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Da Fonte Vetica al Monte Camicia

Agosto 1, 2011 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Da Fonte Vetica al Monte Camicia

Le previsioni meteo non sono il massimo ma ci mettiamo ugualmente in viaggio per raggiungere in auto il rifugio forestale di Fonte Vetica (1632 metri s.l.m.). Giunti a destinazione splende il sole ma minacciosi nuvoloni si addensano in lontananza. Decidiamo ugualmente di inerpicarci lungo il sentiero che risale il monte Tremoggia. Attraversiamo un boschetto di abeti. Nessuno oltre a noi, solamente il suono della natura. Siamo subito affaticati e siamo costretti a rifocillarci con un po’ di uva su una roccia, in un punto estremamente panoramico.

Fonte Vetica
Fonte Vetica
Salendo verso il Monte Tremoggia
Salendo verso il Monte Tremoggia
Gli zuccheri assimilati fanno subito effetto e, nonostante il percorso sia più ripido, procediamo spediti. Fanno la loro comparsa le prime nuvole basse della giornata.
Salendo verso il Monte Camicia
Salendo verso il Monte Camicia
Salendo verso il Monte Camicia
Fortunatamente, così come sono arrivate, se ne vanno altrettanto velocemente. Raggiunta la Sella di Fonte Fredda, proseguiamo verso ovest sino alla vetta del Tremoggia. Siamo ai 2331 metri s.l.m.. La vista spazia dal Gravone, un imbuto che scende verso Rigopiano, al Dente del Lupo.

Salendo verso il Monte Camicia
Salendo verso il Monte Camicia
Salendo verso il Monte Camicia, flora
Salendo verso il Monte Camicia, flora
Continuiamo sul sentiero in leggera salita, mentre le condizioni meteo sembrano peggiorare. Tra le nubi risaltano alcune giallissime margherite lungo il bordo del Vallone di Vradda.

"Balconi", parete nord
“Balconi”, parete nord
Abbandoniamo momentaneamente il percorso per affacciarci dalla parete nord. Siamo sui cosiddetti “balconi” e sembra di volare! Se non fosse stato per le nuvole, la vista sarebbe stata davvero unica: un muro verticale di 700 metri (sconsiglio a chi soffre di vertigini) su buona parte dell’Abruzzo Orientale! Prestare attenzione. Se non fosse stato per le nuvole, la vista sarebbe stata davvero unica: un muro verticale di 700 metri (sconsiglio a chi soffre di vertigini) su buona parte dell’Abruzzo Orientale! Prestare attenzione. Un ragazzo olandese chiede noi se possiamo scattargli alcune foto. Raggiunta la testata del Vallone di Vradda, il sentiero diventa ghiaioso e, contemporaneamente, scivoloso. Le nuvole si diradano parzialmente ed ammiriamo per poco tempo la valle sottostante.

"Balconi", parete nord
"Balconi", parete nord
“Balconi”, parete nord
Siamo a poche centinaia di metri dal raggiungere la vetta del Monte Camicia, segnalata con una croce in acciaio. Raggiungiamo la quota di 2564 metri dopo una bella e faticosa camminata di oltre tre ore.

Vetta del Monte Camicia, 2564 m
Vetta del Monte Camicia, 2564 m
La temperatura intanto è scesa mentre la nebbia è sempre più fitta. Consumiamo un veloce spuntino, non prima di aver firmato il diario delle visite inserito in un contenitore, a lato della croce. Scendiamo per la stessa via di andata. Il tempo è davvero peggiorato ed ha cominciato a piovere, pioggia che ci accompagna per tutta la via del ritorno.

Fonte Vetica, sulla via del ritorno
Fonte Vetica, sulla via del ritorno

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Manuel Santoro
🇮🇹 Le colline attorno a Tursi nel corso dei 🇮🇹 Le colline attorno a Tursi nel corso dei secoli hanno visto l’incontro di numerosi popoli e culture, a partire dall’invasione dei Saraceni, dei Bizantini, dei Normanni che contribuirono allo sviluppo della città come fecero poi Svevi ed Angioini. Tursi è divisa in diversi Rioni, ciascuno ben delimitato e con precise peculiarità. Il più antico e famoso di questi è il Rione Rabatana, di origine arabo-saraceno (Basilicata - Italia) 🏘

Over the centuries, the hills around Tursi have witnessed the encounter of numerous peoples and cultures, starting with the invasion of the Saracens, the Byzantines and the Normans, who contributed to the development of the city, as did the Swabians and Angevins. Tursi is divided into several districts, each one well defined and with precise peculiarities. The oldest and most famous of these is the Rione Rabatana, of Arab-Saracenic origin (Basilicata - Italy) 🏘

A lo largo de los siglos, las colinas que rodean Tursi han sido testigo del encuentro de numerosos pueblos y culturas, empezando por la invasión de los sarracenos, los bizantinos y los normandos, que contribuyeron al desarrollo de la ciudad, al igual que los suevos y los angevinos. Tursi está dividida en varios distritos, cada uno bien definido y con peculiaridades precisas. El más antiguo y famoso es el Rione Rabatana, de origen árabe-sarraceno (Basilicata - Italia) 🏘
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