Un tour che mi porterà al Salar de Uyuni e nella Reserva Nacional Eduardo Avaroa oltre a cambiare nazione ed entrare in Cile. È quello che mi aspetta nei successivi tre giorni di viaggio. Dopo aver fatto colazione in ostello alle 10,30 sono in ufficio migrazione dove gli addetti alla Bolivia mi appongono il timbro di uscita.
Conosco i miei compagni di gruppo per il tour, Krishna, un ragazzo indiano residente a Perth in Australia, Melinda e Adrian, una coppia australiana sposata di Melbourne e un’altra coppia, questa volta francese, Nathalie e Martins. Non tre olandesi come mi era stato detto dall’agenzia di viaggio. Altra novità della giornata è che viaggio con un’altra agenzia, “Sol de Manana”, diversa da quella dove avevo acquistato l’escursione, “Wara del Altiplano”. L’autista che ci accompagnerà durante il tour è Ramiro, un ragazzo ventitreenne boliviano. Partiamo verso le 11 e la prima sosta della giornata è rappresentata dal cimitero dei treni di Uyuni, distante un paio di chilometri dal centro cittadino.
Uyuni |
Uyuni, cimitero dei treni |
Raggiungiamo quindi il pueblo di Colchani alle porte del Salar, dove un uomo ci spiega in pochi minuti le fasi di lavorazione del sale nella zona, una delle attività principali. Ci addentriamo nel Salar de Uyuni. La luce è accecante e gli occhiali da sole sono indispensabili.
Poco distante dal villaggio, dopo aver ammirato i cumuli di sale pronti per la lavorazione, ci rechiamo in un piccolo hotel di sale dove avviene il nostro primo pranzo a dir la verità non proprio eccezionale.
Condita con cetrioli e pomodori, ci viene servita carne di lama arrostita, troppo secca e quindi dura. Dopo mangiato ci divertiamo a scattarci alcune foto in differenti prospettive nel Salar.
Colchani |
Salar de Uyuni |
Saliamo quindi sulla jeep per raggiungere l’Isla Incahuasi, conosciuta maggiormente con il nome di Isla del Pescado. Dopo aver pagato l’ingresso di 30 Bob è previsto un circuito a piedi di circa un’ora per ammirare da varie angolature questa tipica isola ricca di cactus e circondata da un’estesa distesa di sale. Il luogo è davvero particolare ma io sono abbastanza debilitato dal mal di pancia per godermi come si deve il panorama.
Ci mettiamo nuovamente in moto per giungere alla tappa finale della giornata, il nostro hotel di sale. Io devo dormire in una piccola camera doppia con Krishna. Doccia calda al costo di 6,40 Bob invece che 10, thè alle 18,30 e infine cena a base di zuppa di verdure e pollo. Abbiamo a disposizione solamente circa tre ore di elettricità durante la sera. Alle 21,30 siamo a letto, all’indomani ci aspetta una giornata molto ricca.
Salar de Uyuni |
Salar de Uyuni, Isla Incahuasi |
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