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Da Palena al Monte Porrara

Giugno 30, 2013 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Da Palena al Monte Porrara
Ci vediamo alle 7 per il consueto appuntamento della domenica con il CAI Pescara al parcheggio di Via Londra a Villa Raspa. Raggiungiamo Palena in poco più di un’ora e mezza e parcheggiamo le auto nel piazzale antistante la stazione ferroviaria.

Palena, stazione
Palena, stazione
Da qui, poche centinaia di metri su strada asfaltata consentono di raggiungere l’inizio del sentiero, segnalato con un paletto di legno con segnavia bianco-rosso, appena sopra l’inghiottitoio del Quarto di S. Chiara, all’interno dell’omonima Riserva naturale.

Palena, Quarto di Santa Chiara
Palena, Quarto di Santa Chiara
La giornata è nuvolosa e la temperatura davvero gradevole. Il sentiero comincia subito a salire con alcuni zig-zag all’interno di un bosco misto a prevalenza di faggi, sino a superare la prima anticima. Macchie di verbasco al pieno della loro fioritura risaltano tra i prati. La pianta è conosciuta con il particolare nome di “carta igienica dei pastori”. Il percorso, sempre segnalato con ometti di pietra e segni bianco-rossi, diventa meno ripido alternando brevi radure a gruppi di alberi. Alle nostre spalle intanto si va aprendo gradualmente uno splendido panorama, rovinato in parte dalla foschia, e la vista può spaziare dall’inghiottitoio sino alla conca Peligna.

Salendo verso il Monte Porrara
Salendo verso il Monte Porrara
Palena, Quarto di Santa Chiara
Palena, Quarto di Santa Chiara
Palena, Quarto di Santa Chiara
Salendo verso il Monte Porrara, farfalle
Salendo verso il Monte Porrara, farfalle
Attraversiamo un altro bosco: è davvero piacevole camminare al suo interno sul morbidissimo tappeto di foglie dall’intensa colorazione arancione.
Salendo verso il Monte Porrara
Salendo verso il Monte Porrara
Salendo verso il Monte Porrara
Salendo verso il Monte Porrara
Salendo verso il Monte Porrara
Salendo verso il Monte Porrara
Il sentiero torna a salire seguendo la cresta sul versante orientale della montagna. Alla nostra destra, in basso, Palena e la valle dell’Aventino.
Vista panoramica dal Monte Porrara
Vista panoramica dal Monte Porrara
Vista panoramica dal Monte Porrara
Vista panoramica dal Monte Porrara
Superata una seconda anticima, dopo circa due ore e mezza di cammino, raggiungiamo la vetta del Monte Porrara, segnalata con una croce metallica a quota 2137 metri. La via di ritorno avviene lungo lo stesso itinerario dell’andata anche se sarebbe stato possibile continuare e raggiungere Campo di Giove attraverso il Guado di Coccia. Ne approfittiamo per scattare foto ai tantissimi fiori che inebriano l’aria.

Monte Porrara
Monte Porrara, sentiero verso Campo di Giove
Monte Porrara, sentiero verso Campo di Giove
Scendendo dal Monte Porrara, flora
Scendendo dal Monte Porrara, flora
Scendendo dal Monte Porrara, flora
Scendendo dal Monte Porrara, flora
Scendendo dal Monte Porrara, flora
Scendendo abbiamo anche la fortuna di ammirare, anche se in lontananza, un camoscio solitario. Nonostante gli oltre mille metri di dislivello la fatica non si è fatta sentire. La salita è sempre risultata molto dolce e mai troppo ripida. 

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📍 Ameln Valley 🇲🇦

Partendo da Tafraout è possibile visitare numerosi villaggi incastonati nella Ameln Valley. Tagdicht è il più elevato ed anche il più difficile da raggiungere. Vi è una sola strada, stretta, tortuosa, che si inerpica tra le montagne senza alcuna protezione (Souss Massa | Marocco) 🏘

Starting from Tafraout, it is possible to visit numerous villages nestled in the Ameln Valley. Tagdicht is the highest and also the most difficult to reach. There is only one road, narrow, winding, that climbs through the mountains without any protection (Souss Massa | Morocco) 🏘

Partiendo de Tafraout, es posible visitar numerosos pueblos enclavados en el valle del Ameln. Tagdicht es el más alto y también el más difícil de alcanzar. Sólo hay una carretera, estrecha y sinuosa, que sube por las montañas sin ninguna protección (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦 Delle Gole 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦

Delle Gole di Aït Mansour tutti me ne avevano parlato bene ma i suoi paesaggi sono andati oltre le aspettative. Ho apprezzato il fatto che quest'oasi sia poco turistica e forse anche più bella di altre zone del Marocco, molto più conosciute. Qui ho trascorso un'intera giornata ma spero di ritornarci un giorno, c'è tanto altro ancora da vedere (Souss Massa | Marocco) 🌴

Everyone had told me good things about the Aït Mansour Gorges, but its landscapes went beyond expectations. I appreciated the fact that this oasis is not very touristy and perhaps even more beautiful than other, much better known areas of Morocco. I spent a whole day here but I hope to return one day, there is so much more to see (Souss Massa | Morocco) 🌴

Much gente me había hablado bien de las gargantas de Aït Mansour, pero sus paisajes superaron las expectativas. Aprecié el hecho de que este oasis no sea muy turístico y quizás incluso más bello que otras zonas mucho más conocidas de Marruecos. Pasé aquí un día entero, pero espero volver algún día, hay mucho más que ver (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦 Il tratto 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦

Il tratto di strada all'interno delle gole di Aït Mansour è stato probabilmente il più bello di tutto il viaggio On the road in Marocco: un rigoglioso palmeto da attraversare, antichi villaggi di terra in rovina e una sosta, a sorpresa, in un basico café dove l'ospitale Omar ci ha accolti per servirci il suo piatto forte, una omelette berbera (Souss Massa | Marocco) 🌴

The stretch of road inside the Aït Mansour gorges was probably the most beautiful of the entire Moroccan On the Road trip: a lush palm grove to cross, ancient ruined earthen villages and a surprise stop at a basic café where the hospitable Omar welcomed us to serve his signature dish, a Berber omelette (Souss Massa | Morocco) 🌴

El tramo de carretera dentro de las gargantas de Aït Mansour fue probablemente el más bonito de todo el viaje marroquí On the Road: un frondoso palmeral que atravesar, antiguos pueblos de tierra en ruinas y una parada sorpresa en un café básico donde el hospitalario Omar nos recibió para servirnos su plato estrella, una tortilla bereber (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Kasbah di Efrl 🇲🇦 Non lontano da Tizou 📍 Kasbah di Efrl 🇲🇦

Non lontano da Tizourgane, lungo la strada che porta ad Aït Baha vi sono i resti di un'antica Kasbah. Poche sono le informazioni a riguardo sul web. Una pagina in tedesco la chiama Tioulit, un antiquario nelle vicinanze ne parla come Efrl. Oggi è un luogo senza tempo dove perdersi tra le antiche strutture oggi in rovina (Souss Massa | Marocco) 🏚

Not far from Tizourgane, along the road to Aït Baha, are the remains of an ancient kasbah. There is little information about it on the web. One page in German calls it Tioulit, a nearby antique dealer speaks of it as Efrl. Today it is a timeless place to get lost among the ancient structures now in ruins (Souss Massa | Morocco) 🏚

No lejos de Tizourgane, en la carretera hacía Aït Baha, se encuentran los restos de una antigua kasbah. Hay poca información al respecto en la web. Una página en alemán lo llama Tioulit, un anticuario cercano habla de éste como Efrl. Hoy es un lugar atemporal para perderse entre las antiguas estructuras ahora en ruinas (Souss Massa | Marruecos) 🏚

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