Roubaix, Liegi e Fiandre non sono nomi presi a caso su una cartina ma luoghi che richiamano nell’immaginario antiche “battaglie” ciclistiche, teatro delle delle quali erano strade sterrate e pavè. Gli appassionati di ciclismo sanno bene come il Belgio sia una delle nazioni dove si siano scritte molte delle pagine più avvincenti della storia di questo sport. In un paese dove il ciclismo è considerato sport nazionale esistono degli eventi aperti a tutti per far rivivere con uno spirito decisamente più goliardico e allegro l’atmosfera di un tempo. Proprio nelle Fiandre e più precisamente nella città di Oudenaarde, ho avuto la possibilità di partecipare insieme ad un altro blogger alla RetroRonde, una manifestazione non competitiva in cui la parola chiave, come il nome stesso dell’evento suggerisce, è una sola: retrò.
Oudenaarde |
L’organizzazione è attenta ad ogni minimo particolare. Un esempio che magari potrebbe non dire nulla ma così non è: tutti i partecipanti stranieri vedono sul numero di gara una bandierina relativa alla propria nazione. Prima di partire come in ogni gara ciclistica che si rispetti ci si ritrova sul palco per il foglio firme. Al via i vari gruppi sono separati: alle 10:30 si comincia con le lunghe distanze, alle 11:15 con i 40 km. In entrambi i casi è prevista una parata con tanto di moto retrò ed auto d’epoca nella città di Oudenaarde. All’arrivo invece tutti i partecipanti si ritrovano per una foto ricordo dinanzi a un cartellone e ricevono un piccolo ricordo (quest’anno un cappellino da ciclista) insieme ad un apprezzato buono per una birra Kwaremont.
Oudenaarde, RetroRonde |
Fa la sua comparsa anche il temibile pavè che tante vittime ha fatto nelle grandi corse e che non ha risparmiato neppure qualche ciclista qui alla RetroRonde. Tra le campagne spuntano alcune fattorie. In una viene offerto del latte appena munto, in un’altra la seconda tappa per il rifornimento a 16 km dall’arrivo con un un rinfrescante gelato a base di vaniglia e fragole. Il cielo diventa plumbeo e per qualche istante sembra dover venire giù un temporale. Falso allarme. L’ultima parte del percorso non vede particolari difficoltà. Il paesaggio continua a deliziarci con abitazioni isolate adornate da fiori, mulini, chiese e anche qualche cimitero. Il profilo di Oudenaarde con la svettante Collegiata di Santa Valpurga comincia ad essere visibile mentre costeggiamo le sponde del lago Donk. Sono gli ultimi sforzi, le ultime pedalate prima di arrivare al traguardo. È una soddisfazione giungere in città con tutte quelle persone che sorridono e fotografano. La RetroRonde è stata la mia prima esperienza di questo tipo. Con un’atmosfera così le fatiche passano in secondo piano. Probabilmente avrei osato un po’ di più con il chilometraggio ma mi ritengo pienamente soddisfatto. Un evento da consigliare a tutti prima o poi nella vita, anche ai principianti.
Oudenaarde, RetroRonde |
Oudenaarde, RetroRonde |
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