Il freddo della giornata precedente ha iniziato a mietere le prime “vittime”: Dante e Mirko si sono alzati con un forte raffreddore. Durante la mattinata approfondiamo la visita della splendida cittadina. Entriamo nel piccolo Museo delle Torture. Sembra di essere nel set del film “Hostel”, girato proprio qui a Cesky Krumlov. Per un po’ ci lasciamo perdere tra gli stretti e caratteristici vicoli del centro cittadino.
Cesky Krumlov, castello |
Cesky Krumlov, Museo delle Torture |
Cesky Krumlov, torre del castello |
Cesky Krumlov, caratteristica abitazione |
Decidiamo di salire sulla torre del castello attraverso i suoi 160 scalini e ammiriamo il sottostante panorama fiabesco sulla città e sulla verde campagna circostante. Ci fermiamo ad osservare i tanti giovani che praticano rafting sulle ripide del fiume Moldova. Anche noi siamo tentati a partecipare l’orario della partenza si avvicina e preferiamo non rischiare.
Cesky Krumlov, veduta dalla torre |
Cesky Krumlov, fiume Moldova |
Pranziamo in pub deserto con un panino tanto fugace quanto disgustoso. Alle 13 prendiamo l’autobus con direzione Praga. Dal terminal dei pullman ci spostiamo al nostro hotel, che precedentemente abbiamo prenotato su internet, il “Residence Select”, a pochi passi dalla fermata della metropolitana I.P. Pavlova e circa 800 metri da Piazza Venceslao. Non ci siamo accorti di aver prenotato una family room con un letto matrimoniale e un letto più piccolo per bambini. Alla reception ci propongono di cambiare stanza ma i letti sono comunque confortevoli, la stanza è molto spaziosa, per cui decidiamo di adattarci. Una doccia rigenerante e ci rechiamo a piedi in centro. Scegliamo di cenare in Piazza Staromestska, più conosciuta con il nome di Torre dell’Orologio, per la presenza del celebre Orologio astronomico sulla torre del Municipio, capace di stupire i turisti da quattro secoli grazie alla processione dei dodici apostoli che escono ogni ora dai quadranti blu e oro.
Praga, orologio astronomico |
Attorno, pregevoli edifici di epoca barocca e gotica, tra i quali la Chiesa di Santa Maria di Tyn, secondo santuario cittadino dopo la Cattedrale di San Vito.
Praga, Chiesa di Santa Maria di Tyn |
Io prendo due panini con la salsiccia, gli altri decidono di provare il famoso prosciutto praghese. Una cosa ci fa riflettere: l’alto numero di barboni alla ricerca di qualcosa da mangiare tra i secchi per i rifiuti. Alle 23, incuriositi, io e Dante visitiamo il Museo delle Sex Machines. Poco tempo prima avevo visto un servizio che ne parlava su Mtv Loveline.
Praga, Vaclavske Namesti |
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