Recentemente, in maniera del tutto inaspettata, ho ricevuto un invito per partecipare a un blog trip in Costa Cálida organizzato dall’Ufficio del Turismo Spagnolo in collaborazione con l’ente del turismo della Regione di Murcia. In compagnia di tre blogger internazionali provenienti rispettivamente da Svezia, Germania e Gran Bretagna mi sono così ritrovato in Spagna a distanza di qualche settimana dopo il weekend trascorso nella provincia basca di Gipuzkoa.
Partiamo con ordine. Nelle prime due giornate alloggiamo in un hotel di La Manga, una lingua di terra naturale adagiata tra Mar Menor, da una parte, e Mar Mediterraneo, dall’altra. Il mio aereo è arrivato solamente in tarda serata e così ho dovuto rimandare di qualche ora la conoscenza delle tre ragazze. È invece Pedro, dell’Ufficio Turistico della Regione di Murcia, ad accompagnarci nella visita di Cartagena, una città dalla storia millenaria, prima tappa di giornata. Lasciamo la nostra auto in un parcheggio sotterraneo nei pressi del Museo Nacional de Arqueología Subacuática – Arqua e ci incamminiamo subito verso il vicino ascensore panoramico, una struttura in ferro che con i suoi 45 metri d’altezza permette di raggiungere in poco tempo una collina sulla cui sommità si erge il Castillo de la Concepción evitando una stancante salita sotto il sole. Attualmente la struttura ospita il Centro d’Interpretazione della storia di Cartagena ma in passato rivestì il ruolo di punto strategico e difensivo della città per diversi secoli. Fu costruito infatti nel XIII secolo per volere di re Alfonso XIII “El Sabio” in uno dei punti più alti del nucleo cittadino. La nostra vista spazia a 360 gradi, dal porto che ospita una grande nave da crociera tedesca, al centro storico, con il foro e l’anfiteatro romano (qualche anno fa Plaza de Toros) in bella vista, fino ad arrivare all’arsenale militare.
Cartagena, vista sull’anfiteatro romano |
Prendiamo nuovamente l’ascensore e dopo essere scesi ci dirigiamo in un’area chiamata Barrio del Foro Romano. Il Barrio è uno dei parchi archeologici urbani più grandi di Spagna. Dotato di una moderna copertura, protegge i resti di una città di origine romana. Vagabondiamo tra le rovine di un edificio dove anticamente erano consumati banchetti religiosi ed un complesso termale circondato da colonne, il cui accesso avveniva attraverso un peristilio. Probabilmente le sorprese non finiranno qui in quanto gli scavi vanno ancora avanti e il sito presto si amplierà.
Cartagena, Barrio del Foro Romano |
Calle Mayor è una delle arterie pedonali più importanti della città, taglia in due il centro collegando Plaza San Sebastián con Plaza Ayuntamiento. Oggi la via è affollata di turisti tedeschi scesi per un’escursione dalla crociera che avevamo osservato in precedenza dal castello. C’è chi si rilassa prendendo un gelato rinfrescante in uno dei tanti cafè, chi passeggia per negozi, chi chiacchiera seduto sulle panchine. Camminando, Cartagena ci appare come una città elegante e soprattutto pulita: non una carta per terra, non una cicca di sigaretta.
Cartagena, Calle Mayor |
Cartagena, Plaza Heroes de Cavite |
In Plaza Ayuntamiento, proprio dinanzi al Municipio vi è l’ingresso al Museo del Teatro Romano, una brillante concezione architettonica che consente al visitatore di fare un viaggio nel tempo dai giorni nostri sino al I secolo a. C.. Si parte dal museo, dove sono esposti i reperti più significativi rinvenuti durante gli scavi sino ad arrivare al teatro, uno dei siti più importanti di Carthago Nova (il nome in cui Cartagena era conosciuta durante l’Impero Romano), con una capacità di ben 6.000 spettatori. Il teatro è venuto alla luce in tempi relativamente recenti, basti pensare che la prima campagna di scavi è iniziata nel 1988.
Cartagena, Teatro Romano |
All’esterno del Museo, un bar-ristorante, La Catedral, cela al suo interno alcune sorprese: oltre a prendere il nome dalla chiesa di Santa Maria la Vecchia, conosciuta come “la Cattedrale di Cartagena” ospita al suo interno alcuni resti archeologici attentamente recuperati conservati come un pozzo di origine romana di 11 metri di profondità. Allietati dalla musica di un suonatore di strada ci rilassiamo qualche minuto in un cafè con vista sul porto mentre attendiamo di salire sul battello turistico. Il viaggio dura circa un’ora e permette di conoscere la città da un punto di vista differente, direttamente dal mare, solcando la baia di Cartagena. Mentre conversiamo ammiriamo suggestivi scorci della darsena naturale a partire dall’imponente sistema di fortificazioni che hanno protetto il centro nel corso dei secoli, come il Castillo de Galeras o il Fuerte de Santa Ana. Il viaggio è piacevole soprattutto quando la brezza del mare si alza regalando un po’ di refrigerio.
Cartagena, uscita con il battello turistico |
A pranzo ci rechiamo nel Restaurante Barrio De San Roque, in Calle Jabonería, una delle strade pedonali più frequentate del centro. Il menu prevede una lunga serie di assaggi caratterizzati da ingredienti della tradizione culinaria murciana combinati con una moderna cucina d’autore. Niente da dire, la cucina spagnola è una delle mie preferite, soprattutto quando si parla di pesce. Il caldero è probabilmente il massimo esponente della cucina marinara di questa zona: un tipico piatto di pescatori in cui riso, pesce e pimiento de ñora (un peperone locale leggermente piccante) sono i veri protagonisti.
Cartagena, pranzo al Restaurante Barrio de San Roque |
Cabo de Palos è l’ultima tappa di giornata prima di fare ritorno in hotel. La raggiungiamo in circa mezz’ora d’auto in cui è il sonno a fare da padrone. Conosciamo interessanti aspetti sul mondo sottomarino della Regione di Murcia visitando l’interessante Centro d’Interpretazione nei pressi del porticciolo. Proprio a questo riguardo non sapevo che nel 1906 Cabo de Palos fu teatro di una tragedia del mare: la nave italiana Sirio naufragò a poche miglia dalla costa e l’incidente provocò oltre 500 vittime. Una grande volpe ci accoglie all’ingresso del faro. Percorriamo la stradina fino a raggiungere la sommità della colllina in cui si erge l’edificio per ammirare le scogliere e il limpido Mar Mediterraneo sotto di noi. Rimaniamo a contemplare il paesaggio qualche minuto prima di fare ritorno a La Manga. Il Mar Menor ci attende per un piacevole bagno alla luce del tramonto…
Cabo de Palos, porticciolo |
Cabo de Palos |
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