In passato l’antico Mustang è rimasto un sogno irrealizzabile per la maggior parte di trekkers e esploratori. Le complesse vicende politiche e l’inaccessibilità dei luoghi hanno contribuito nel tempo a proteggere il regno, uno degli ultimi baluardi della cultura tradizionale tibetana, dal turismo di massa. I costi elevati dei permessi e le particolari restrizioni oggi in vigore hanno fatto si che siano ancora pochi i turisti a visitare questa terra arida e desolata ma di una bellezza incontaminata.
Quando andare
La stagione del trekking va da marzo ai primi giorni di novembre. Negli altri mesi dell’anno le gelide temperature e la neve copiosa fanno si che quasi tutti gli abitanti del Mustang si trasferiscano in località più calde del Nepal.
Con chi andare
Ho effettuato il trekking con una compagnia con sede a Kathmandu: Adventure White Mountain. Personalmente mi sono trovato molto bene e Dipak, guida e titolare, si è dimostrato professionale oltre che un buon compagno di viaggio.
PS. nel caso in cui steste pensando di organizzare un trek con questa compagnia fate il mio nome (Manuel Santoro), avrete assicurato un ottimo prezzo, oltre ad un occhio di riguardo 😉.
Permessi
La nota dolente del trekking. Essendo il Mustang un’area ad accesso limitato è consentito l’ingresso con guida e in gruppo (minimo in due) solamente pagando un permesso valido per dieci giorni dal costo di 500 US$ per persona. Per ogni altro giorno supplementare è necessario pagare altri 50 US$. E’ possibile inoltre spostare la data di ingresso di tre giorni a causa dei frequenti ritardi dei voli diretti a Jomsom. A Jomsom e Kagbeni la guida provvederà a registrarvi presso l’ufficio di polizia e presso l’ufficio ACAP. La stessa cosa avverrà al ritorno.
Sistemazioni
Per partecipare a un trekking in Upper Mustang è necessario avere un po’ di spirito di adattamento. Se a Kagbeni riuscirete a trovare una sistemazione con bagno in camera, questo non sarà così nelle successive tappe e le strutture diventeranno via via sempre più basiche. Ogni camera è dotata di coperte ma è consigliabile avere con sè un proprio sacco a pelo. Può capitare di dover uscire dalla struttura per andare in bagno, quasi sempre dotati di vasi “alla turca” e un piccolo rubinetto per sciacquarsi. L’acqua calda è presente in rarissimi casi (potete chiedere ai proprietari delle strutture di bollire dell’acqua) e le docce a volte sono utilizzabili solamente pagando un piccolo supplemento.
Chele, Mira Coffee Shop |
Shyangmochen, Hotel Nigiri Green |
Lo Manthang, Hotel Mystique Himalayan. Tipico bagno |
Cibo
In generale gli hotel offrono un menu molto simile tra loro con la maggior parte dei piatti vegetariani e legati alla tradizione culinaria nepalese. Ovunque troverete daal bhaat, una zuppa di lenticchie con riso e verdure al curry, e chow mein, spaghetti accompagnati da verdure miste e uova. A causa della difficile reperibilità nell’area è meglio evitare piatti con carne, quasi sempre non fresca. Onnipresenti inoltre patate e uova. A Kagbeni inoltre concedetevi una deliziosa torta di mele.
Samar, Hotel Annapurna. Chow mein |
Kagbeni, Yak’s Donalds. Apple crumble |
Comunicazioni
A meno che non abbiate con voi una scheda nepalese che non sia Ncell (la compagnia è ottima ed economica ma in Mustang, oltrepassata Jomsom, non dà segni di vita) è molto difficile riuscire ad effettuare chiamate se non a cifre molto elevate. Scordatevi la possibilità di trovare la connessione internet. Solamente a Lo Manthang è presente un Community Center con un paio di postazioni ma il segnale è quasi sempre assente.
Elettricità
Altra nota dolente. Le interruzioni di energia elettrica, spesso programmate, sono una realtà quotidiana in Nepal. Armatevi di pazienza per ricaricare i vostri apparecchi elettrici. Spesso in camera è presente una sola presa da condividere con gli altri occupanti. A volte le prese sono disponibili solamente nelle aree comuni e in rari casi è necessario pagare un piccolo supplemento per poterne usufruire.
Mezzi
Per qualsiasi necessità durante il percorso esiste la possibilità di noleggiare un cavallo o una jeep con conducente direttamente nei villaggi. Le jeep sono molto costose e sarebbe preferibile trovare qualche compagno di viaggio per condividere le spese. Vi sono anche minibus 4×4 più economici ma dagli orari incostanti.
In jeep da Lo Manthang a Chele |
Indispensabili nello zaino
Occhiali da sole e cappello: tutto il trekking, salvo rare eccezioni, si svolge lungo un percorso arido e senza l’ombra di un albero.
Foulard: dal primo pomeriggio il vento è una costante nel Mustang. Le raffiche alzano vortici di sabbia che rapidamente investono tutto quello che trovano. Un foulard è indispensabile per proteggersi dalla polvere.
Tappe
Altre idee per un trekking in Nepal:
Anonimo dice
ciao
siamo un gruppo di 8 persone e vorremmo fare un trekking in upper mustang
a chi possiamo rivolgerci?
Grazie Giovanni