Dall’Italia, in costante contatto con un’agenzia di
Kathmandu, abbiamo prenotato un trekking di dieci giorni in Upper Mustang,
un’area remota ad accesso limitato ai confini con il Tibet. Attirati dai racconti di
Tiziano Terzani che ha raccontato i luoghi in un breve manoscritto fotografico,
abbiamo deciso di organizzare una spedizione alla volta di Lo Manthang, la
capitale dell”ultimo regno proibito’. Ad accompagnarci Deepak, la guida, e
Laxman, il portatore. Oggi lasciamo Pokhara per raggiungere in aereo Jomsom, punto di partenza del nostro trekking. Nonostante la sveglia di prima mattina siamo costretti a rimanere in hotel almeno un paio d’ore in attesa che le condizioni meteo a Jomson migliorino. Finalmente arriva la telefonata liberatoria, possiamo raggiungere l’aeroporto. Le sorprese non sembrano finire. Prima di imbarcarci dobbiamo attendere il nostro turno, ci sono già decine di persone in lista d’attesa e non è detto che riusciremo a partire in giornata. C’è di più. Una volta passate le dieci del mattino raggiungere Jomsom diventa pericoloso perchè alle porte del Mustang comincia a soffiare un forte vento. Ansiosi trascorriamo il tempo chiacchierando e osservando i diversi voli in partenza.
Pokhara, aeroporto |
In volo da Pokhara a Jomsom |
Jomsom |
Jomsom, monastero buddhista-Bon |
Raggiungendo Kagbeni, lungo il Kali Gandaki |
Raggiungendo Kagbeni |
Kagbeni, vista sul Nilgiri |
Kagbeni |
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