Dopo aver provato le famose “sise delle monache” a Guardiagrele proseguiamo la nostra gita fuori porta nonostante il tempo minacci a breve della pioggia. Il borgo di Pennapiedimonte, abbarbicato alle pendici della Majella, dista solamente poche decine di minuti in auto. Parcheggiamo nei pressi di Piazza Umberto I, lì dove sorge la chiesa dei santi Silvestro e Rocco, risalente agli inizi del 1700. In silenzio entriamo e contempliamo gli interni in stile barocco.
Pennapiedimonte, chiesa dei Santi Silvestro e Rocco |
In paese non si vede quasi nessuno. Una donna dà da mangiare ai diversi gatti presenti in paese. Un’anziana donna sull’uscio della sua porta di casa ci invita a visitare qualcosa oltre la chiesa ma con il suo dialetto troppo stretto non riusciamo a capire praticamente niente. Nei borghi montani ci sono ancora persone indissolubilmente legate al proprio dialetto.
Pennapiedimonte e i gatti |
Visitiamo il paese lasciandoci perdere negli stretti vicoli. Saliamo fin su al belvedere per farci un’idea della vallata sottostante. A qualche chilometri da noi intanto infuria un temporale.
Pennapiedimonte, scorci caratteristici |
Pennapiedimonte, vista dal belvedere |
Non perdiamo tempo, torniamo in macchina e ci rechiamo al poco distante Balzolo, la zona più alta del borgo. Da qui la vista sul profondo solco della valle dell’Avello, un suggestivo canyon ricoperto da rigogliosa vegetazione, è impressionante.
Pennapiedimonte, Balzolo. Valle dell’Avello |
Ci inerpichiamo attraverso un breve sentiero fin sulla roccia della Dea Maja, una particolare conformazione rocciosa che vista dal basso assume le sembianze di una donna a testa bassa che porta qualcosa tra le braccia. Le leggende vogliono accostarla alla Dea Maja che, in questa zona, perse il figlio Mercurio.
Pennapiedimonte, Balzolo. Roccia della dea Maja |
Dal Balzolo partono diversi itienerari suggestivi e poco conosciuti in questa parte di Majella. Noi ci accontentiamo di percorrere la prima parte del Trekking del Linaro, un percorso ben più lungo che conduce alla Madonna delle Sorgenti, promettendo di tornarci quando il meteo sarà più clemente. Oltrepassiamo una breve galleria, costeggiando a destra alte pareti rocciose e ammirando sulla sinistra la splendida veduta panoramica della valle.
Pennapiedimonte, passeggiata al Balzolo |
Cominciano a cadere le prime gocce di pioggia. Torniamo indietro e ci andiamo a rifocillare nel bar del piazzale di partenza. Un signore del posto, esperto della zona, ci racconta delle sue intenzioni di scrivere un libro sulla storia delle tantissime grotte pastorali presenti nella valle e ci invita a ritornare prossimamente. Facciamo giusto in tempo a rientrare in auto che comincia a grandinare, una grandinata fitta e sottile in grado di imbiancare la strada in pochissimi minuti.
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