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Upper Mustang Trek. Giorno 5. Da Ghami a Tsarang

Settembre 20, 2014 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Durante la notte ho dormito poco e male per via del letto troppo duro e così mi accorgo di essere in particolare difficoltà già dai primi metri di cammino. Per la prima volta dall’inizio del trekking il cielo è coperto da una spessa coltre di nubi e fa quasi freddo. Da Ghami il sentiero scende sino al letto del fiume Tangmar Chu che scavalchiamo mediante un ponte d’acciaio. Cominciamo quindi una lunga e faticosa salita che ci porterà in circa un’ora e mezza sino al passo di Choya La a quota 3870 metri. Usciti dal paese incontriamo quello che è probabilmente il muro mani più lungo del Nepal. Alla sua destra, è stato costruito un ospedale apparentemente in stato di abbandono, grazie a finanziamenti giapponesi. Il paesaggio è spettacolare, un imponente chorten si erge ai piedi delle montagne dalle sfumature multicolore.

Ghami, Tangmar Chu
Ghami, Tangmar Chu
Ghami, muro mani
Chorten. In cammino verso Tsarang
In cammino verso Tsarang
In cammino verso Tsarang
In cammino verso Tsarang
 Il sole inizia a fare capolino tra le nubi e la temperatura comincia a salire. Il sentiero è sempre più ripido e noi avanziamo con estrema fatica sino a raggiungere finalmente il Choya La, segnalato da un cumulo di pietre e bandiere di preghiera. La vista è a dir poco mozzafiato. Seduti, in attesa di recuperare le forze, rimaniamo a contemplare il paesaggio: in lontananza un fiume ha scavato un vasto canyon tra montagne aspre erose dal vento mentre dalla parte opposta, su uno scenario lunare dolci declivi sembrano quasi disegnati a mano. Intanto, sbuffando, un autobus 4×4 raggiunge la sommità del passo.
Vista dal Choya La
Vista dal Choya La
Vista dal Choya La
Vista dal Choya La
Stiamo iniziando a valutare la possibilità, una volta raggiunta Lo Manthang, di tornare indietro con qualche mezzo e non a piedi in quanto il percorso sarebbe praticamente lo stesso. Ci informeremo una volta raggiunta la destinazione finale. Cominciamo finalmente a scendere e Tsarang, eccola lì, dopo un’ora di cammino immersa tra ampi campi coltivati. Uno splendido chorten dà il benvenuto alle porte del paese. A dominare il villaggio, un’imponente fortezza tibetana e un monastero buddhista dipinto di rosso.

Raggiungendo Tsarang
Raggiungendo Tsarang
Tsarang
Tsarang
Tsarang
Entrando, l’abitato sembra quasi abbandonato, i campi sono in secca, le case sbarrate e per strada non si vede nessuno. Finalmente intravediamo qualcuno, alcuni ragazzi giocano a biliardo sull’uscio di un’abitazione. Chiediamo loro informazioni per raggiungere il nostro hotel ma una volta arrivati scopriamo che è già tutto pieno, ripiegando quindi sull’Hotel Kailash. Ci rilassiamo un po’ prima di incamminarci alla scoperta del villaggio. Tsarang appare come un labirinto di campi e basse casette con muretti in pietra a delimitare gli appezzamenti.
Tsarang
Tsarang
Tsarang
Tsarang
Paghiamo il biglietto d’ingresso ed entriamo nel colorato gompa (monastero buddhista) dipinto di rosso, bianco e grigio del XIV secolo. All’interno alcuni monaci stanno pregando e non è possibile scattare foto. L’edificio ospita una collezione di statue e thangka, oltre a grandi dipinti di Buddha. Nel cortile esterno altri religiosi sono intenti nell’innaffiare le piante. Visitiamo un’altra ala del monastero che ospita le cuccette dei monaci. All’ingresso è ben visibile un antico leopardo delle nevi impagliato mentre da pochi giorni è vietato visitare una stanza con un leone mummificato in quanto alcuni sconsiderati,per non dire di più, turisti ne hanno staccato un dente.
Tsarang, gompa
Tsarang, gompa
Tsarang, gompa
Tsarang, gompa
Tsarang, gompa
Tsarang, gompa
Tsarang, dal gompa vista sulla fortezza
Tsarang, dal gompa vista sulla fortezza
Ci spostiamo nel vicino dzong (fortezza tibetana) risalente al 1378. L’edificio sembra in rovina e le stanze appaiono abbandonate a sè stesse. Proprio quando ci apprestiamo a fare ritorno in hotel, un monaco esce da non so dove e ci invita a visitare due locali della struttura chiusi a chiave. Entriamo nel primo e rimaniamo a bocca aperta, le pareti sono ricoperte da stupendi affreschi buddhisti che avrebbero bisogno di un’urgente opera di ristrutturazione. Capisco ora quando Tiziano Terzani  nel suo libro “Mustang. Un viaggio” aveva paragonato questa regione alla Cappella Sistina. All’interno della stanza sono gelosamente custodite alcune statue raffiguranti il primo guru, il primo ministro e il primo re del Mustang e soprattutto preziosi documenti tra cui un libro sacro tibetano in oro di ben 40 kg. Ci spostiamo nell’adiacente sala. In un reliquiario è preservato un grande dipinto mostrato in pubblico ogni anno in un particolare avvenimento. Appesa al muro fa bella mostra una mano mummificata da circa trecento anni. Diverse sono le storie attorno a questa mano: il religioso che ci accompagna ci racconta la storia di un monaco che costruì il gompa di Tsarang e in seguito si trasferì in un villaggio vicino, altri credono sia di un ladro punito per un furto.
Tsarang, fortezza
Tsarang, fortezza
Tsarang, dzong
Informazioni aggiuntive
Agenzia locale con la quale ho effettuato il trekking:
Adventure White Mountain

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦 Delle Gole 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦

Delle Gole di Aït Mansour tutti me ne avevano parlato bene ma i suoi paesaggi sono andati oltre le aspettative. Ho apprezzato il fatto che quest'oasi sia poco turistica e forse anche più bella di altre zone del Marocco, molto più conosciute. Qui ho trascorso un'intera giornata ma spero di ritornarci un giorno, c'è tanto altro ancora da vedere (Souss Massa | Marocco) 🌴

Everyone had told me good things about the Aït Mansour Gorges, but its landscapes went beyond expectations. I appreciated the fact that this oasis is not very touristy and perhaps even more beautiful than other, much better known areas of Morocco. I spent a whole day here but I hope to return one day, there is so much more to see (Souss Massa | Morocco) 🌴

Much gente me había hablado bien de las gargantas de Aït Mansour, pero sus paisajes superaron las expectativas. Aprecié el hecho de que este oasis no sea muy turístico y quizás incluso más bello que otras zonas mucho más conocidas de Marruecos. Pasé aquí un día entero, pero espero volver algún día, hay mucho más que ver (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦 Il tratto 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦

Il tratto di strada all'interno delle gole di Aït Mansour è stato probabilmente il più bello di tutto il viaggio On the road in Marocco: un rigoglioso palmeto da attraversare, antichi villaggi di terra in rovina e una sosta, a sorpresa, in un basico café dove l'ospitale Omar ci ha accolti per servirci il suo piatto forte, una omelette berbera (Souss Massa | Marocco) 🌴

The stretch of road inside the Aït Mansour gorges was probably the most beautiful of the entire Moroccan On the Road trip: a lush palm grove to cross, ancient ruined earthen villages and a surprise stop at a basic café where the hospitable Omar welcomed us to serve his signature dish, a Berber omelette (Souss Massa | Morocco) 🌴

El tramo de carretera dentro de las gargantas de Aït Mansour fue probablemente el más bonito de todo el viaje marroquí On the Road: un frondoso palmeral que atravesar, antiguos pueblos de tierra en ruinas y una parada sorpresa en un café básico donde el hospitalario Omar nos recibió para servirnos su plato estrella, una tortilla bereber (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Kasbah di Efrl 🇲🇦 Non lontano da Tizou 📍 Kasbah di Efrl 🇲🇦

Non lontano da Tizourgane, lungo la strada che porta ad Aït Baha vi sono i resti di un'antica Kasbah. Poche sono le informazioni a riguardo sul web. Una pagina in tedesco la chiama Tioulit, un antiquario nelle vicinanze ne parla come Efrl. Oggi è un luogo senza tempo dove perdersi tra le antiche strutture oggi in rovina (Souss Massa | Marocco) 🏚

Not far from Tizourgane, along the road to Aït Baha, are the remains of an ancient kasbah. There is little information about it on the web. One page in German calls it Tioulit, a nearby antique dealer speaks of it as Efrl. Today it is a timeless place to get lost among the ancient structures now in ruins (Souss Massa | Morocco) 🏚

No lejos de Tizourgane, en la carretera hacía Aït Baha, se encuentran los restos de una antigua kasbah. Hay poca información al respecto en la web. Una página en alemán lo llama Tioulit, un anticuario cercano habla de éste como Efrl. Hoy es un lugar atemporal para perderse entre las antiguas estructuras ahora en ruinas (Souss Massa | Marruecos) 🏚

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Una notte in una Kasbah tutta per noi. Tizourgane appare all'improvviso, abbarbicata in cima ad una collina. All'interno vi è un hotel tradizionale ideale per chi vuole immergersi in atmosfere da mille e una notte. Il momento più bello? La notte, quando fioche luci illuminano le viuzze acciottolate e il cielo si riempie di stelle splendenti (Souss Massa | Marocco) ✨️

A night in a Kasbah all to ourselves. Tizourgane suddenly appears, perched atop a hill. Inside is a traditional hotel ideal for those who want to immerse themselves in the atmosphere of a thousand and one nights. The most beautiful moment? At night, when dim lights illuminate the cobbled streets and the sky is filled with shining stars (Souss Massa | Morocco) ⭐️

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