Anno 1868, una storia che parte da lontano. Nei pressi di Manoppello, alle porte del Parco Nazionale della Majella, viene rinvenuto un panetto di bitume risalente al I secolo d. C., testimonianza di attività mineraria in questa zona. Non solo. Anche durante l’Impero Romano, l’area viene utilizzata per l’estrazione di bitume con l’aiuto di schiavi di origine asiatica e africana.
Roccamorice, località Acquafredda |
Oggi i segni del passato sono ancora evidenti in questa parte d’Abruzzo. Ecco perchè ho voluto partecipare ad un’iniziativa, una visita guidata organizzata dallo stesso ente del Parco Nazionale della Majella in collaborazione con il GRAIM, il Gruppo di Ricerca di Archeologia Industriale della Majella. Teatro di questa passeggiata, l’ex miniera di roccia asfaltica e bituminosa denominata “Acquafredda“, nel comune di Roccamorice. C’è anche un’altra ragione che mi ha spinto a partecipare ad un tour guidato: le miniere, oltre che pericolose per principianti, non sono fruibili, se non con autorizzazioni.
Roccamorice, località Acquafredda |
Roccamorice, località Acquafredda. Rudere dove vivevano i prigionieri |
Roccamorice, località Acquafredda |
Roccamorice, ex miniera di Acquafredda |
Monica dice
E’ sempre bello leggerti.