Budhanilkantha |
La scultura della divinità, nell’incarnazione di Narayan, il creatore di tutti gli esseri viventi che fluttua nell’oceano primordiale, è lunga ben cinque metri ed è risalente tra il VII e il VIII secolo. Vishnu è adagiato sulle spire di Ananta, dio nelle forme di un serpente a 11 teste che rappresenta l’eternità. Numerosi pellegrini visitano il sito e solamente gli hindu possono entrare nella recinzione per venerare da vicino la statua e lasciare offerte di frutta o ghirlande di fiori. Io mi accontento di osservarla dall’esterno. Fuori dal luogo di culto, sul cortile antistante un’abitazione, un gruppo di bambini si diverte giocando con un’altalena di bambù, costruita appositamente per festeggiare la festività del Dashain. L’intenzione è quella di visitare anche il poco distante monastero buddhista di Kopan ma i monaci in questo periodo sono in meditazione ed ai turisti quindi non è consentito l’ingresso. Non mi resta che tornare in hotel in attesa dell’aereo del pomeriggio.
Budhanilkantha |
Altalena di bambù all’esterno del tempio di Budhanilkantha |
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