Sono stato a Parigi in due differenti occasioni : la prima volta avevo dieci anni, ero in famiglia e non ricordo molto della mia esperienza, la seconda insieme ad un amico per partecipare ad una serie di conferenze sul tema del federalismo europeo. Potrei recarmi a Parigi infinite volte e riuscirei a trovare sempre qualcosa di nuovo da vedere.
Parigi, Arc de Triomphe |
Sempre grazie alla metro ci spostiamo per osservare il simbolo di Parigi, il monumento che tutti associano quando pensano alla capitale francese, la Tour Eiffel. Costruita nel 1889 in occasione dell’Esposizione universale dall’ingegnere Gustave Eiffel fu subito celebrata da artisti e poeti riscuotendo immediato successo. Ci mettiamo in fila per salire, la coda è tanta e noi ci accontentiamo di raggiungere il secondo dei tre piani. Ogni piano ospita differenti locali: al primo si trovano un ristorante, un negozio di souvenir, un centro informazioni e un ufficio postale, nel secondo un altro ristorante oltre ad alcuni negozi ed infine il terzo con la ricostruzione dello studio di Eiffel. La vista a 360° su Parigi è davvero sublime e rimaniamo a contemplare il panorama per molto tempo. Passeggiamo sul lungo Senna quando il cielo, al tramonto, si colora di rosa regalandoci una vista davvero superba.
Parigi, la Tour Eiffel vista dal basso |
Parigi, vista panoramica dalla Tour Eiffel |
Parigi, tramonto sulla Senna |
Per cena scegliamo il quartiere di Montmartre. L’area, già prima del XIX secolo, cominciò ad attrarre un numero sempre più alto di pittori e poeti attratti dagli scorci pittoreschi della zona. Optiamo per un ristorante italiano “Pizzeria Florenza” che con il nostro bel paese si è rivelato avere ben poco a che fare. Basti vedere la pizza che ha preso Dante, simile ad un grande chewing-gum. La stanchezza è tanta, ma rimanendo nelle vicinanze del nostro hotel decidiamo di recarci alla visita della basilica del Sacre Coeur, caratterizzata da cupole e campanili che si stagliano all’orizzonte della capitale. Ultima tappa il celebre Moulin Rouge, dove un tempo si esibivano le cantanti e le ballerine immortalate dai dipinti di Toulouse-Latrac ed ancora oggi protagonista di spettacoli dal vivo come i balletti di can-can.
Parigi, Moulin Rouge |
Unknown dice
Ciao Manuel,
Parigi è stato il mio primissimo viaggio da sola a 18 anni e da quando sono tornata sogno di ritornarci!
Chissà magari quest'anno ci torno… 🙂
Sempre bella Pariis al tramonto *-*
Ps orribile la cosa dell'udito!
Manuel Santoro dice
Ciao Danila, il racconto è un po' vecchio ed ho dovuto rielaborarlo. Anch'io spero di tornarci un giorno. Sono stato due volte a Parigi e in entrambi l'ho visitata troppo velocemente… Quindi…
A presto :*