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Un primo maggio tra Sant΄Eufemia a Majella e Salle

Maggio 1, 2013 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Una gita fuori porta in compagnia di amici. Ci svegliamo con tutta tranquillità e alle 11 siamo in viaggio direzione Sant’Eufemia a Majella, all’interno del Parco Nazionale della Majella. Per raggiungerla da Montesilvano basterebbero solamente quaranta minuti di macchina, se non fosse che Luca sia riuscito nell’intento di saltare l’ingresso all’autostrada A24 e proseguire sino a Francavilla al Mare. Fortunatamente Simone e Nicola sono partiti ben prima di noi e sono riusciti ad occupare un tavolino all’ombra di alcune querce secolari, per un costo di 10 euro, all’interno del Parco Attrezzato “Il Boschetto”. Sono molti i gruppi di persone che come noi hanno deciso di trascorrere una giornata all’insegna della natura e del divertimento e se non fosse stato per loro avremmo trovato già tutto pieno. Il tempo trascorre piacevolmente, tra giochi, chiacchiere e soprattutto buon cibo. Non potevano assolutamente mancare i tradizionali arrosticini abruzzesi.

Arrosticini
Arrosticini
Sono le 17 quando decidiamo di andarcene, non prima di aver pulito tutto a differenza di alcune persone incivili che nonostante la matura età hanno lasciato sacchi di spazzatura qua e là. Il cielo intanto si va progressivamente annuvolando. Riprendiamo le nostre auto parcheggiate nei pressi del Giardino Botanico “Daniela Brescia” per visitare il poco distante paese di Salle. Superiamo l’abitato di Caramanico e proseguiamo in direzione Pescara per circa 5 km sino al bivio San Tommaso – Salle. Proprio a San Tommaso, abbiamo la possibilità di ammirare, ma solo di sfuggita, la duecentesca Chiesa di San Tommaso Beckett. Poche centinaia di metri dopo decidiamo per una breve sosta su quello che è il ponte più alto dell’Italia centrale con ben 90 metri di altezza. Costruito alla fine degli anni cinquanta congiunge i due versanti di uno spettacolare canyon sul fiume Orta. A fronte delle numerose tragedie avvenute, negli ultimi anni si è provveduto ad installare delle alte barriere metalliche, che ostacolano la splendida vista.

Salle Nuova, veduta dal ponte. Valle del fiume Orta
Salle Nuova, veduta dal ponte. Valle del fiume Orta
Siamo ormai alle porte dell’abitato di Salle Nuova. Seguiamo le indicazioni per il centro e parcheggiamo nei pressi di un piccolo parco giochi. Ci incamminiamo verso la piazza principale affollata da famiglie e bambini. Tutti sono quasi sorpresi di vederci; di turisti da queste parti non se ne vedono tanti. poichè preferiscono visitare la vicina Caramanico Terme. Scherzosamente un gruppo di persone ci invita ad andare ad osservare alcune piantine da loro appena coltivate in un’aiuola. Scattiamo alcune foto alla Chiesa di San Salvatore, posta a un’estremità della piazza.

Salle Nuova, chiesa di San Salvatore
Salle Nuova, chiesa di San Salvatore
Un’anziana donna ci accompagna all’interno del Municipio, sul lato opposto della chiesa per mostrarci una lapide fascista inneggiante a Mussolini, fautore della ricostruzione del paese, danneggiato più volte dai terremoti, in particolare da una scossa che nel 1930 colpì la fascia adriatica. Proprio questa lapide è stata in questi giorni motivo di discordia scatenando le reazioni negative dell’ANPI, l’associazione dei partigiani, contraria all’esposizione al pubblico.

Salle Nuova, Municipio
Salle Nuova, Municipio
Salle Nuova, Municipio, lapide a Mussolini
Salle Nuova, Municipio, lapide a Mussolini
Salutiamo la donna e riprendiamo le nostre auto per dirigerci in salita, percorrendo una stretta strada immersa nella natura, verso il vecchio abitato, abbandonato in seguito al già citato terremoto del 1930. Vecchie abitazioni sono semi-nascoste all’interno della folta vegetazione. L’attrazione principale è sicuramente il castello, con pianta quadrangolare e irregolare, restaurato all’inizio degli anni settanta. Circondato da un giardino con cipressi e ulivi, presenta all’entrata, una fontana risalente ai primi anni del Cinquecento.

Salle Vecchia, un peloso esemplare
Salle Vecchia, un peloso esemplare
Salle Vecchia
Salle Vecchia
Salle Vecchia, castello
Salle Vecchia, castello
Salle Vecchia, fontana all'ingresso del castello
Salle Vecchia, fontana all’ingresso del castello
Un viale ombroso conduce ad un piazzale con un piccolo chiosco adibito a bar e biglietteria. Il castello ospita al suo interno il Museo Civico, 3 euro il costo del biglietto per visitarlo. Solamente Dante opta per entrarvi. Noi al contrario ci rilassiamo su alcune panchine con splendida vista sulla Valle dell’Orta e sull’abitato di Salle Nuova.
Salle Vecchia, ingresso al castello
Salle Vecchia, ingresso al castello
Salle Vecchia, castello, interno
Salle Vecchia, castello, interno
Salle Nuova, veduta dal castello
Salle Nuova, veduta dal castello
Sono ormai le 19. Avevamo pensato ad una sosta al paese di San Valentino in Abruzzo Citeriore, ma si è fatto troppo tardi e preferiamo tornare a casa. 

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🇮🇹 Le colline attorno a Tursi nel corso dei 🇮🇹 Le colline attorno a Tursi nel corso dei secoli hanno visto l’incontro di numerosi popoli e culture, a partire dall’invasione dei Saraceni, dei Bizantini, dei Normanni che contribuirono allo sviluppo della città come fecero poi Svevi ed Angioini. Tursi è divisa in diversi Rioni, ciascuno ben delimitato e con precise peculiarità. Il più antico e famoso di questi è il Rione Rabatana, di origine arabo-saraceno (Basilicata - Italia) 🏘

Over the centuries, the hills around Tursi have witnessed the encounter of numerous peoples and cultures, starting with the invasion of the Saracens, the Byzantines and the Normans, who contributed to the development of the city, as did the Swabians and Angevins. Tursi is divided into several districts, each one well defined and with precise peculiarities. The oldest and most famous of these is the Rione Rabatana, of Arab-Saracenic origin (Basilicata - Italy) 🏘

A lo largo de los siglos, las colinas que rodean Tursi han sido testigo del encuentro de numerosos pueblos y culturas, empezando por la invasión de los sarracenos, los bizantinos y los normandos, que contribuyeron al desarrollo de la ciudad, al igual que los suevos y los angevinos. Tursi está dividida en varios distritos, cada uno bien definido y con peculiaridades precisas. El más antiguo y famoso es el Rione Rabatana, de origen árabe-sarraceno (Basilicata - Italia) 🏘
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