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In bici nel Parque Regional Salinas y Arenales di San Pedro del Pinatar

Giugno 20, 2015 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Parque Regional Salinas y Arenales di San Pedro del Pinatar

San Pedro de Pinatar è la tappa conclusiva dell’educational tour #CostaCálidaBlogTrip, un itinerario che mi ha permesso di conoscere la zona costiera della Regione di Murcia insieme ad altri tre blogger internazionali. A San Pedro alloggio nell’hotel Lodomar, nel quartiere balneare di Lo Pagán. Tra i servizi offerti dall’hotel c’è il noleggio biciclette, ragion per cui ho deciso di affittare una mountain bike per l’intero pomeriggio. Oltre ad essere sostenibile e salutare ritengo questo il mezzo di trasporto ideale per conoscere la vera essenza di una destinazione. Dinanzi all’hotel una comoda pista ciclabile consente di raggiungere in pochi minuti l’antistante Parque Regional de las Salinas y Arenales.
Parque Regional Salinas y Arenales visto dalla terrazza dell'hotel Lodomar
Parque Regional Salinas y Arenales visto dalla terrazza dell’hotel Lodomar
Con un po’ di ignoranza ammetto che non conoscevo il parco prima d’ora, eppure si tratta di un’area dalla straordinaria bellezza. Mi trovo di fronte uno spazio relativamente ridotto per essere un’area protetta, poco più di 850 ettari tra il Mar Menor e il Mar Mediterrano, nel quale è possibile osservare le più diverse formazioni naturali come dune di sabbia, laghetti salmastri, pinete, canneti e saline. Sono proprio quest’ultime a ricoprire la maggiore superficie all’interno del parco. Percorrendo la pista ciclabile costeggio queste grandi vasche osservando gruppi di fenicotteri rosa ed altre specie di uccelli che popolano queste acque.
San Pedro de Pinatar, Parque Regional Salinas y Arenales
San Pedro de Pinatar, Parque Regional Salinas y Arenales
Uno dei punti forti della zona è proprio presenza di avifauna protetta. Lungo il percorso sono presenti alcune zone strategiche per l’osservazione dei volatili. Basta rimanere qualche minuto in silenzio per riuscire ad ammirare nella vegetazione nei pressi di un laghetto alcuni esemplari di sterna zampenere, un uccello della famiglia dei Laridi.
San Pedro de Pinatar, Parque Regional Salinas y Arenales
San Pedro de Pinatar, Parque Regional Salinas y Arenales
San Pedro de Pinatar, Parque Regional Salinas y Arenales. Punto per l’osservazione dell’avifauna
Pedalando ho l’imbarazzo della scelta e non so proprio dove fermarmi: alla mia sinistra si alzano dune di sabbia ricoperte da piante tipicamente mediterranee, sulla destra le grandi vasche saline che in alcuni punti assumono sfumature che vanno dal rosa al rosso più intenso. Alcuni sentieri si inoltrano poi nella vegetazione fino ad arrivare in spiaggia. Oggi la temperatura supera ampiamente i trenta gradi e in molti hanno deciso di venire fin qui per trascorrere una giornata al mare.
San Pedro de Pinatar, Parque Regional Salinas y Arenales
San Pedro de Pinatar, Parque Regional Salinas y Arenales
San Pedro de Pinatar, Parque Regional Salinas y Arenales
San Pedro de Pinatar, Parque Regional Salinas y Arenales
Proseguendo lungo la strada alcuni accessi sbarrati conducono a delle istallazioni per l’estrazione del sale. La coesistenza tra utilizzo industriale e tutela dell’ambiente rappresenta per l’area protetta un motivo di cui vantarsi. Da sempre l’essenza del parco è legata alle attività di estrazione, basti pensare che ogni anno si producono tra le 75.000 e le 100.000 tonnellate di sale. Nella zona sud è poi presente un’area palustre chiamata “encañizadas” che prende il nome da un sistema di pesca di origine araba ancora oggi utilizzato, lì dove le acque del Mar Mediterraneo e del Mar Menor si incontrano. La pista ciclabile termina nei pressi del porticciolo turistico e della Playa de las Salinas.
San Pedro de Pinatar, Parque Regional Salinas y Arenales
San Pedro de Pinatar, Parque Regional Salinas y Arenales
San Pedro de Pinatar, Parque Regional Salinas y Arenales
Mi piacerebbe continuare per completare un itinerario ad anello ma l’asfalto lascia spazio alla sabbia della spiaggia e non è consentito passare in bicicletta. Decido quindi di tornare indietro e proseguire oltre l’hotel Lodomar per visitare la zona conosciuta con il nome di “Charco Grande“, il cuore di Lo Pagán caratterizzata da una grande affluenza turistica. Il motivo è semplice: le particolari condizioni climatiche del Mar Menor caratterizzate da un’alta percentuale di ore di sole all’anno e un’elevata salinità, hanno provocato nel corso dei secoli un grande accumulo di fanghi dalle proprietà terapeutiche. I fanghi, che hanno fatto di San Pedro de Pinatar uno dei principali centri europei di Talassoterapia all’aria aperta, contengono minerali basici per la salute come calcio, magnesio, ferro, potassio e fluoro e sono raccomandati in molte malattie della pelle. Osservo le persone ricoperte di fanghi in apposite piazzole di legno. Altri sono immersi nell’acqua fino alle ginocchia. Proseguo lungo un istmo artificiale fino a raggiungere il Molino de la Calcetera.
San Pedro de Pinatar, Charco Grande
San Pedro de Pinatar, Charco Grande
San Pedro de Pinatar, Charco Grande
San Pedro de Pinatar, Charco Grande
San Pedro de Pinatar
San Pedro de Pinatar
San Pedro de Pinatar, Molino de la Calcetera
San Pedro de Pinatar, Molino de la Calcetera
Guardo l’orologio e mi accorgo che il sole sta per tramontare. Sono in tanti che hanno scelto di venire qui, chi per una passeggiata rilassante, che per pescare, chi per fare un po’ di footing. Io mi apposto ne pressi di una panchina mentre il cielo prende fuoco e il sole scende lentamente all’orizzonte. Un epilogo perfetto per uno splendido weekend in terra murciana.
San Pedro de Pinatar, tramonto
San Pedro de Pinatar, tramonto
San Pedro de Pinatar, tramonto
San Pedro de Pinatar, tramonto

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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Il villaggio di Tazoul 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Il villaggio di Tazoulte ha un antico cimitero ebraico che può essere di interesse storico. Sebbene la comunità ebraica abbia lasciato la zona alcuni anni fa, gran parte dell'argenteria della regione reca incisi simboli ebraici, in quanto gli ebrei erano tradizionalmente gli argentieri della regione (Souss Massa | Marocco) 🏘

The village of Tazoulte has an ancient Jewish cemetery that may be of historical interest. Although the Jewish community left the area some years ago, much of the silverware in the region is engraved with Jewish symbols, as Jews were traditionally the silversmiths of the region (Souss Massa | Morocco) 🏘

El pueblo de Tazoulte posee un antiguo cementerio judío que puede tener interés histórico. Aunque la comunidad judía abandonó la zona hace algunos años, gran parte de la platería de la región está grabada con símbolos judíos, ya que los judíos eran tradicionalmente los plateros de la región (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Ameln Valley 🇲🇦

Partendo da Tafraout è possibile visitare numerosi villaggi incastonati nella Ameln Valley. Tagdicht è il più elevato ed anche il più difficile da raggiungere. Vi è una sola strada, stretta, tortuosa, che si inerpica tra le montagne senza alcuna protezione (Souss Massa | Marocco) 🏘

Starting from Tafraout, it is possible to visit numerous villages nestled in the Ameln Valley. Tagdicht is the highest and also the most difficult to reach. There is only one road, narrow, winding, that climbs through the mountains without any protection (Souss Massa | Morocco) 🏘

Partiendo de Tafraout, es posible visitar numerosos pueblos enclavados en el valle del Ameln. Tagdicht es el más alto y también el más difícil de alcanzar. Sólo hay una carretera, estrecha y sinuosa, que sube por las montañas sin ninguna protección (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦 Delle Gole 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦

Delle Gole di Aït Mansour tutti me ne avevano parlato bene ma i suoi paesaggi sono andati oltre le aspettative. Ho apprezzato il fatto che quest'oasi sia poco turistica e forse anche più bella di altre zone del Marocco, molto più conosciute. Qui ho trascorso un'intera giornata ma spero di ritornarci un giorno, c'è tanto altro ancora da vedere (Souss Massa | Marocco) 🌴

Everyone had told me good things about the Aït Mansour Gorges, but its landscapes went beyond expectations. I appreciated the fact that this oasis is not very touristy and perhaps even more beautiful than other, much better known areas of Morocco. I spent a whole day here but I hope to return one day, there is so much more to see (Souss Massa | Morocco) 🌴

Much gente me había hablado bien de las gargantas de Aït Mansour, pero sus paisajes superaron las expectativas. Aprecié el hecho de que este oasis no sea muy turístico y quizás incluso más bello que otras zonas mucho más conocidas de Marruecos. Pasé aquí un día entero, pero espero volver algún día, hay mucho más que ver (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦 Il tratto 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦

Il tratto di strada all'interno delle gole di Aït Mansour è stato probabilmente il più bello di tutto il viaggio On the road in Marocco: un rigoglioso palmeto da attraversare, antichi villaggi di terra in rovina e una sosta, a sorpresa, in un basico café dove l'ospitale Omar ci ha accolti per servirci il suo piatto forte, una omelette berbera (Souss Massa | Marocco) 🌴

The stretch of road inside the Aït Mansour gorges was probably the most beautiful of the entire Moroccan On the Road trip: a lush palm grove to cross, ancient ruined earthen villages and a surprise stop at a basic café where the hospitable Omar welcomed us to serve his signature dish, a Berber omelette (Souss Massa | Morocco) 🌴

El tramo de carretera dentro de las gargantas de Aït Mansour fue probablemente el más bonito de todo el viaje marroquí On the Road: un frondoso palmeral que atravesar, antiguos pueblos de tierra en ruinas y una parada sorpresa en un café básico donde el hospitalario Omar nos recibió para servirnos su plato estrella, una tortilla bereber (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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