Alla partenza per l’escursione giornaliera ad Essaouira il gruppo è composto da quasi tutti spagnoli. Dopo un’attesa di circa mezz’ora in un bar nei pressi della Koutoubia, il pulmino è pronto a partire. Usciti dal caos di Marrakech la strada si presenta pressoché dritta, attraversando una pianura dalla vegetazione brulla.
Verso Essaouira |
Sulla sinistra, in lontananza, la catena montuosa dell’Atlante, le cui cime sono da poco innevate, sulla destra, nuvoloni minacciosi vanno addensandosi. Ci fermiamo per una prima sosta in un cafè alle porte di Sidi Mokhtar. Ai bordi delle strade enormi pozzanghere, testimonianza delle forti piogge della notte. Nei pressi di una piantagione di argan ci fermiamo per scattare alcune foto ad ingorde caprette intente a cibarsi dei semi di argan tra i rami di un albero.
Verso Essaouira. Capre intente a cibarsi di argan |
Proseguiamo il nostro viaggio tra improvvisi e violenti scrosci di pioggia. Nella Cooperativa Argan Beladi ci viene mostrato il procedimento attraverso il quale l’argan diviene olio per fini alimentari o cosmetici. Dopo due ore di viaggio siamo ormai giunti alle porte di Essaouira. Da un punto panoramico facciamo giusto in tempo di scattare alcune foto alla città prima che un ennesimo scroscio (sarà l’ultimo) ci costringe a rinchiuderci velocemente nel pulmino. L’autista ci lascia nei pressi del porto; abbiamo circa quattro ore per visitare in totale libertà la città. Quasi tutti i pescherecci, in legno, sono ormeggiati nel porto, probabilmente per le cattive condizioni dell’Oceano Atlantico. Quest’ultimo, in questo periodo dell’anno fa quasi paura: per effetto delle correnti assume una particolare colorazione rossastra. Alcuni pescatori sono intenti a pulire il pesce sulla banchina, magari sono usciti in mare in mattinata quando il tempo era più clemente.
Essaouira, porto |
Pagando 10 dirham entriamo nella Skala du Port, il bastione portoghese dominato da due imponenti torri e affiancato da quattro torrette e affacciato sui moli. La vista spazia dal porto all’Isola di Mogador con l’antica prigione, dalla frastagliata costa ad una panoramica sulla città vecchia. Peccato che a rovinare tutto ci pensa un intenso odore acre marino. L’area è invasa da gabbiani.
Essaouira, Skala du Port |
Essaouira, Isola di Mogador |
Improvvisamente un numerosissimo stormo si alza dall’Isola di Mogador spostandosi verso il porto. Continuiamo la nostra visita al porto e scattiamo qualche foto da una suggestiva finestra ovale tra le mura con vista sulla città.
Essaouira, vista dalla Skala du Port |
Ci spostiamo a piedi verso il centro attraversando Place Moulay Hassan, affollata da numerosi cafè e ristoranti e dominata dalla torre con l’orologio. Entrando nella Medina si respira un’atmosfera totalmente diversa rispetto a Marrakech: è piacevole camminare in tranquillità senza che nessuna persona attiri fastidiosamente la tua attenzione per invitarti nella propria attività. Passeggiamo lentamente alla ricerca di un localino dove pranzare.
Essaouira, place Moulay Hassan |
Essaouira, Medina |
In un’ampio cortile scegliamo il restaurant Safran. Io opto per kefta con patatine, Giulia per un tajine kefta e devo dire che entrambi si sono rivelati davvero ottimi. Pranziamo in compagnia di affamati gattini intenti nell’elemosinare qualche boccone da gentili turisti. Torniamo nella Medina per visitare il souq, diviso in quattro settori riservati al mercato del pesce, delle spezie, delle granaglie e in ultimo quello dei gioielli. Non lontano, una rampa consente di salire alla Skala de la Kasba, una piattaforma merlata con una seria di cannoni spagnoli dalla quale si ha una bellissima vista sull’Oceano e le Isole Purpuraires. Manca ancora un’ora e la trascorriamo attraversando caratteristici vicoli e visitando piccole botteghe.
Essaouira, kefta con patatine |
Essaouira, Skala de la Kasba |
Mentre attendiamo il ritorno del pulmino nei pressi del porto ci avvicina un uomo cercando di venderci i suoi dolci tenuti scrupolosamente su un vassoio. Con nostra grande sorpresa ne rompe uno al cioccolato mostrandoci all’interno dell’hashish. Ci indica inoltre in un biscotto secco dicendo che all’interno vi è marijuana. Che inventiva per spacciare! Decliniamo e ce ne andiamo. Tra lo onde dell’Oceano e sospinto dal vento un ragazzo sta praticando kite-surf. Sembra di essere su una distesa di fango.
Essaouira, kite-surf sull’oceano |
Sulla strada del ritorno uno stop inatteso. Ad un posto di blocco il pulmino viene fermato e l’autista per qualche motivo multato. Giunti a Marrakech ceniamo in piazza, nel chiosco numero 22 con un piatto di spiedini misti.
Unknown dice
Prezzo della escursione giornaliera da marrakech?
Manuel Santoro dice
Escursione fatta ormai quattro anni fa. Il costo era di circa 15/20 euro. Se posso darti un consiglio però…vai senza escursione organizzata. Non cambia molto e risparmi qualcosa. Manuel