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Weekend nel Distretto Turistico Selinuntino. Itinerario

Dicembre 22, 2015 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Selinunte

Sono tornato in Sicilia a distanza di diversi anni. Allora trascorsi una settimana in occasione della gita del quinto superiore. Gli occhi non davano troppa importanza alla bellezza dei luoghi, ciò che contava era divertirsi. Crescendo tutto cambia, si hanno nuove percezioni e magari si riesce ad apprezzare quello a cui un tempo non avevi dato valore. Ecco perchè prima di partire per il Distretto Turistico Selinuntino ero così contento. Devo dire che le aspettative sono state pienamente rispettate. Nell’arco di un weekend ho scoperto nuovi borghi e ho avuto la possibilità di tornare in uno dei luoghi che ricordo con più piacere, il Parco Archeologico di Selinunte.

In questo post vi propongo l’itinerario da me seguito in questi quattro giorni.
GIORNO 1
In Sicilia sono arrivato solamente in tarda mattinata. Con il solo pomeriggio a disposizione il resto della giornata non poteva che essere molto tranquillo. Alloggiando a Castelvetrano presso l’Agriturismo Case di Latomie ho avuto tempo di scoprire il piccolo centro di Marinella di Selinunte e la chiesa di San Domenico, considerata come la Cappella Sistina di Sicilia.
Marinella di Selinunte
Un placido borgo di pescatori che si popola animatamente durante le calde giornate estive. Marinella di Selinunte è una frazione del Comune di Castelvetrano, si estende a pochi passi dal Parco Archeologico di Selinunte e può vantare un caratteristico porticciolo oltre a una lunga striscia di spiaggia sabbiosa. I ritmi scorrono lenti a Marinella, soprattutto nel bel mezzo della bassa stagione. Ho trovato questo piccolo centro particolarmente rilassante, ho passeggiato lungo il molo e mi sono riscaldato sotto un piacevole sole autunnale.

Marinella di Selinunte
Marinella di Selinunte
Marinella di Selinunte
Marinella di Selinunte
Castelvetrano | Chiesa di San Domenico
La chiesa di San Domenico a Castelvetrano è una delle espressioni più alte del manierismo della regione, un capolavoro di stucchi e rilievi conosciuto come la Cappella Sistina di Sicilia. L’impianto decorativo lungo il coro e il presbiterio fu realizzato da Antonino Ferraro da Giuliana su volere di don Carlo d’Aragona tra il 1574 e il 1580. La chiesa ha subito gravi danni durante il terremoto che ha colpito il Belice nel 1968 ed è stata recentemente ristrutturata.
Castelvetrano, chiesa di San Domenico
Castelvetrano, chiesa di San Domenico
GIORNO 2 
La seconda giornata è trascorsa visitando due dei borghi più suggestivi del Distretto, Giuliana e Sambuca di Di Sicilia. Ho vagato nelle viuzze dei centri storici ammirando antichi edifici tra castelli e chiese storiche.
Giuliana
Giuliana è forse il paese che più mi ha colpito tra quelli visitati. Le strette viuzze, le abitazioni in pietra e soprattutto il castello federiciano danno l’impressione di tornare indietro nel tempo. Dalla piazzetta antistante la Chiesa Madre mi sono incamminato in salita percorrendo stradine acciottolate sino all’ingresso del castello fondato da Federico II di Svevia nella prima metà del XIV secolo. La fortezza, di forma trapezoidale irregolare, regala attraverso il suo punto più alto, cioè la torre, una vista a trecentosessanta gradi sul sottostante nucleo abitato, sul vicino centro di Chiusa Sclafani e sulla vallata del fiume Sosio.

Giuliana
Giuliana
Giuliana
Giuliana
Sambuca di Sicilia 
L’architettura di Sambuca di Sicilia ricorda molto quella dei villaggi tradizionali andalusi. Il motivo è semplice, il borgo fu fondato dagli arabi intorno all’830 d. C. e ancora oggi sono conservate tracce di questa dominazione. Nel centro storico è presente infatti il cosiddetto “quartiere arabo” che si sviluppa attorno ai “sette vanetti”, i sette vicoli saraceni. Ho visitato Sambuca di Sicilia al tramonto quando il sole illuminava dolcemente gli edifici donando loro sfumature dorate. Tra i monumenti più importanti la chiesa di San Michele Arcangelo, il Santuario di Maria Santissima dell’Udienza e la Chiesa Madre Maria SS. Assunta.

Sambuca di Sicilia
Sambuca di Sicilia
Sambuca di Sicilia
Sambuca di Sicilia
GIORNO 3
I borghi lasciano spazio a una giornata dedicata alle aree verdi del Distretto e al sito archeologico più importante di tutta l’area, Selinunte.
Riserva Naturale Orientata Torre Salsa
Probabilmente l’inizio dell’inverno non è la stagione ideale per visitare la Riserva Naturale Orientata Torre Salsa. Molto meglio venire qui in primavera quando le piante sono rigogliose e a tratti in fiore. La riserva dispone di un centro visite situato in Contrada Omomorto, punto di partenza di una strada sterrata che conduce alla confluenza di più sentieri percorribili in ogni periodo dell’anno. Ognuno regala splendide viste panoramiche sul limpido mare sottostante e su alcuni pinnacoli carsici emersi dall’attività estrattiva dell’uomo.

Riserva Naturale Orientata Torre Salsa
Riserva Naturale Orientata Torre Salsa
Riserva Naturale Orientata Torre Salsa
Riserva Naturale Orientata Torre Salsa
Riserva Naturale Orientata Foce del fiume Platani
La Riserva Naturale Orientata Foce del fiume Platani sorge nei pressi della della falesia di Capo Bianco, un luogo di incantevole bellezza naturalistica. Nella riserva si snodano diversi percorsi. Io ho seguito in parte il Sentiero della Foce che si snoda all’interno di una fitta pineta fino a raggiungere la spiaggia di ciottoli. L’area protetta è stata istituita nel 1984 in quanto nella zona della foce del fiume Platani trova rifugio una ricca avifauna all’interno di una rigogliosa vegetazione.

Falesia di Capo Bianco
Falesia di Capo Bianco
Riserva Naturale Orientata Foce del fiume Platani
Riserva Naturale Orientata Foce del fiume Platani
Riserva Naturale Orientata Foce del fiume Platani

Selinunte

Selinunte è l’unico posto nel Distretto Turistico Selinuntino che avevo già visitato durante la mia precedente esperienza in terra siciliana. Con occhi diversi ho apprezzato in maniera particolare quello che per dimensioni è considerato il Parco Archeologico più grande di tutta l’area mediterranea. Fuori stagione sono pochi i visitatori nel sito ed è per questo possibile spostarsi in tutta tranquillità tra le rovine della città che nella seconda metà del VII secolo a. C. fu fondata dai Megaresi, una colonia greca da tempo presente nella regione. Il centro ebbe vita breve ma intensa e per circa 200 anni visse un periodo di prosperità e agiatezza testimoniata dagli antichi edifici ancora presenti. Il momento migliore è al tramonto, quando il sole si rifugia dietro la linea d’orizzonte e il cielo assume sfumature rossastre.

Selinunte
Selinunte
Selinunte
Selinunte
GIORNO 4
Con il volo di ritorno previsto nel pomeriggio ho avuto a disposizione solamente poche ore nell’arco della mattinata, utilizzate per visitare il borgo di Vita lungo la strada per Palermo.
Vita
A più di quarant’anni dal terremoto che colpì il Belice le ferite sono a tratti ancora aperte nel borgo di Vita. Il paese perse in quella occasione le opere più significative della sua storia, ovvero la Chiesa Madre ed il palazzo baronale. Il centro storico è ancora caratterizzato da costruzioni in pietra di gesso mentre il dislivello delle strade è spesso mitigato da scalinate. Le tradizioni e i valori del passato non sono ancora scomparsi da queste parti e anzi si è cercato di rivitalizzarli attraverso alcuni murales di artisti locali che abbelliscono le vie con scene di vita passata.

Vita, Sicilia
Vita, Sicilia
Vita, Sicilia
Vita

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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Il villaggio di Tazoul 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Il villaggio di Tazoulte ha un antico cimitero ebraico che può essere di interesse storico. Sebbene la comunità ebraica abbia lasciato la zona alcuni anni fa, gran parte dell'argenteria della regione reca incisi simboli ebraici, in quanto gli ebrei erano tradizionalmente gli argentieri della regione (Souss Massa | Marocco) 🏘

The village of Tazoulte has an ancient Jewish cemetery that may be of historical interest. Although the Jewish community left the area some years ago, much of the silverware in the region is engraved with Jewish symbols, as Jews were traditionally the silversmiths of the region (Souss Massa | Morocco) 🏘

El pueblo de Tazoulte posee un antiguo cementerio judío que puede tener interés histórico. Aunque la comunidad judía abandonó la zona hace algunos años, gran parte de la platería de la región está grabada con símbolos judíos, ya que los judíos eran tradicionalmente los plateros de la región (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Ameln Valley 🇲🇦

Partendo da Tafraout è possibile visitare numerosi villaggi incastonati nella Ameln Valley. Tagdicht è il più elevato ed anche il più difficile da raggiungere. Vi è una sola strada, stretta, tortuosa, che si inerpica tra le montagne senza alcuna protezione (Souss Massa | Marocco) 🏘

Starting from Tafraout, it is possible to visit numerous villages nestled in the Ameln Valley. Tagdicht is the highest and also the most difficult to reach. There is only one road, narrow, winding, that climbs through the mountains without any protection (Souss Massa | Morocco) 🏘

Partiendo de Tafraout, es posible visitar numerosos pueblos enclavados en el valle del Ameln. Tagdicht es el más alto y también el más difícil de alcanzar. Sólo hay una carretera, estrecha y sinuosa, que sube por las montañas sin ninguna protección (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦 Delle Gole 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦

Delle Gole di Aït Mansour tutti me ne avevano parlato bene ma i suoi paesaggi sono andati oltre le aspettative. Ho apprezzato il fatto che quest'oasi sia poco turistica e forse anche più bella di altre zone del Marocco, molto più conosciute. Qui ho trascorso un'intera giornata ma spero di ritornarci un giorno, c'è tanto altro ancora da vedere (Souss Massa | Marocco) 🌴

Everyone had told me good things about the Aït Mansour Gorges, but its landscapes went beyond expectations. I appreciated the fact that this oasis is not very touristy and perhaps even more beautiful than other, much better known areas of Morocco. I spent a whole day here but I hope to return one day, there is so much more to see (Souss Massa | Morocco) 🌴

Much gente me había hablado bien de las gargantas de Aït Mansour, pero sus paisajes superaron las expectativas. Aprecié el hecho de que este oasis no sea muy turístico y quizás incluso más bello que otras zonas mucho más conocidas de Marruecos. Pasé aquí un día entero, pero espero volver algún día, hay mucho más que ver (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦 Il tratto 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦

Il tratto di strada all'interno delle gole di Aït Mansour è stato probabilmente il più bello di tutto il viaggio On the road in Marocco: un rigoglioso palmeto da attraversare, antichi villaggi di terra in rovina e una sosta, a sorpresa, in un basico café dove l'ospitale Omar ci ha accolti per servirci il suo piatto forte, una omelette berbera (Souss Massa | Marocco) 🌴

The stretch of road inside the Aït Mansour gorges was probably the most beautiful of the entire Moroccan On the Road trip: a lush palm grove to cross, ancient ruined earthen villages and a surprise stop at a basic café where the hospitable Omar welcomed us to serve his signature dish, a Berber omelette (Souss Massa | Morocco) 🌴

El tramo de carretera dentro de las gargantas de Aït Mansour fue probablemente el más bonito de todo el viaje marroquí On the Road: un frondoso palmeral que atravesar, antiguos pueblos de tierra en ruinas y una parada sorpresa en un café básico donde el hospitalario Omar nos recibió para servirnos su plato estrella, una tortilla bereber (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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