Pochi luoghi al mondo richiamano l’immaginario collettivo come il Taj Mahal di Agra. Le aspettative non vengono disattese una volta varcata la porta d’ingresso ed i visitatori, come in un sogno, si ritrovano ad ammirare semplicemente uno egli edifici più belli al mondo. Il Taj Mahal non è l’unico motivo d’interesse in città. Il passato di Agra, per oltre un secolo il cuore dell’impero moghul, ha fatto si che numerose altre testimonianze del suo antico splendore siano arrivate sino ai giorni nostri. Una di queste, l’Agra Fort. Entrambe le attrazioni le ho visitate in una calda ma non troppo giornata di metà agosto. In questo post ne approfitterò per parlarvi del Taj Mahal, poi sarà il turno dell’Agra Fort.
Un po’ di storia
Non poteva essere altrimenti, il Taj Mahal è Patrimonio dell’Umanità UNESCO a partire dal 1983. Fu l’imperatore Shah Jahan a volerne la sua costruzione per ricordare la sua seconda moglie Mumtaz Mahal morta mentre dava alla luce il loro 14° figlio. I lavori cominciarono l’anno seguente, nel 1632, e si protrassero sino al 1653. In tutto furono circa 20.000 i lavoratori impiegati.
Prima di entrare
Il momento migliore per vedere il Taj Mahal è l’alba, quando la calca dei visitatori non è ancora arrivata. Fate attenzione di non venire qui il venerdì, l’accesso è consentito solo a coloro che prendano parte alle preghiere nella moschea. Esistono tre ingressi per accedere al Taj Mahal: ovest, est e sud. Noi abbiamo scelto quello sud, probabilmente il più scenografico con un portale in arenaria rossa alto 30 metri sul quale sono trascritti alcuni versi del corano. I controlli sono accurati e nel sito non sono ammessi zaini o borse di grandi dimensioni oltre ad oggetti vari come batterie, penne, matite, cibo e pericolosissimi…post-it! È possibile introdurre invece e macchine fotografiche e videocamere anche se è vietato scattare fotografie all’interno del mausoleo principale. Ad ogni visitatore vengono consegnati, una volta pagato il biglietto, una bottiglietta d’acqua e copriscarpe da utilizzare nel mausoleo e nella sua parte esterna.
Agra, Taj Mahal. Ingresso sud |
Visita al Taj Mahal
La caratteristica principale del Taj Mahal è la simmetria. Una volta varcata la porta d’ingresso vi accorgerete subito della perfetta geometria del complesso. L’accesso sud conduce direttamente ai giardini monumentali dalla forma moghul. Osserverete il Taj Mahal in tutto il suo splendore riflettersi nelle vasche antistanti la piattaforma in marmo sulla quale il mausoleo principale è poggiato. Nella fortuna di essere qui ho avuto la sfortuna di trovare il complesso in parziale ristrutturazione. I lavori avvengono periodicamente per ripulire la struttura dei materiali lasciati dalle frequenti piogge acide. Ad ogni angolo del basamento s’innalzano minareti bianchi decorativi alti 40 metri.
Agra, Taj Mahal |
La moschea sorge invece sul lato ovest e rappresenta un punto di riferimento per tutti i musulmani di Agra. A est è situato l’edificio gemello, il jawab, costruito proprio per mantenere la simmetria del complesso. In questa direzione la costruzione centrale del Taj Mahal mostra quattro facciate perfettamente identiche, ognuna sormontata da arcate a volta decorate da citazioni coraniche e intarsi in marmo. Tutto l’edificio presenta quattro piccole cupole disposte attorno a quella centrale. Per accedere nel mausoleo è necessario indossare i copriscarpe consegnati all’ingresso. All’interno è possibile osservare i cenotafi dell’imperatore Shah Jahan e di sua moglie Mumtaz Mahal. In realtà non sono le vere tombe in quanto quelle reali sono custodite accuratamente nel livello immediatamente sottostante. Entrambi rivolti verso La Mecca sono circondati da un recinto ottagonale in marmo accuratamente intagliati. All’esterno del mausoleo è facile imbattersi in gruppi di scimmie che gironzolano nel sito.
Agra, Taj Mahal |
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