Arriva un momento della vacanza da me tanto
atteso, l’escursione nella cittadina di Sintra e al Cabo da Roca. Il viaggio dura 45 minuti. Dopo aver attraversato quartieri popolari e periferici di Lisbona, il paesaggio cambia rapidamente e la vegetazione aumenta. Prima
tappa della mattinata è il Castelo dos Mouros, costruito dai Mori probabilmente
nel XIX secolo d.C.. Quando i Musulmani retrocessero a sud, il castello perse
la sua importanza logistica e strategica e fu progressivamente abbandonato.
Sintra, Castelo dos Mouros |
rovine del castello sono oggi riconosciute come Patrimonio Mondiale
dell’Umanità dall’UNESCO, così come il Palacio de Pena, nostra seconda meta,
del quale visitiamo anche gli interni.
Sintra, Palacio de Pena |
espressioni dell’architettura Romantica Europea in Portogallo. Ferdinando II
trasformò le rovine di un antico monastero in un superbo castello colorato,
donandogli un’atmosfera tipicamente fiabesca.
Sintra, Palacio de Pena |
l’autobus 434. Pranziamo in un piccolo bar vicino alla stazione. Prendiamo ora
l’autobus numero 403, con il quale, attraversando piccoli paesi caratteristici,
raggiungiamo il punto più occidentale d’Europa, il Cabo da Roca. Da notare come gli autisti guidino con facilità
estrema in queste strade apparentemente pericolose. Il Cabo da Roca è
conosciuto anche per il forte vento.
Cabo da Roca |
la nebbia ostruisce parzialmente il nostro campo visivo. Ma le sensazioni sono
lo stesso stupende. È bello rimanere in silenzio è ascoltare il rumore delle
onde che si infrangono con potenza sulle rocce della scogliera.
Cabo da Roca |
per una breve visita al centro storico. Decidiamo di non entrare nel Palacio National perché ormai si è fatto tardi.
Sintra, centro storico |
Sintra, Palacio Nacional |
centro commerciale dell’Oriente. Dopo mangiato un’ultima passeggiata in questo quartiere che oltre ad
essere bello di giorno, merita ancor di più la sera con le sue mille luci. Ahimè, è l’ultimo giorno in terra lusitana. Avendo il volo per Roma Fiumicino alle 7,15 del giorno seguente non abbiamo prenotato la notte in una stanza d’hotel. Riprendiamo i nostri zaini dall’Hotel Excelsior (il personale si è rilevato molto cordiale) e raggiungiamo in taxi l’aeroporto. Si preannuncia una serata molto pesante visto che le uniche panchine che abbiamo trovato per accamparci sono davvero scomodissime.
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