Ogni anno in Perù, migliaia di persone si riversano nei cimiteri per celebrare la festività di Tutti i Santi. Il 1 novembre ha sempre rappresentato per la popolazione una data molto sentita e non è un caso se in questa giornata quasi tutte le attività nei centri cittadini si fermano per dare spazio al saluto dei defunti nei vari campisanti.
Probabilmente non tutti sanno che nella zona sud di Lima è situato il cimitero più grande del continente americano, con più di 60 ettari ed oltre 150mila tombe. Il Cimitero Virgen de Lourdes de Nueva Esperanza, nel distretto di Villa María del Triunfo, è il secondo al mondo dopo quello di Wadi al-Salam, in Iraq, nella città di Al-Najaf.
Io ho pianificato il mio viaggio in Perù esattamente per questa data, senza sapere cosa a cosa sarei andato incontro. Il risultato? Ho vissuto una delle esperienze più intense e contrastanti di tutta la mia vita ed ora vi racconto com’è andata.
Una volta arrivato a Villa María del Triunfo non è stato difficile trovare l’entrata del cimitero. È bastato seguire la folla e mettersi in coda. La mia presenza deve aver destato curiosità ed interesse dato che più persone si sono avvicinate per sapere di dove fossi.
Nelle vie circostanti fin dalle prime ore del mattino sono stati allestiti chioschi mobili per il cibo di strada, piatti economici per una cucina itinerante locale: sopas (zuppe), tallarines (fettuccine), arroz (riso), chicharrón (maiale fritto), guisos (stufati) e così via. Accanto ai chioschi numerose bancarelle per la vendita di prodotti religiosi, croci in legno, lumini, fiori ed anche vernici per colorare le varie tombe, mentre tra i visitatori un via vai di ambulanti, in gran parte provenienti dal Venezuela, nazione che attualmente sta attraversando una profonda crisi politica ed economica.
Lima, Cementerio de Nueva Esperanza |
All’ingresso alcune forze dell’ordine presidiano costantemente la zona. A dispetto del luogo, un cimitero, questa celebrazione è anche una festa e la birra scorre a fiumi, gli incidenti possono essere sempre dietro l’angolo. Appena dopo i cancelli che ne delimitano l’accesso in diversi momenti della giornata vengono celebrate liturgie nella chiesa coperta situata a lato.
Il viale centrale che attraversa il camposanto è un via vai di mototaxi che conducono i visitatori nelle aree più lontane e difficili da raggiungere. Nueva Esperanza si estende per chilometri e chilometri sui pendii di brulle colline e spesso si ha bisogno di un passaggio per coprire le lunghe distanze del sito. Dalla strada principale si diramano viuzze più piccole, spesso in salita, dove i visitatori si accalcano nel raggiungimento dei propri cari, portando con sé fiori, cibo e ad altri oggetti necessari per la giornata.
Lima, Cementerio de Nueva Esperanza |
Il cimitero di Nueva Esperanza è sinonimo allo stesso tempo di tristezza e gioia, sentimenti contrastanti che per una volta si incontrano e si combinano tra loro: tristezza, per il ricordo dei famigliari deceduti, gioia, per un momento di condivisione vissuto per onorare i defunti con offerte e musica. Riti e sentimenti si fondono in un magico mondo religioso, tipico della cosmovisione andina, nella quale la morte è concepita come continuità della vita. È in questa data appunto che i vivi e i morti si riuniscono. Offrire musica dal vivo alla persona deceduta e bere o mangiare accanto alla sua tomba nasce con l’intenzione di rendere felice la sua anima. Nel pomeriggio o la sera i visitatori alzano il proprio piccolo altare ed accendono candele prima del saluto in vista dell’anno successivo.
Una volta cominciata la salita verso le zone più alte di Nueva Esperanza ho subito notato un gruppo di musicanti circondati da i membri di una famiglia. Ho provato ad avvicinarmi e sono stato accolto a braccia aperte: “Vengo da Chiclayo, nel nord del Perù e sono qui insieme a mio fratello gemello per il saluto a mio padre e ai miei nonni“, mi ha raccontato un uomo del gruppo. Devo ammettere che è stato bello vedere tutte queste persone cantare e ballare in un tale momento.
Lima, Cementerio de Nueva Esperanza. Musica per i defunti |
Chiaramente in tutto questo c’è anche chi non riesce a trattenere le proprie emozioni, come una mamma sulla tomba della propria figlia scomparsa a soli otto mesi o come un anziano, lasciatosi andare in un pianto forse liberatorio all’interno di una cappella situata sulle alture di un colle. È proprio in questa cappella che i fedeli arrivano per lasciare una preghiera dopo un lungo tratto in pellegrinaggio. All’interno l’atmosfera è decisamente mistica: c’è chi legge alcuni versi della bibbia, chi è intento ad accendere una candela, chi ancora depone un fiore per i propri cari. All’esterno le pietre che ricoprono le umili fosse vengono dipinte al momento dai famigliari. È impattante vedere il cimitero prendere colore con il passare delle ore.
Lima, Cementerio de Nueva Esperanza. Si dipingono le tombe |
Lima, Cementerio de Nueva Esperanza. All’interno della cappella |
Più volte sono stato invitato a fermarmi, scattare alcune fotografie e magari bere anche un bicchiere di birra (che ho gentilmente declinato perché astemio) mentre altri musicanti si esibivano accanto ai defunti, come un anziano con una felpa del Perù insieme a suo nipote.
Successivamente la mia attenzione è stata attirata da un gruppo di persone in lontananza, sulle alture di un colle nel bel mezzo del camposanto. Ho deciso di avvicinarmi inerpicandomi e facendomi spazio tra le tombe scavate nel terreno. Sono arrivato giusto in tempo per partecipare ad un rituale, l’offerta alla Pachamama, termine che in lingua quechua sta a significare Madre Terra.
Per chi non lo sapesse la cerimonia di offerta alla Pachamama è un rituale di origine ancestrale che fa parte di un sistema di alternanza tra il mondo materiale e il mondo spirituale. Lo scopo principale è il ripristino della reciprocità tra l’essere umano e la natura, e alla Pachamama viene chiesto il permesso di aprirsi verso gli essere umani restituendo in modo simbolico alcuni dei suoi frutti. Questi rituali sono destinati anche all’Apu o spirito della montagna attraverso uno scambio. Se l’Apu rappresenta l’immagine maschile della natura, la Pachamama è invece quello femminile. L’Apu protegge gli animali e gli uomini e feconda la Pachamama. L’offerta è quindi un atto di reciprocità cosmica, è la realizzazione della giustizia universale, l’adempimento di un duplice dovere. La rottura di questo principio causerebbe gravi distorsioni nell’equilibrio dei sistemi naturali, sociali e religiosi. Ecco perché per l’uomo andino le offerte rivelano un senso di riconciliazione con le forze spirituali al fine di evitare disgrazie e rappresentano anche riti di passaggio.
Lima, Cementerio de Nueva Esperanza. Offerta alla Pachamama |
Prima di cominciare due uomini e due donne si sono esibiti in un ballo in abiti tradizionali, una danza per generare energia in favore del rituale. In pochi abbiamo avuto il privilegio di condividere questi momenti, nei quali una sacerdotessa ha accuratamente preparato e sistemato su una tovaglia i doni da offrire. La cerimonia è andata avanti per circa un’ora e tutti i partecipanti, me compreso, si sono immersi per completo nell’atmosfera energica della situazione.
Dal colle è possibile osservare le reali dimensioni di Nueva Esperanza e la sua estensione va al di là di ogni immaginazione. Mi ha colpito molto come la linea di suddivisione tra il popoloso distretto di Villa María del Triunfo sia davvero labile e quasi non si comprende dove comincino le abitazioni o dove terminino le tombe.
Lima, Cementerio de Nueva Esperanza. Vista sul distretto di Villa María del Triunfo |
Lima, Cementerio de Nueva Esperanza. Offerta alla Pachamama |
Scendendo sono stato “ospite” della famiglia Mendoza García. Dopo l’ennesimo invito a condividere un bicchiere di birra la capostipite mi ha raccontato: “Quando mia mamma ha abbandonato la nostra famiglia ho dovuto crescere le mie quattro sorelle. Una è morta all’età di dieci anni, adesso ne avrebbe trenta“.
Ho trascorso alcuni minuti con loro prima di spostarmi in un’altra area del cimitero, quella riservata ai neonati. Sono tante, tantissime le tombe per un paese che presenta una mortalità infantile ancora relativamente alta, una media di circa 19 morti su 1.000 abitanti.
In tutto il camposanto gli spettacoli sono andati avanti per tutto l’arco della giornata. Molte altre famiglie mi hanno fermato e in tanti mi hanno chiesto informazioni sulle celebrazioni in Italia nei primi due giorni di novembre. La folla, invece, è andata aumentando sempre di più con il passare del tempo e fuori il cimitero le vie attorno al sito si sono andate riempiendo in ogni ordine e spazio.
Lima, Cementerio de Nueva Esperanza. Famiglia Mendoza García |
Lima, Cementerio de Nueva Esperanza. Area riservata ai neonati |
Come raggiungere il Cementerio di Nueva Esperanza
La soluzione più comoda per raggiungere il cimitero è sicuramente il taxi o meglio ancora una corsa Uber, soprattutto se avete intenzione di condividere il viaggio con altre persone. Utilizzando Uber i prezzi sono leggermente più bassi rispetto ad un taxi ufficiale, la cui discrezione spesso varia da autista ad autista ed il costo di una corsa di sola andata partendo da Miraflores può variare tra i 20 e i 25 soles per circa quaranta minuti di viaggio. In alternativa la zona di Villa María del Triunfo è servita da numerosi combis e autobus. Nello specifico la linea Et Ocho nell’incrocio tra la Avenida Javier Prado avenida Aviación, dove vi è la stazione La Cultura del Tren, conduce direttamente a Nueva Esperanza.
Lima, Cementerio de Nueva Esperanza |
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