Nell’autobus per Arequipa, la città ai piedi del volcan Misti, faccio conoscenza della persona seduta accanto al mio posto. È un peruviano di circa sessant’anni, trasportatore di ritorno da una clinica a Lima. Poco lontano da Trujillo, nel nord del Perù è stato assaltato da tre uomini mentre portava il camion durante la notte. L’hanno malmenato e torturato per cercare di fargli aprire la stiva del suo camion. È riuscito a scappare approfittando del passaggio di un altro camion, chiedendo aiuto a un ristorante a un chilometro di distanza. In un’agenzia di viaggio nel terminal degli autobus di Arequipa prenoto l’ostello, la Posada del Parque, a poca distanza dal centro, per 2 notti e il tour al Colca Canyon di due giorni e una notte in un ostello di Chivay. Raggiungo l’ostello in taxi. La camera è semplice, il bagno forse un po’ troppo vecchio. Pranzo in un locale, il Machis, a base di carne mista alla griglia e le immancabili patatine che già a stento sopporto. Mi sento particolarmente stanco. Nel pomeriggio visita del centro, veramente carino, con la cattedrale e la Plaza de Armas. È anche un’occasione per assistere a un evento religioso nel cuore della città, la processione del Senor de los Milagros. C’è anche l’occasione per una piccola sorpresa, mi viene a salutare Alejandro, l’arequipeño seduto accanto a me nel volo Amsterdam-Panama, che mi ha riconosciuto tra la folla.
Arequipa, preparativi per la processione del Senor de los Milagros |
Arequipa, processione del Senor de los Milagros |
Arequipa, Plaza de Armas |
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