
Qualche anno fa provai a partecipare al Mongolia Charity Rally, un rally benefico non competitivo con partenza dall’Italia e arrivo in Mongolia, ma la mancanza di sponsor mi portò a rinunciare a questo progetto. Qualche mese fa è invece arrivata, alquanto inaspettata, la proposta di accompagnare, da parte di Viaggigiovani.it, un gruppo di turisti italiani proprio nel Paese su cui tanto avevo fantasticato inutilmente. Nel giro di poco tempo mi sono così ritrovato ad attraversare la Mongolia in lungo in largo per un totale di quasi 3000 km. Siamo partiti dalla capitale, Ulan Bator, ed abbiamo raggiunto a sud il deserto del Gobi per poi cominciare una lenta risalita che ha toccato tra gli altri l’antica capitale fondata da Gengis Khan, Karakorum, e l’Hustai National Park.
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Tipica strada mongola al di fuori dei centri abitati |
2 – Circa il 30% della popolazione totale è nomade o seminomade ed è dedita all’allevamento.
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Famiglia nomade lungo la strada per Tsetserleg |
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Erdene Ukhaa Ger Camp, nei pressi di Baga Gazryn Chuluu |
6 – Se capita di urtare accidentalmente una persona con un piede è buona norma stringergli successivamente la mano. In caso contrario si perderebbe l’amicizia.
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Cibo tipico ricevuto all’interno di una gher |
11 – Lungo le strade della Mongolia capita spesso di incontrare cumuli di pietre più o meno grandi. Gli ovoo sono pile votive poste lungo i crocevia, sulle alture e sui passi montani. Legati al culto sciamanico, si ritiene che gli Ovoo riuniscano gli Spiriti della natura. I nomadi locali si fermano qui per invocare queste presenze lasciando offerte quali denaro, caramelle, sigarette, ossa di animali, sciarpe cerimoniali (khadag) ed altro. L’usanza vuole che dopo questa offerta i fedeli compiano, attorno all’Ovoo, tre giri completi in senso orario. Può capitare che si incontrino questi cumuli durante la guida e non si abbia tempo per fermarsi, in questo caso i guidatori passano alla loro sinistra suonando il clacson.
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Ovoo |
12 – Nonostante la guida sia a destra come in Italia, la maggior parte delle vetture presenta un volante sulla destra data la preferenza per automobili d’importazione provenienti da Giappone o Singapore. I sorpassi possono diventare un rischio a causa della poca visibilità.
15 – Un terzo della popolazione del Paese vive nella capitale, oltre tre milioni sono gli abitanti della Mongolia. Volete sapere quante pecore e capre ci sono? Più di 55 milioni!
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Gregge nella steppa mongola |
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Cavalli takhi nell’Hustai National Park |
Bravo! Aggiungo x i fratelli vegani di premunirsi di rassegnazione… in Mongolia si sopravvive col cibo, la carne si mangia a colazione, pranzo e cena e dunque chi non la mangia si deve accontentare di cavolo cappuccio, patate, riso e cetrioli (come piovessero); le proteine sono inesistenti, dunque se potete fate scorta di piselli e fagioli in scatola da portarvi appresso!
Ottima precisazione, lo scriverò anche in uno dei prossimi articoli
Mai mi era passato per la testa di andare in Mongolia, eppure i tuoi racconti e le bellissime fotografie hanno risvegliato un certo interesse! 🙂 Grazie!
Grazie a te Anna! A breve arriveranno altri racconti. Se ti piace la natura allora è il Paese che fa per te! 🙂
Articolo stupendo, come sempre…
Grazie Emanuela! 🙂 Ho visto che anche tu hai continuato a scrivere dei tuoi ultimi viaggi, li leggerò con piacere anch'io!