
Partendo da Sassari con direzione Alghero è possibile seguire uno degli itinerari più suggestivi di Sardegna. Il percorso di circa 150 km consente di attraversare la Nurra, una movimentata area a ponente della stessa Sassari, tra Porto Torres, Alghero e il capo dell’Argentiera, e di conoscere alcuni dei centri balneari più interessanti nella zona nord-occidentale della regione.
Il modo migliore per percorrere questo itinerario è sicuramente in moto o in auto. Se provenite come me da un’altra regione sappiate che è possibile viaggiare verso la Sardegna in traghetto, imbarcando il proprio veicolo direttamente da uno dei principali porti italiani.
Numerosi sono i punti d’interesse lungo il tragitto, ecco perchè sarebbe ideale dividere il tutto in più giornate.
Da Sassari l’itinerario imbocca la parte finale della statale 131 Carlo Felice, quella che da Cagliari arriva a Porto Torres. Vediamo ora le tappe in successione:
Monte d’Accodi
Il santuario preistorico di Monte d’Accoddi, risalente all’Età del Rame, è l’unico esempio nel suo genere in Sardegna e nel Mediterraneo con altare megalitico. Qui venivano celebrati riti propiziatori per la fecondità della terra. Il santuario appare ai visitatori come un insieme disordinato di pietre e terra, sulla cui sommità si erge una grande pietra sacrificale.
Porto Torres
Porto Torres può essere visitata tranquillamente in mezza giornata. Prendete come riferimento la Basilica di San Gavino e muovetevi da qui. Raggiunto dapprima corso Vittorio Emanuele e successivamente il porto con la torre aragonese del XIV secolo muovetevi in automobile sul lungomare Balai per osservare la rupe calcarea con la chiesetta di San Gavino. Una volta tornati indietro sino a piazza Umberto I è possibile raggiungere l’Antiquarium e gli scavi archeologici della colonia romana Turris Lybissonis.
Stintino
Stintino è un pittoresco villaggio di pescatori divenuto uno dei principali centri di balneazione dell’isola. Il motivo è semplice, qui è possibile ammirare due delle spiagge più belle di Sardegna, quella delle Saline e soprattutto quella della Pelosa con acque cristalline protette dalla bassa isola Piana. Il nucleo più antico di Stintino è caratterizzato da casette dalle tinteggiature color pastello e strade tagliate a maglie rettangolari.
Porto Conte e Grotta di Nettuno
Proseguendo verso sud-ovest il promontorio calcareo di Capo Caccia nasconde l’incantevole insenatura di Porto Conte. Nella parete occidentale del promontorio si apre l’escala del Cabirol che con i suoi 656 gradini scavati nella roccia portano all’entrata della Grotta di Nettuno, una sequenza di laghetti, passaggi angusti e un susseguirsi di stalattiti e stalagmiti. L’insenatura di Porto Conte è parte della Riserva marina di Capo Caccia-Isola Piana.
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Capo Caccia. Da Wikipedia/Michiel1972 |
Necropoli di Anghelu Ruju
Lungo la “strada dei due mari” per Porto Torres è situata la necropoli di Anghelu Ruju. Si tratta di un complesso preistorico risalente a un periodo anteriore a quello nuragico. Il sito è caratterizzato da 38 tombe ipogeiche che ricalcano la tipologia architettonica delle abitazioni.
Alghero
Ad Alghero visitate la mediterranea e catalana città vecchia, conosciuta ancora oggi con il nome di Barcellonetta de Sardegna. Partendo dalla via delle muraglie, che un tempo racchiudevano il perimetro del centro abitato, è possibile ripercorrere la sua storia entrando nelle torri, spesso adibite a sale per esposizioni, oppure osservando tratti di mura spesso inglobate dentro casermoni.
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Alghero |
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