non esibire in pubblico oggetti elettronici e di valore. Potrebbero attirare l’attenzione di malintenzionati.
- Non fare trekking da solo ma in gruppo. In alcune aree montane sono comuni criminali che attaccano escursionisti solitari. Nelle destinazioni più popolari il governo ha provveduto comunque ad inserire membri della polizia turistica durante le escursioni organizzate nei Parchi Nazionali.
- Prediligere le località più piccole. Le grandi città, come la stessa capitale San Salvador, sono quelle con più alto tasso di criminalità.
Los Naranjos |
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