Avevo spesso sentito parlare di questo luogo sulla Majella così nascosto e quasi inaccessibile e finalmente ci siamo organizzati per raggiungerlo.
A poco meno di un’ora in auto dalla città di Pescara, raggiungiamo il caratteristico paese di Caramanico per richiedere le autorizzazioni di entrata nella Riserva Naturale Statale della Valle dell’Orfento.
Caramanico Terme |
Sbrighiamo velocemente le formalità e ci dirigiamo nella frazione di Decontra, per lasciare il nostro mezzo poco fuori dal piccolissimo centro abitato. Continuiamo a piedi lungo una interminabile carrareccia, impossibile da percorrere con una semplice utilitaria.
Raggiungendo la Valle dell’Orfento |
Il sole è cocente e zone d’ombra nemmeno a pagarne. La prima parte del percorso è abbastanza monotona, ma il salire di quota ci permette di beneficiare di ampie vedute sul vallone di San Bartolomeo e sulla boscosa Valle dell’Orfento.
Valle dell’Orfento |
Un contadino ci supera a fatica su uno sghangherato motorino. Incontriamo anche due ragazzi in mountain bike che ci segnalano una fresca sorgente per rinfrescarci. Alla fine della sterrata due sono le possibilità di accesso: continuare per Pianagrande o seguire il cartello che indica sulla destra la grotta di S. Giovanni.
Valle dell’Orfento, giglio |
Valle dell’Orfento, farfalle in posizione osè |
Scegliamo la seconda opzione, la più impegnativa, la più esposta. Ci inoltriamo per una buona mezz’ora in una faggeta. Finalmente un po’ di ombra! Aggiriamo con difficoltà (soprattutto io che soffro di vertigini) uno spigolo di roccia direttamente su un profondissimo burrone. La vista sui boschi sottostanti è davvero sublime. Ed ecco arrivati finalmente all’eremo, che ospitò Pietro da Morrone, Celestino V, in vari periodi di penitenza e quasi ininterrottamente dal 1284 al 1293. L’accesso avviene attraverso scale e camminamento scavati nella parete, la cui larghezza in alcuni punti, è davvero esigua, non più di 50 cm, il tutto a qualche metro di altezza da terra. In prossimità dell’ingresso il visitatore è costretto a strisciare per terra per alcuni metri prima di entrare in due piccoli ambienti con numerose nicchie scavate nelle pareti e un altarino. Ciò che oggi vediamo è ciò che resta di un antico convento.
Valle dell’Orfento, eremo di S. Giovanni all’Orfento |
Nel riparo sottostante vi erano infatti una chiesetta, le cellette dei monaci a la foresteria per i pellegrini. Ho provato a salire ma per via delle vertigini ho preferito rinunciare. Torniamo a piedi dalla stessa via d’andata accompagnati da un lentissimo trattore.
Valle dell’Orfento, sulla via di ritorno |
Anonimo dice
dopo aver visto queste bellissime immagini ho deciso di visitare l'eremo: domani si parte!
Unknown dice
bell'articolo!! ci andrò anche io!!