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Fes. Itinerario nella medina di Fes El Bali

Giugno 7, 2015 · Manuel Santoro · 2 commenti

Fes El Bali

Il mio secondo viaggio in Marocco è arrivato in maniera del tutto inaspettata. Il motivo è semplice: a pochi giorni dalla partenza ho trovato un’offerta per un volo Ryanair da Roma Ciampino e senza pensarci due volte ho deciso di acquistare il biglietto per un itinerario che mi portasse alla scoperta della città imperiale di Fes e dei suoi dintorni. Detto questo, possiamo cominciare a parlare del viaggio vero e proprio.

Meno di tre ore di volo separano l’aeroporto di Ciampino da quello di Fes-Saïss. L’aereo tocca terra quando mancano pochi minuti alle sette del mattino e una lunga fila si va subito formando nell’area riservata ai controlli dei passaporti. Ne approfitto scambiare qualche parola con una giovane donna marocchina intenta a tenere a bada suo figlio a dir poco vivace. Sbrigate le formalità burocratiche decido di evitare i tassisti alla ricerca di clienti nella zona degli arrivi e mi dirigo a piedi all’esterno con l’intenzione di prendere l’autobus numero 29 che collega l’aeroporto con il centro di Fes. L’autobus è appena partito e mi accontento di prendere un economico taxi collettivo al costo di 20 dirham (circa due euro) sino alla stazione ferroviaria. Nel mezzo siamo in sette per soli cinque posti. Fermi ad un semaforo il conducente scende, lo raddrizza e riparte. Dalla stazione dei treni per raggiungere Place R’cif prendo invece uno dei tanti petit taxi di colore rosso appostati all’esterno. Una corsa in città con tassametro difficilmente può superare i 15 dirham. In piazza chiedo informazioni ad un anziano su come raggiungere la struttura che mi ospiterà nei prossimi giorni, il riad Maison Adam, e in pochi minuti arrivo a destinazione. Tarik e Siam mi accolgono con un fumante tè alla menta e mi dispensano subito preziose informazioni turistiche. Io sono stanco e decido di rilassarmi un po’ prima di andare alla scoperta di Fes. Quando esco è ora di pranzo e decido di optare per il primo ristorante sulla strada nei pressi della fermata degli autobus R’cif. Su una terrazza panoramica (solo dopo scoprirò che al piano terra i prezzi sono più bassi) opto per un abbondante piatto di tajine kefta, uno stufato di carne macinata con uova e sugo cotto lentamente in una spessa ciotola di ceramica con un coperchio conico.

Fes, Tajine Kefta
Fes, Tajine Kefta

Accanto al mio tavolo siedono Riccardo, Marco e Antonio, tre italiani che si sono conosciuti sull’aereo e che come me hanno pensato di trascorrere qualche giorno in Marocco in maniera del tutto indipendente. Basta poco per decidere di spostarci tutti insieme nella visita della città. Siamo praticamente in centro città e nonostante questo notiamo subito che i muli sono mezzi ancora molto utilizzati da queste parti. Ci incamminiamo nella medina dopo aver attraversato Place R’cif e la sua omonima porta.

Fes, Bab R'cif
Fes, Bab R’cif

Fes El Bali è un labirinto di souk, una combinazione di colori, suoni e odori dove il migliore itinerario, soprattutto se si ha a disposizione molto tempo, è quello di perdersi tra la folla lasciandosi trasportare senza sapere l’esatta direzione. Peccato che a farti cambiare idea ci sono tanti, troppi ragazzi insistenti desiderosi di fare affari con i turisti. C’è chi propone di raggiungere una meta turistica in cambio di un’offerta, chi vorrebbe accompagnarti al proprio negozio di fiducia o chi vorrebbe venderti delle merci. Volendo o nolendo qualcuno prima o poi abboccherà all’amo. Come noi che abbiamo raggiunto le Concerie Chouwara seguendo un giovane che ci ha portati in una terrazza panoramica all’interno di un negozio di tappeti dove presumibilmente godeva di una commissione in caso di nostri acquisti. Decine di conciatori stanno lavorando tra le coloratissime vasche bucherellate che nell’aria emanano un cattivissimo odore simile a carne andata a male che contrastiamo con delle foglioline di menta. I colori delle vasche seguono una sequenza tradizionale: giallo (zafferano o curcuma), rosso (papavero), blu (indaco), verde (menta) e nero (antimonio) anche se c’è da dire che negli ultimi anni le tinture chimiche stanno ormai sostituendo quelle vegetali. Centinaia di pelli giacciono sui tetti ad asciugare accanto al maleodorante concime dei piccioni. Nel frattempo alcuni lavoratori sono intenti a scaricare frattaglie di animali nel vicino fiume, l’Oued Boukhrareb, le cui acque per un breve momento si tingono di rosso.

Fes, Concerie Chouwara
Fes, Concerie Chouwara
Fes, Concerie Chouwara
Fes, Concerie Chouwara
Fes, Concerie Chouwara

Decidiamo di rientrare nell’intricato dedalo di vie che caratterizza la medina, lì dove l’odore delle spezie è decisamente un toccasana. Place Seffarine è una piazza pittoresca situata sul lato sud orientale della moschea Kairaouine circondata da botteghe di fabbri che, stufi dell’invadente presenza dei turisti occidentali preferiscono non essere fotografati mentre mentre lavorano calderoni di ferro e rame. Attorno a Place Seffarine si snodano souk specializzati in gioielli e in articoli di metallo.

Fes, Place Seffarine
Fes, Place Seffarine

Decidiamo di entrare nella Madrasa El Attarine, una delle scuole medievali più belle della città. La ragione è semplice, l’edificio è infatti ornato da un’incredibile varietà di decorazioni come nella sala d’ingresso dove quelle in zellij sono forse tra la più complesse di Fes.

Fes, Madrasa El Attarine
Fes, Madrasa El Attarine
Fes, Madrasa El Attarine

Attraversiamo il souk El Attarine conosciuto anche con il nome di “souk dei venditori di spezie”. Più che nelle altre aree è qui che il profumo di chiodi di garofano, cumino e cannella è più intenso. Il principale monumento all’interno del souk è la Zaouia di Moulay Idriss II, uno dei più sacri della città il cui ingresso è riservato solamente ai musulmani. Riusciamo solamente a scorgere dall’esterno l’andirivieni dei fedeli all’interno del reliquiario. Qui è custodita la tomba di Moulay Idriss II risalente al XV secolo. All’esterno dell’edificio decine di bancarelle vendono argento, candele profumate e altre offerte votive.

Fes, passeggiando nella medina
Fes, passeggiando nella medina
Fes, passeggiando nella medina
Fes, passeggiando nella medina
Fes, passeggiando nella medina

Facciamo un salto alle più piccole Concerie Gueliz ma al momento della nostra visita queste sono in ristrutturazione e non c’è molto da vedere. Il cielo minaccia pioggia e noi decidiamo quindi di fare ritorno in hotel promettendo di rivederci all’indomani per andare alla scoperta di un’altra area della città, Fes El Jedid.

Fes, Concerie Gueliz
Fes, Concerie Gueliz

Percorriamo il Souk Achabine e imbocchiamo un vicolo fino a sbucare nelle vicinanze dello Zaouiat Sidi Ahmed Tijani, una sontuosa moschea con annesso mausoleo che custodisce i resti di una delle persone più venerate a Fes, Sidi Ahmed Tijani, originario di Aïn Madi, in Algeria. A recarsi qui sono soprattutto i pellegrini di alcuni Paesi dell’Africa dell’Ovest come Senegal, Mali e Nigeria che rendono visita alla sua tomba prima di continuare la strada verso la Mecca. Siamo contenti, abbiamo già iniziato ad orientarci nella medina. Per coloro che hanno ancora difficoltà esistono comunque indicazioni colorate a seconda della tipologia di itinerario turistico scelto.

Fes, passeggiando nella medina
Fes, passeggiando nella medina
Fes, passeggiando nella medina
Fes, passeggiando nella medina

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Commenti

  1. Unknown dice

    Ottobre 18, 2015 alle 5:55 pm

    Sono passati 10 anni dal mio viaggio in Marocco e Fez ce l'ho ancora nel cuore… non vedo l'ora di tornare!!!

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Ottobre 18, 2015 alle 7:05 pm

      Siamo in due! Fez mi è piaciuta davvero tanto, ancor più di Marrakech! Spero anch'io di tornarci un giorno.

      Rispondi

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Una de las joyas de Faraone Vecchio (o Antico) es sin duda la Iglesia de Santa Maria delle Misericordie. El edificio data de mediados del siglo XV cuando solo se construyó la parte baja de la muralla. El resto de la estructura se construyó solo en los años siguientes, mientras que el aspecto actual es el resultado de restauraciones del siglo XIX. Los interiores con frescos están ahora en declive. Parte de la cúpula se ha derrumbado (Abruzzo - Italia) ⛪
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🇮🇹 Ho visitato finalmente il borgo fantasma 🇮🇹 Ho visitato finalmente il borgo fantasma di Faraone Vecchio (o Antico), una frazione del comune di Sant’Egidio alla Vibrata. Il centro abitato venne abbandonato a partire dal 1965, a seguito di una scossa di terremoto che nel 1950 provocò danni ingenti a tutti gli edifici costringendo alla costruzione di un nuovo centro a poca distanza. Un arco dà il benvenuto al borgo, oltre la quale è situata la chiesa di Santa Maria delle Misericordie. Nel cuore del paese si trova il palazzo dei Baroni Farina, affrescato all'ultimo piano, che ospitò un convento di suore e successivamente un asilo (Abruzzo - Italia) 👻

I finally visited the ghost town of Faraone Vecchio (or Antico), part of the municipality of Sant’Egidio alla Vibrata. The inhabited center was abandoned in 1965, following an earthquake which in 1950 caused extensive damage to all the buildings, forcing the construction of a new center not far away. An arch welcomes the village, beyond which is the church of Santa Maria delle Misericordie. In the heart of the town is the Palazzo dei Baroni Farina, frescoed on the top floor, which housed a convent of nuns and later a kindergarten (Abruzzo - Italy) 👻

Por fin visité el pueblo fantasma de Faraone Vecchio (o Antico), parte del municipio de Sant’Egidio alla Vibrata. El centro habitado fue abandonado a partir de 1965, tras un terremoto que en 1950 provocó importantes daños en todos los edificios, obligando a construir un nuevo centro no muy lejos. Un arco da la bienvenida al pueblo, más allá del cual se encuentra la iglesia de Santa Maria delle Misericordie. En el corazón de la ciudad el Palazzo dei Baroni Farina, con frescos en el piso superior, albergaba un convento de monjas y más tarde una guardería (Abruzzo - Italia) 👻
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🇮🇹 Tra le proprietà dei baroni Genova-Rulli 🇮🇹 Tra le proprietà dei baroni Genova-Rulli figurava anche questo immobile oggi abbandonato, donato in eredità per ospitare un orfanotrofio. Questo palazzo di antica costruzione ospitò dopo la seconda guerra mondiale le bambine della città rimaste orfani sotto la guida di alcune suore. L'attività durò qui una decina di anni prima che la struttura venne dichiarata inagibile per motivi idro-geologici. L'edificio si sviluppa su due piani, circondato da giardino (oggi un bosco) a sua volta delimitato da una muraglia con quattro piccole torri agli angoli a scopo difensivo (Abruzzo - Italia) 👧🏻

Among the properties of the Genoa-Rulli barons there was also this abandoned building, donated as an inheritance to housing an orphanage. This ancient building housed after the Second World War the children of the city who were orphaned under the guidance of some nuns. The activity lasted here about ten years before the structure was declared uninhabitable for hydro-geological reasons. The building is spread over two floors, surrounded by a garden (now a wood) in turn bordered by a wall with four small towers at the corners for defensive purposes (Abruzzo - Italy) 👧🏻

Entre las propiedades de los barones Génova-Rulli también se encontraba este edificio ahora abandonado, donado como herencia para albergar un orfanato. Este antiguo edificio albergó después de la Segunda Guerra Mundial a las niñas de la ciudad que quedaron huérfanos bajo la dirección de unas monjas. La actividad duró aquí unos diez años antes de que la estructura fuera declarada inhabitable por razones hidrogeológicas. El edificio se distribuye en dos plantas, rodeado por un jardín (ahora un bosque) a su vez bordeado por un muro con cuatro pequeñas torres con fines defensivos (Abruzzo - Italia) 👧🏻
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🇮🇹 Atessa è il paese di origine dei miei no 🇮🇹 Atessa è il paese di origine dei miei nonni materni. Non tornavo qui da tanti anni. Ho trovato un borgo vuoto, un po' per gli effetti del Coronavirus, un po' per lo spopolamento che ha toccato gran parte dei centri interni. Rimangono le sue graziose stradine del centro storico popolate da schivi gattini (Abruzzo - Italia) 🏘️

Atessa is the origin town of my maternal grandparents. I haven't been back here for many years. I found an empty village, partly due to the effects of the Coronavirus, partly due to the depopulation that has affected most of the internal centers. Its pretty streets of the historical center remain populated by shy kittens (Abruzzo - Italy) 🏘️

Atessa es el país de origen de mis abuelos maternos. No he vuelto aquí en muchos años. Encontré una aldea vacía, en parte por los efectos del Coronavirus, en parte por la despoblación que ha afectado a la mayoría de los centros internos. Sus bonitas calles siguen pobladas de tímidos gatitos (Abruzzo - Italia) 🏘️
________________________________
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