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Da Fez a Chefchaouen, la città blu del Marocco

Giugno 9, 2015 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Chefchaouen

Dopo il mio primo viaggio in Marocco mi sono sempre ripromesso di tornare in terra maghrebina per visitare la città blu di Chefchaouen. Antonio e Riccardo non avevano in mente di raggiungere questa pittoresca cittadina abbarbicata tra i monti del Rif ma hanno ugualmente voluto assecondare la mia volontà cambiando i loro programmi. Avevamo pensato di noleggiare un auto ma poi abbiamo optato per uno dei numerosi autobus che collegano Fes a Chefchaouen. Il consiglio è quello di comprare i biglietti un giorno prima per non rischiare di trovare il mezzo al completo, ipotesi più che concreta. Noi ci siamo affidati all’economica Abdou Voyages, 50 dirham il costo per quattro ore di viaggio. Vi racconto com’è andata.

Da Place R’cif raggiungiamo in petit taxi la Gare Routiere, il principale terminal degli autobus della città, non lontano da Borj Nord. Sediamo nei primi posti del mezzo che in pochi minuti si va riempiendo. Alcuni passeggeri cominciano a discutere sulla disposizione dei posti a sedere ed è necessario l’intervento dell’autista per placare gli animi. Lasciamo Fes quando sono trascorsi pochi minuti alle otto del mattino. Il sole dei giorni scorsi ha lasciato spazio ad una giornata grigia e uggiosa.

Da Fes a Chefchaouen, viaggio in autobus
Da Fes a Chefchaouen, viaggio in autobus
Da Fes a Chefchaouen, viaggio in autobus
Da Fes a Chefchaouen, viaggio in autobus

Usciti dal centro abitato il paesaggio attraversato è simile a quello delle campagne del sud Italia con ulivi, agrumeti e ampie coltivazioni di ceci. Lasciamo alla nostra destra il lago artificiale Barrage Sidi Chahed e continuiamo superando pascoli e brulle campagne punteggiate qua e là da greggi di pecore. Palme nane compaiono a bordo strada. Giunti a metà del percorso sostiamo qualche minuto a Jorf El Melha per acquistare uno spuntino in uno dei chioschetti all’interno del terminal. Ripresa la marcia cominciamo progressivamente a salire di quota. Oltrepassiamo villaggi rurali e la città di Ouezzane.

Da Fes a Chefchaouen, viaggio in autobus
Da Fes a Chefchaouen, viaggio in autobus
Da Fes a Chefchaouen, viaggio in autobus
Da Fes a Chefchaouen, viaggio in autobus

A Dardara, pochi chilometri prima di arrivare a Chefchaouen, ci dicono che dobbiamo scendere dall’autobus. Un taxi ci sta aspettando per accompagnarci nella città blu. Siamo in sette all’interno di una Mercedes anni ottanta a cinque posti. Oltre a noi tre cinesi, due ragazze e un ragazzo. Coincidenza vuole che alloggiamo tutti nello stesso hotel, Casa Annasr, proprio di fronte al terminal degli autobus. La città blu appare dinanzi a noi, abbarbicata sotto le montagne del Rif. Vista da lontano siamo tutti delusi, solo alcune sporadiche abitazioni sono dipinte di blu. Eppure tutti quelli che conosco che hanno visitato Chefchaouen me ne hanno parlato entusiasti. Lasciamo le nostre valigie in hotel evitando i soliti fastidiosi procacciatori d’affari in cerca di turisti per offrire una visita guidata della città o di una delle tante piantagioni di cannabis sparse tra i monti. Le aspre montagne del Rif sono famose in tutto il mondo per la produzione di Kif. Non è un gioco di parole ma una droga leggera a base di cannabis che cresce rigogliosa in questa parte di Marocco. Si stima che qui si produca circa il 40% del quantitativo mondiale di hashish e oltre l’80% della cannabis fumata in Europa. Casa Annasr dista qualche chilometro dal centro di cittadino. Alla fine cediamo e per evitare di fare una lunga camminata in salita decidiamo di farci accompagnare alla porte della medina da uno dei procacciatori d’affari con il suo pulmino. Entriamo nella parte vecchia della città da Bab Souk e capiamo subito il motivo per il quale Chefchaouen sia considerata un paradiso dai fotografi: ogni vicolo offre uno scorcio da immortalare, ogni singolo elemento risalta sullo splendido sfondo azzurro delle abitazioni. Tutte le nostre perplessità svaniscono come d’incanto. Vista da lontano la città non rende minimamente merito rispetto a quello che un turista può trovarsi di fronte al suo interno. Prima di inoltrarci tra le intricate viuzze della medina decidiamo di trovare un ristorante dove pranzare. Ci accontentiamo di un tajine di pollo con verdure.

Chefchaouen, Bab Souk
Chefchaouen, Bab Souk
Chefchaouen, medina
Chefchaouen, medina
Chefchaouen
Chefchaouen, medina
Chefchaouen, tajine di pollo con verdure
Chefchaouen, tajine di pollo con verdure

Durante la visita della città non seguiamo un itinerario ben preciso, l’ideale è scoprire Chefchaouen senza meta, magari avendo come riferimento le piazze principali come Plaza Hauta, Plaza El Makhzen o la grande Plaza Outa El Hammam. È evidente che il nome “plaza” sia un vocabolo spagnolo. Questo perchè nel XVI secolo la città ospitò rifugiati e musulmani in fuga dalla Spagna divenendo per anni un centro autonomo e anticristiano. Anche l’architettura rispecchia un forte carattere andaluso frutto della storia della città con case imbiancate a calce, piccoli cortili e tetti piastrellati. Furono gli ebrei, obbligati a trasferirsi nella medina intorno al 1760 dal sultano Mohammed Ben Abdallah, a voler aggiungere il blu pastello sulle abitazioni. Plaza Outa el Hammam è il fulcro di Chefchaouen con ristoranti turistici, negozi di souvenir oltre alla Grande Moschea e all’accesso alla kasbah, un complesso con giardini ombreggiati e alcuni resti di antiche strutture.

Chefchaouen
Chefchaouen
Chefchaouen
Chefchaouen, medina
Chefchaouen, Grande Moschea
Chefchaouen, Grande Moschea
Chefchaouen, Plaza Outa el Hammam
Chefchaouen, Plaza Outa el Hammam
Chefchaouen, Plaza Outa el Hammam

Plaza El Makhzen è invece la “piazza del governo” in epoca coloniale. Caratterizzata da un’antica fontana e da alcune bancarelle è la sede dell’Ensemble Artisanal, il luogo in cui è possibile osservare alcuni artigiani lavorare i prodotti tipici della città nelle loro botteghe. Come in tutte le principali città del Marocco anche qui solitari gatti vagano in totale libertà. Attraversiamo affollati mercatini, isolate stradine pedonali adornate da fiori colorati, vie turistiche ricche di negozietti. Il tempo sembra fermarsi e mentre noi vaghiamo senza un obiettivo preciso ci fermiamo in continuazione, ogni scorcio è tale da essere immortalato e fotografato.

Chefchaouen
Chefchaouen
Chefchaouen
Chefchaouen
Chefchaouen
Chefchaouen
Chefchaouen, medina

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📍 Ameln Valley 🇲🇦

Partendo da Tafraout è possibile visitare numerosi villaggi incastonati nella Ameln Valley. Tagdicht è il più elevato ed anche il più difficile da raggiungere. Vi è una sola strada, stretta, tortuosa, che si inerpica tra le montagne senza alcuna protezione (Souss Massa | Marocco) 🏘

Starting from Tafraout, it is possible to visit numerous villages nestled in the Ameln Valley. Tagdicht is the highest and also the most difficult to reach. There is only one road, narrow, winding, that climbs through the mountains without any protection (Souss Massa | Morocco) 🏘

Partiendo de Tafraout, es posible visitar numerosos pueblos enclavados en el valle del Ameln. Tagdicht es el más alto y también el más difícil de alcanzar. Sólo hay una carretera, estrecha y sinuosa, que sube por las montañas sin ninguna protección (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦 Delle Gole 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦

Delle Gole di Aït Mansour tutti me ne avevano parlato bene ma i suoi paesaggi sono andati oltre le aspettative. Ho apprezzato il fatto che quest'oasi sia poco turistica e forse anche più bella di altre zone del Marocco, molto più conosciute. Qui ho trascorso un'intera giornata ma spero di ritornarci un giorno, c'è tanto altro ancora da vedere (Souss Massa | Marocco) 🌴

Everyone had told me good things about the Aït Mansour Gorges, but its landscapes went beyond expectations. I appreciated the fact that this oasis is not very touristy and perhaps even more beautiful than other, much better known areas of Morocco. I spent a whole day here but I hope to return one day, there is so much more to see (Souss Massa | Morocco) 🌴

Much gente me había hablado bien de las gargantas de Aït Mansour, pero sus paisajes superaron las expectativas. Aprecié el hecho de que este oasis no sea muy turístico y quizás incluso más bello que otras zonas mucho más conocidas de Marruecos. Pasé aquí un día entero, pero espero volver algún día, hay mucho más que ver (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦 Il tratto 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦

Il tratto di strada all'interno delle gole di Aït Mansour è stato probabilmente il più bello di tutto il viaggio On the road in Marocco: un rigoglioso palmeto da attraversare, antichi villaggi di terra in rovina e una sosta, a sorpresa, in un basico café dove l'ospitale Omar ci ha accolti per servirci il suo piatto forte, una omelette berbera (Souss Massa | Marocco) 🌴

The stretch of road inside the Aït Mansour gorges was probably the most beautiful of the entire Moroccan On the Road trip: a lush palm grove to cross, ancient ruined earthen villages and a surprise stop at a basic café where the hospitable Omar welcomed us to serve his signature dish, a Berber omelette (Souss Massa | Morocco) 🌴

El tramo de carretera dentro de las gargantas de Aït Mansour fue probablemente el más bonito de todo el viaje marroquí On the Road: un frondoso palmeral que atravesar, antiguos pueblos de tierra en ruinas y una parada sorpresa en un café básico donde el hospitalario Omar nos recibió para servirnos su plato estrella, una tortilla bereber (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Kasbah di Efrl 🇲🇦 Non lontano da Tizou 📍 Kasbah di Efrl 🇲🇦

Non lontano da Tizourgane, lungo la strada che porta ad Aït Baha vi sono i resti di un'antica Kasbah. Poche sono le informazioni a riguardo sul web. Una pagina in tedesco la chiama Tioulit, un antiquario nelle vicinanze ne parla come Efrl. Oggi è un luogo senza tempo dove perdersi tra le antiche strutture oggi in rovina (Souss Massa | Marocco) 🏚

Not far from Tizourgane, along the road to Aït Baha, are the remains of an ancient kasbah. There is little information about it on the web. One page in German calls it Tioulit, a nearby antique dealer speaks of it as Efrl. Today it is a timeless place to get lost among the ancient structures now in ruins (Souss Massa | Morocco) 🏚

No lejos de Tizourgane, en la carretera hacía Aït Baha, se encuentran los restos de una antigua kasbah. Hay poca información al respecto en la web. Una página en alemán lo llama Tioulit, un anticuario cercano habla de éste como Efrl. Hoy es un lugar atemporal para perderse entre las antiguas estructuras ahora en ruinas (Souss Massa | Marruecos) 🏚

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