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Parigi per la seconda volta. Primo giorno

Aprile 16, 2008 · Manuel Santoro · 2 commenti

Parigi

Sono stato a Parigi in due differenti occasioni : la prima volta avevo dieci anni, ero in famiglia e non ricordo molto della mia esperienza, la seconda insieme ad un amico per partecipare ad una serie di conferenze sul tema del federalismo europeo. Potrei recarmi a Parigi infinite volte e riuscirei a trovare sempre qualcosa di nuovo da vedere. 

In questo post vi racconterò come è andata la mia seconda volta nella capitale di Francia. Approfittando di un’offerta Vacanze in Francia con Volagratis abbiamo scelto di partire un giorno prima per dedicare il tempo a disposizione a quei luoghi che a Parigi sono considerati un “must”. 
La giornata comincia con un piccolo brivido. Raggiungiamo Roma Fiumicino in autobus e a causa del gran traffico sul Raccordo Anulare rischiamo di perdere il volo. Siamo fortunati, dopo una lunga corsa arriviamo proprio quando il check-in è in procinto di chiudere. Ma non siamo gli ultimi. un uomo d’affari completamente sudato ci succede affannosamente. Saliamo sull’aereo quando sono trascorsi pochi minuti dopo le dieci. Ma i problemi non finiscono qui. A causa dei continui vuoti d’aria durante il volo perdo momentaneamente quasi tutto l’udito. Per risolvere il problema gli steward mi consigliato di applicare due bicchieri di plastica con dell’ovatta bagnata sul. Fortunatamente una volta toccata terra l’udito va gradualmente ritornando. Chiedendo qua e là troviamo il nostro albergo, l’Hotel Clignancourt in quartiere etnico a non troppa distanza da Montmartre. Lasciamo le valigie e cominciamo il nostro tour de force alla “scoperta” della città. Non abbiamo molto tempo a disposizione. 
Prima delle tante e fugaci tappe odierne è l’imponente Arc de Triomphe sugli Champs Elysée. La raggiungiamo in metropolitana scendendo alla fermata di Charles de Gaulle-Etoile. Il motivo per il quale la fermata prende questo nome è semplice: il maestoso monumento si erge nel centro di place Charles de Gaulle, in passato nota come place de l’Etoile (piazza della stella) a cause dei ben 12 corsi che si diramano dalla stessa.

Parigi, Arc de Triomphe
Parigi, Arc de Triomphe
Parigi, Arc de Triomphe

Sempre grazie alla metro ci spostiamo per osservare il simbolo di Parigi, il monumento che tutti associano quando pensano alla capitale francese, la Tour Eiffel. Costruita nel 1889 in occasione dell’Esposizione universale dall’ingegnere Gustave Eiffel fu subito celebrata da artisti e poeti riscuotendo immediato successo. Ci mettiamo in fila per salire, la coda è tanta e noi ci accontentiamo di raggiungere il secondo dei tre piani. Ogni piano ospita differenti locali: al primo si trovano un ristorante, un negozio di souvenir, un centro informazioni e un ufficio postale, nel secondo un altro ristorante oltre ad alcuni negozi ed infine il terzo con la ricostruzione dello studio di Eiffel. La vista a 360° su Parigi è davvero sublime e rimaniamo a contemplare il panorama per molto tempo. Passeggiamo sul lungo Senna quando il cielo, al tramonto, si colora di rosa regalandoci una vista davvero superba.

Parigi, la Tour Eiffel vista dal basso
Parigi, la Tour Eiffel vista dal basso
Parigi, vista panoramica dalla Tour Eiffel
Parigi, vista panoramica dalla Tour Eiffel
Parigi, vista panoramica dalla Tour Eiffel
Parigi, tramonto sulla Senna
Parigi, tramonto sulla Senna

Per cena scegliamo il quartiere di Montmartre. L’area, già prima del XIX secolo, cominciò ad attrarre un numero sempre più alto di pittori e poeti attratti dagli scorci pittoreschi della zona. Optiamo per un ristorante italiano “Pizzeria Florenza” che con il nostro bel paese si è rivelato avere ben poco a che fare. Basti vedere la pizza che ha preso Dante, simile ad un grande chewing-gum. La stanchezza è tanta, ma rimanendo nelle vicinanze del nostro hotel decidiamo di recarci alla visita della basilica del Sacre Coeur, caratterizzata da cupole e campanili che si stagliano all’orizzonte della capitale. Ultima tappa il celebre Moulin Rouge, dove un tempo si esibivano le cantanti e le ballerine immortalate dai dipinti di Toulouse-Latrac ed ancora oggi protagonista di spettacoli dal vivo come i balletti di can-can.

Parigi, Moulin Rouge
Parigi, Moulin Rouge

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Commenti

  1. Unknown dice

    Luglio 8, 2015 alle 4:02 pm

    Ciao Manuel,
    Parigi è stato il mio primissimo viaggio da sola a 18 anni e da quando sono tornata sogno di ritornarci!
    Chissà magari quest'anno ci torno… 🙂

    Sempre bella Pariis al tramonto *-*

    Ps orribile la cosa dell'udito!

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Luglio 9, 2015 alle 9:29 am

      Ciao Danila, il racconto è un po' vecchio ed ho dovuto rielaborarlo. Anch'io spero di tornarci un giorno. Sono stato due volte a Parigi e in entrambi l'ho visitata troppo velocemente… Quindi…

      A presto :*

      Rispondi

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Chi è Manuel Santoro

Blogger, tour leader e digital creator.
Autore del libro "Ande dimenticate".
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Partendo da Tafraout è possibile visitare numerosi villaggi incastonati nella Ameln Valley. Tagdicht è il più elevato ed anche il più difficile da raggiungere. Vi è una sola strada, stretta, tortuosa, che si inerpica tra le montagne senza alcuna protezione (Souss Massa | Marocco) 🏘

Starting from Tafraout, it is possible to visit numerous villages nestled in the Ameln Valley. Tagdicht is the highest and also the most difficult to reach. There is only one road, narrow, winding, that climbs through the mountains without any protection (Souss Massa | Morocco) 🏘

Partiendo de Tafraout, es posible visitar numerosos pueblos enclavados en el valle del Ameln. Tagdicht es el más alto y también el más difícil de alcanzar. Sólo hay una carretera, estrecha y sinuosa, que sube por las montañas sin ninguna protección (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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Everyone had told me good things about the Aït Mansour Gorges, but its landscapes went beyond expectations. I appreciated the fact that this oasis is not very touristy and perhaps even more beautiful than other, much better known areas of Morocco. I spent a whole day here but I hope to return one day, there is so much more to see (Souss Massa | Morocco) 🌴

Much gente me había hablado bien de las gargantas de Aït Mansour, pero sus paisajes superaron las expectativas. Aprecié el hecho de que este oasis no sea muy turístico y quizás incluso más bello que otras zonas mucho más conocidas de Marruecos. Pasé aquí un día entero, pero espero volver algún día, hay mucho más que ver (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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