Il mio secondo viaggio in Marocco è arrivato in maniera del tutto inaspettata. Il motivo è semplice: a pochi giorni dalla partenza ho trovato un’offerta per un volo Ryanair da Roma Ciampino e senza pensarci due volte ho deciso di acquistare il biglietto per un itinerario che mi portasse alla scoperta della città imperiale di Fes e dei suoi dintorni. Detto questo, possiamo cominciare a parlare del viaggio vero e proprio.
Fes, Tajine Kefta |
Accanto al mio tavolo siedono Riccardo, Marco e Antonio, tre italiani che si sono conosciuti sull’aereo e che come me hanno pensato di trascorrere qualche giorno in Marocco in maniera del tutto indipendente. Basta poco per decidere di spostarci tutti insieme nella visita della città. Siamo praticamente in centro città e nonostante questo notiamo subito che i muli sono mezzi ancora molto utilizzati da queste parti. Ci incamminiamo nella medina dopo aver attraversato Place R’cif e la sua omonima porta.
Fes, Bab R’cif |
Fes El Bali è un labirinto di souk, una combinazione di colori, suoni e odori dove il migliore itinerario, soprattutto se si ha a disposizione molto tempo, è quello di perdersi tra la folla lasciandosi trasportare senza sapere l’esatta direzione. Peccato che a farti cambiare idea ci sono tanti, troppi ragazzi insistenti desiderosi di fare affari con i turisti. C’è chi propone di raggiungere una meta turistica in cambio di un’offerta, chi vorrebbe accompagnarti al proprio negozio di fiducia o chi vorrebbe venderti delle merci. Volendo o nolendo qualcuno prima o poi abboccherà all’amo. Come noi che abbiamo raggiunto le Concerie Chouwara seguendo un giovane che ci ha portati in una terrazza panoramica all’interno di un negozio di tappeti dove presumibilmente godeva di una commissione in caso di nostri acquisti. Decine di conciatori stanno lavorando tra le coloratissime vasche bucherellate che nell’aria emanano un cattivissimo odore simile a carne andata a male che contrastiamo con delle foglioline di menta. I colori delle vasche seguono una sequenza tradizionale: giallo (zafferano o curcuma), rosso (papavero), blu (indaco), verde (menta) e nero (antimonio) anche se c’è da dire che negli ultimi anni le tinture chimiche stanno ormai sostituendo quelle vegetali. Centinaia di pelli giacciono sui tetti ad asciugare accanto al maleodorante concime dei piccioni. Nel frattempo alcuni lavoratori sono intenti a scaricare frattaglie di animali nel vicino fiume, l’Oued Boukhrareb, le cui acque per un breve momento si tingono di rosso.
Fes, Concerie Chouwara |
Decidiamo di rientrare nell’intricato dedalo di vie che caratterizza la medina, lì dove l’odore delle spezie è decisamente un toccasana. Place Seffarine è una piazza pittoresca situata sul lato sud orientale della moschea Kairaouine circondata da botteghe di fabbri che, stufi dell’invadente presenza dei turisti occidentali preferiscono non essere fotografati mentre mentre lavorano calderoni di ferro e rame. Attorno a Place Seffarine si snodano souk specializzati in gioielli e in articoli di metallo.
Fes, Place Seffarine |
Decidiamo di entrare nella Madrasa El Attarine, una delle scuole medievali più belle della città. La ragione è semplice, l’edificio è infatti ornato da un’incredibile varietà di decorazioni come nella sala d’ingresso dove quelle in zellij sono forse tra la più complesse di Fes.
Fes, Madrasa El Attarine |
Attraversiamo il souk El Attarine conosciuto anche con il nome di “souk dei venditori di spezie”. Più che nelle altre aree è qui che il profumo di chiodi di garofano, cumino e cannella è più intenso. Il principale monumento all’interno del souk è la Zaouia di Moulay Idriss II, uno dei più sacri della città il cui ingresso è riservato solamente ai musulmani. Riusciamo solamente a scorgere dall’esterno l’andirivieni dei fedeli all’interno del reliquiario. Qui è custodita la tomba di Moulay Idriss II risalente al XV secolo. All’esterno dell’edificio decine di bancarelle vendono argento, candele profumate e altre offerte votive.
Fes, passeggiando nella medina |
Facciamo un salto alle più piccole Concerie Gueliz ma al momento della nostra visita queste sono in ristrutturazione e non c’è molto da vedere. Il cielo minaccia pioggia e noi decidiamo quindi di fare ritorno in hotel promettendo di rivederci all’indomani per andare alla scoperta di un’altra area della città, Fes El Jedid.
Fes, Concerie Gueliz |
Percorriamo il Souk Achabine e imbocchiamo un vicolo fino a sbucare nelle vicinanze dello Zaouiat Sidi Ahmed Tijani, una sontuosa moschea con annesso mausoleo che custodisce i resti di una delle persone più venerate a Fes, Sidi Ahmed Tijani, originario di Aïn Madi, in Algeria. A recarsi qui sono soprattutto i pellegrini di alcuni Paesi dell’Africa dell’Ovest come Senegal, Mali e Nigeria che rendono visita alla sua tomba prima di continuare la strada verso la Mecca. Siamo contenti, abbiamo già iniziato ad orientarci nella medina. Per coloro che hanno ancora difficoltà esistono comunque indicazioni colorate a seconda della tipologia di itinerario turistico scelto.
Fes, passeggiando nella medina |
Unknown dice
Sono passati 10 anni dal mio viaggio in Marocco e Fez ce l'ho ancora nel cuore… non vedo l'ora di tornare!!!
Manuel Santoro dice
Siamo in due! Fez mi è piaciuta davvero tanto, ancor più di Marrakech! Spero anch'io di tornarci un giorno.