Oggi è la prima giornata libera dall’inizio del trekking. E’ bastata solamente una notte di riposo per metterci alle spalle le fatiche dei giorni scorsi e così, dopo una fugace colazione all’interno del nostro hotel, possiamo andare alla scoperta di Lo Manthang, capitale dell'”ultimo regno proibito”. La parte antica della città è ancora oggi circondata da alte mura intonacate ed è presidiata da ben 14 torri rimaste intatte nel corso dei secoli. Solamente a partire dagli anni 80′ del XX secolo, quando il raja ha cominciato a vendere gran parte dei terreni al di fuori delle mura, Lo Manthang ha iniziato ad espandersi con la costruzione di case, stalle ed alloggi per turisti. Una volta entrati all’interno della cinta muraria paghiamo il biglietto d’ingresso, 10 dollari, per visitare i quattro principali monasteri buddhisti della capitale. Un monaco ci accompagna al colorato complesso monastico posto all’estremità nord-est della città nei pressi dell’ufficio turistico. Nel gompa di Chöde sono esposte preziose statue di Buddha realizzate in ottone e rame insieme a piccoli bronzi cesellati ma quello che colpisce di più è sicuramente il ritratto spaventoso della divinità Mahakala.
Lo Manthang, gompa di Chöde |
Lo Manthang, gompa di Choprang |
Lo Manthang, Shree Mahakuruna Sakyapa School |
Lo Manthang, incontri |
Lo Manthang, Jampa Lakhang |
Lo Manthang, vista dal Jampa Lakhang |
Lo Manthang, gompa di Tupchen |
Lo Manthang, Palazzo Reale |
Lo Manthang, Palazzo Reale. Incontro con il principe |
Lo Manthang |
Lo Manthang, scene di vita quotidina |
Lo Manthang, chorten |
Lo Manthang, vista sulle montagne circostanti |
Lo Manthang, Community Center. Biblioteca |
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