Ben 16 ore di autobus separano Lima da Cajamarca. Siamo partiti da Lima alle 16.30 del giorno 6 settembre dal terminal Javier Prado con Cruz del Sur, l’impresa di trasporti più lussuosa del Perù. I prezzi sono alti per gli standard del Paese ma i servizi sono tutt’altra cosa rispetto a quelli offerti dalle altre compagnie: servizio cama (sedili quasi completamente reclinabili), wi-fi, schermi touch screen per ogni passeggero e chi più ne ha più ne metta. Ben presto abbiamo lasciato i quartieri benestanti di Lima per attraversare le povere fatiscenti aree della periferia. I vetri si sono appannati e noi, con la arrivo della sera, siamo caduti in un sonno profondo sino al mattino seguente. Salendo verso i 2750 metri di Cajamarca superiamo piccoli e caratteristici villaggi. Le brulle montagne sono illuminate dolcemente dal sole e le linee dei pendii sembrano quasi essere disegnate a mano. Una volta arrivati al terminal terrestre di Cajamarca fermiamo un taxi per raggiungere la Plaza de Armas. Andiamo alla ricerca di una sistemazione. Pare che qui in città si faccia difficoltà a trovare addetti alle pulizie delle camere e molti ostelli a cui abbiamo chiesto, nonostante avessero stanze libere, sono stati costretti ad indirizzarci verso altri lidi. Alla fine la nostra scelta ricade sull’Hostal Perù. Abbiamo anche il tempo per prenotare un tour per le 9 a Cumbe Mayo ed un altro per il pomeriggio alle Ventanillas de Otuzco con Andean Travel. Intanto la nostra nuova stanza presenta problemi con il bagno e siamo costretti a farci spostare in una nuova ben più ampia e luminosa ma affacciata su due strade trafficatissime. Velocemente ci diamo una sciacquata, il minibus è pronto a partire proprio sotto il nostro ostello. Prima tappa della giornata è un mirador (punto panoramico) dal quale è possibile ammirare tutta la città.
Cajamarca, mirador sulla città |
Cajamarca, Cumbe Mayo |
Cajamarca, Cumbe Mayo |
Cajamarca, Cumbe Mayo |
Cajamarca, giardino di ortensie |
Ventanillas de Otuzco |
Panorama dalle Ventanillas de Otuzco |
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