Il Carso è la terra dei contrasti. Un territorio aspro la cui pietra, ruvida e spoglia, si contrappone alla vitalità della vegetazione, un altipiano calcareo che s’innalza ripido nella parte più settentrionale del mar Adriatico. Derivano proprio da questa regione i fenomeni carsici, conosciuti in tutto il mondo per la loro unicità: un’area quasi del tutto priva di acqua in superficie ma ricca di cavità naturali, grotte e corsi d’acqua nel sottosuolo. Il Carso abbraccia tre nazioni: il nord-est dell’Italia con le province di Gorizia e Trieste, e parte di Slovenia e Croazia. Io ho visitato il lato sloveno, durante un blog tour organizzato da MGM Media Optima.
Štanjel, borgo |
Štanjel, castello |
Chiesa di San Daniele. Il suo campanile è inconfondibile. C’è riconduce la sua forma a un limone chi in essa vede una mitra vescovile. Sta di fatto che la chiesa di San Daniele è ben riconoscibile. L’edificio, costruito nel XV secolo, fu gravemente danneggiato nel 1944, durante il secondo conflitto mondiale.
Štanjel, campanile della chiesa di San Daniele |
Štanjel, Giardino Ferrari |
Štanjel, Sentiero Fabiani |
Štanjel, Sentiero Fabiani. Valle del Branica |
Kobdilj, Villa Fabiani |
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