Uno degli itinerari più belli da percorrere in Ladakh è quello che, partendo dalla città di Leh, s’inoltra nella Nubra Valley passando per quella che è conosciuta con il nome di Silk route. In questo post vi illustrerò per bene il tragitto in modo da farvi un’idea su ciò che potreste andare incontro.
La salita, lungo le pendici di un’arida montagna, comincia appena usciti da Leh: trentanove sono i chilometri da superare per raggiungere il punto più alto di questa giornata, il famigerato Khardung La Pass. Man mano che si procede in salita una vallata circondata da aspri massicci si apre sotto il livello della strada mentre lo skyline di quella che è la città capoluogo del Ladakh si allontana sempre di più. La carreggiata è asfaltata all’incirca sino al km 24, punto in cui arriviamo al check point di South Pullu Army Camp. Qui vengono controllati i passaporti e l’Inner Line Permit (ILP) del quale si occuperà la vostra agenzia in caso di viaggio organizzato o dovrete occuparvi voi richiedendolo al commissariato distrettuale di Leh in caso di viaggio indipendente.
Salendo verso il Khardung La Pass |
South Pullu |
L’asfalto lascia spazio ad un’unico corsia stretta e ghiaiosa che consente di procedere solamente a bassa velocità. Spesso è possibile incrociare ciclisti che in auto salgono fino in cima per poi buttarsi in picchiata e fare ritorno a Leh. Per raggiungere il Khardung La Pass noi abbiamo impiegato circa un’ora e mezza. Le nostre bussole segnavano quasi 5.400 metri ma misurazioni più o meno ufficiali attribuiscono al passo una quota più alta, 5.602 metri per la precisione, attestandolo come passo carrozzabile più alto al mondo. C’è anche una stele che lo ricorda e per tutti i viaggiatori che passano qui scattare una foto è d’obbligo.
Khardung La Pass |
Il consiglio che posso darvi è di affrontare il viaggio solamente dopo essersi acclimatati bene. Il mal di montagna potrebbe portarvi ad avere pesanti ripercussioni dal punto di vista fisico, un po’ come è successo a me durante la salita verso il lago Pangong Tso. Tra vette innevate il percorso comincia a scendere inesorabilmente incontrando dopo una decina di chilometri dal passo un laghetto, lo Tsolding Buddha Park, intorno al quale con un po’ di fortuna è possibile avvistare marmotte himalayane e dzo (incrocio tra yak e mucca). Poco più avanti è prevista una nuova sosta per controllo passaporti al check point di North Pullu Army Camp.
Scendendo dal Khardung La Pass |
North Pullu |
Il paesaggio va cambiando progressivamente e si comincia ad attraversare una verdeggiante vallata solcata da un torrente nel bel mezzo di aride montagne. Khardung è il primo centro abitato, con qualche sporadica abitazione nel verde che contrasta con il beige delle pareti rocciose circostanti. Attorno alle case, realizzate in mattoni crudi, muretti a secco che delimitano i confini dei terreni. Il panorama muta nuovamente: il colore prevalente è il marrone con un canyon sempre più profondo sulla destra. Siamo quasi entrati nella Nubra Valley. La strada scende ora su un punto panoramico dove il protagonista è il fiume Shyok che si estende per centinaia di metri scavando vallate qua e là punteggiate da zone verdi e più favorevoli all’agricoltura. La zona è stata colpita da un’inondazione e i segni sono ancora visibili nei villaggi di Upshi e Khalsar dove alcune abitazioni sono state portate via ed altre ricoperte dai detriti. La Nubra Valley si contraddistingue anche per un paesaggio più desertico ma di questo ve ne parlerò nel successivo post.
Khardung |
Fiume Shyok |
Per maggiori informazioni:
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