
La vita di San Domenico da Foligno è indissolubilmente legata con una parte di territorio a cavallo tra Abruzzo, Lazio, Molise e Campania. La sua presenza in questa luoghi si è riflettuta nel corso dei secoli con una forte devozione a livello popolare espressa in riti e gesti dalla lunga tradizione. Della vita del santo non si conosce molto ma ciò che sappiamo è che la sua figura da sempre è stata invocata contro morsi di serpenti velenosi, contro piogge e tempeste e per combattere malaria e mal di denti.
In Abruzzo la festa dei serpari di Cocullo è il rito più importante e richiama migliaia di fedeli ogni anno. La statua del santo, ricoperta di serpenti, è portata in processione tra le vie del paese facendosi spazio tra la folla. Non tutti sanno che San Domenico è festeggiato ogni prima domenica di maggio in un altro borgo abruzzese adagiato alle pendici della Majella, Pretoro.
L’anno scorso ci siamo recati a Cocullo, quest’anno abbiamo deciso quindi di spostarci a Pretoro per vedere di persona un rito ugualmente suggestivo ma ancora poco conosciuto.
Quando arriviamo gruppi di fedeli si sono riuniti all’interno della chiesa di San Nicola per offrire il proprio saluto alla statua di San Domenico. Decidiamo di entrare. Ai suoi piedi sono ben visibili le figure di due elementi che caratterizzeranno la giornata odierna, un lupo con in bocca un neonato ed un serpente. Ma di questi ne parlerò fra poco.

![]() |
Pretoro, chiesa di San Nicola |

![]() |
Pretoro, chiesa di San Nicola. Statua di San Domenico |
Le vie del paese sono addobbate a festa e come ogni festa popolare che si rispetti sono presenti bancarelle e piccoli stand enogastronomici. Come a Cocullo anche a Pretoro sono i serpenti che rubano la scena. La prima parte della mattinata è dedicata infatti ai serpari. Nella piazza centrale è da poco cominciata la premiazione dei rettili trovati nei dintorni di Pretoro, tutti rigorosamente non velenosi. La celebrazione ha attirato un gran numero di curiosi che si sono recati qui per festeggiare i vincitori e per osservare da vicino i serpenti che sono sottoposti ad una accurata misurazione. Suddivisi in categorie sono premiati quelli più lunghi e perfino il più corto rinvenuto.




![]() |
Pretoro, premiazione dei serpari |
Giovani e non sfilano per le vie del paese con i serpenti in mano divenendo l’attrazione principale per i presenti in cerca di una foto ricordo. Tra le abitazioni sono esposti pannelli esplicativi che raccontano il legame tra San Domenico e il paese di Pretoro. Attraversiamo le viuzze del centro storico mentre la banda suona in festa.

![]() |
Pretoro, centro storico |
Il momento più atteso della giornata è la sacra rappresentazione de “Lu Lope”, ovvero il miracolo di San Domenico e il lupo, una storia che la credenza popolare ha tramandato nel corso dei secoli fino ai nostri giorni. Appena fuori il centro abitato la folla si è preparata ad assistere all’evento posizionandosi su una collinetta posizionata ad “anfiteatro” dove, poco più in basso, sarà riprodotto l’evento. Attendiamo più di un’ora prima che il corteo dei personaggi arrivi sul posto. Da un altoparlante una voce narrante racconta la vicende del miracolo mentre gli attori si preparano per la rappresentazione. I protagonisti sono i membri di un umile famiglia di taglialegna con il loro figlio appena nato che la tradizione vuole sia impersonato dall’ultimo maschio nato in paese. Nei panni della madre vi è un un uomo vestito in modo femminile e non una donna, come originariamente avveniva per le forme di teatro popolare.
![]() |
Pretoro, rappresentazione del miracolo di San Domenico e il lupo |
Dopo una tranquilla mattinata marito e moglie si recano in un bosco a tagliare la legna lasciando incustodito il bambino. Oltre la vegetazione un lupo, interpretato da un uomo che indossa una pelliccia “lupesca”, approfitta dell’assenza dei due boscaioli intenti a legare le fascine per tornare al più presto a casa, riuscendo ad afferrare il neonato ed allontanarsi. I due genitori sono sconvolti e colti dalla disperazione decidono di invocare San Domenico che intercede presso il Signore ottenendo il miracolo: il lupo torna sui suoi passi e depone il neonato nella culla perdendosi nel vicino bosco.


![]() |
Pretoro, rappresentazione del miracolo di San Domenico e il lupo |
Lascia un commento