Dopo un rinvio a causa del maltempo ho provato nuovamente ad organizzare un’escursione al bivacco Fusco dal rifugio Pomilio, fino a quota 2455 metri. Uno scenografico trekking, questo, che passa anche per la Tavola dei Briganti per raggiungere uno dei luoghi più belli del Parco Nazionale della Maiella, proprio dinanzi all’Anfiteatro delle Murelle abitato da gruppi di camosci.
Essendo uno degli itinerari più interessanti e conosciuti della Maiella non aspettatevi di essere i soli, tuttavia riuscirete a godere a pieno della spettacolarità del luogo.
Per chi non lo sapesse il bivacco Carlo Fusco rappresenta anche un posto intermedio per raggiungere altre mitiche vette del Parco Nazionale oggi Geoparco UNESCO: il Monte Focalone, il Monte Acquaviva ed infine il Monte Amaro, il tutto attraverso i Tre Portoni.
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Il sentiero per il bivacco Fusco
Sono partito dal piazzale posto a 2100 metri di quota a poca distanza dal rifugio CAI “Bruno Pomilio” (a 1892 metri s.l.m.). Devo ammetterlo, il primo tratto, avviene tra deturpanti mega antenne ed una poco attraente strada asfaltata di circa 2 Km, oggi chiusa al traffico. Tempo fa infatti era possibile arrivare in auto fino alla Madonnina, a ridosso del Block House, ruderi di un vecchio fortino costruito nel 1866 durante il periodo di repressione del brigantaggio. Dalla Madonnina è possibile godere di splendide viste (soprattutto al tramonto) fino al massiccio del Gran Sasso.
Il sentiero vero e proprio comincia appena dopo la Madonnina, in un ambiente ricoperto da fitti pini mughi. Fin qui la salita è leggera o quasi inesistente. Il percorso si snoda fra continui saliscendi seguendo il crinale tra la Valle dell’Orfento e quelle di Selvaromana e Tre Grotte.
Dopo aver attraversato la cima del Monte Cavallo, con un po’ di attenzione è possibile vedere la deviazione per la “Tavola dei Briganti”, poco prima della fontanella n.1. Qui su alcune rocce vi sono, in punti panoramici, le iscrizioni di briganti che imperversavano sui versanti della Maiella. In particolare su lastre calcaree risultano incise date, firme e croci. “Pasqualo Preta 1869”, è probabilmente la più famosa tra tutte.
L’ultimo tratto, quello che conduce al giallo bivacco Fusco è il più ripido ed impegnativo, con svolte che possono rivelarsi sdrucciolevoli. Una volta arrivati si può ammirare in tutta la sua bellezza l’Anfiteatro delle Murelle, dall’aspetto lunare, che soprattutto nei mesi estivi è popolato da folti gruppi di camosci. Con un po’ di attenzione è possibile anche osservare qualche fossile.
In generale l’escursione non presenta tratti troppo difficili ma la lunghezza e in parte l’altitudine fanno si che per completarla si debba avere un certo livello di allenamento.
Il video dell’escursione
Scheda tecnica
Distanza: 13,2 km ca a/r.
Dislivello positivo: 685 metri ca.
Altitudine minima: 1895 metri ca.
Altitudine massima: 2455 metri ca.
Tempo complessivo: 6h00 ca. a/r
Tipo di percorso: andata e ritorno
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