Tra tutti i parchi nazionali dell’Albania ce n’è uno in particolare che ho voluto scegliere per inaugurare il mio progetto “#GreenRoutes. Il giro del mondo dei Parchi Nazionali“. Cercavo un’area protetta un po’ atipica in grado di combinare monumenti storici con la bellezza paesaggistica del territorio. Nel sud del Paese la scelta non poteva che ricadere sul Parco Nazionale di Butrinto, una combinazione di laghi d’acqua dolce, zone umide, saline, pianure aperte e isole per oltre 90 km². L’area protetta gode dal 2003 dello status di zona umida di importanza internazionale – “sito RAMSAR”. Il parco prende il nome dal principale sito archeologico del Paese, Butrinto, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per ragioni storiche, naturalistiche e culturali. Butrinto è stata la prima tappa all’interno dell’area protetta, alla quale ha fatto seguito la località balneare di Ksamil.
Come arrivare al Parco Nazionale di Butrint e a Ksamil partendo da Argirocastro
Partendo da Argirocastro ho visitato il Parco Nazionale di Butrint durante un’escursione giornaliera nella quale mi sono mosso esclusivamente con mezzi pubblici. Ad Argirocastro la stazione degli autobus si trova all’ingresso della città, nell’angolo nord-ovest dove il viale principale interseca Bulevardi 18 Shtatori. In furgon ho quindi raggiunto Saranda, punto di riferimento per visitare l’area protetta distante circa un’ora e un quarto. Il tratto attraversato è stato probabilmente il più bello dal punto di vista paesaggistico di tutta la mia breve esperienza in terra albanese. Usciti dalla città abbiamo attraversato dapprima un altopiano verdeggiante prima di cominciare a salire costeggiando una montagna disegnata da stratificazioni rocciose. Poche decine di minuti prima di arrivare a Saranda, nei pressi della fermata per Syri i Kaltër (o Blue Eye), una sorgente carsica dall’inconfondibile colore blu, fa la comparsa un fiume cristallino. Giunto a destinazione il furgon mi ha lasciato nei pressi delle rovine della sinagoga del V secolo. Per orientarvi su Google Maps questo punto è contraddistinto con il nome di “Stacioni i autobusave” ma non aspettatevi un vero e proprio terminal. I mezzi fermano a bordo strada e ripartono una volta giunta l’ora. Proprio di fronte ai mosaici è situata la fermata degli autobus urbani diretti a Ksamil e al Parco Nazionale di Butrint. Vi è un autobus ogni ora ed è possibile fare il biglietto direttamente al suo interno. La corsa per Ksamil dura circa 25 minuti mentre per Butrinto 40 minuti. Se da Ksamil e Butrinto non ho avuto problemi per tornare a Saranda, ben più problemi ne ho avuti per fare ritorno ad Argirocastro. Mi avevano assicurato che ci sarebbero stati mezzi anche nel pomeriggio ma ho scoperto solamente in ritardo che l’ultima corsa dei furgon diretti ad Argirocastro è alle 14:30. Non mi sono perso d’animo e dopo aver chiesto qua e là ho scoperto dal cafè situato dinanzi alla stazione degli autobus che un autista sarebbe ripartito per Argirocastro intorno alle 17. Ho atteso il suo arrivo e solamente una volta completata l’auto ci siamo messi in viaggio.
Da Argirocastro a Saranda |
Saranda
Saranda (o Sarandë) è una rinomata città balneare situata in una baia incastonata tra le montagne e il mar Ionio, proprio di fronte all’isola greca di Corfù. Chi viene qui lo fa quasi esclusivamente per rilassarsi in spiaggia (quella di Pulbardha è la più famosa). Nonostante questo sono presenti alcune attrazioni in grado di variare la propria vacanza. Sopra la città si trova ad esempio il vecchio castello di Lekura con un ristorante all’aperto dal quale ammirare la baia di Saranda, le montagne dell’entroterra, la laguna di Butrint e l’isola di Corfù, magari al tramonto. Personalmente Saranda non mi ha fatto una grande impressione ma ho trascorso qui solamente poche ore. Mi è sembrata una città caotica, con grandi palazzi e tante strutture ricettive, nonostante le sue non eccessive dimensioni. Parere mio, preferisco località più rilassanti.
Saranda |
Butrint (o Buthrotum)
Sicuramente avrete letto di Butrinto su uno dei libri di storia delle superiori. Forse è anche per questo che ho deciso di scegliere questo sito per il mio progetto. L’antica Buthrotum, le cui origini risalgono al VIII secolo a. C., fu città epirota, colonia romana e sede vescovile. La mitologia classica affida la nascita di Butrinto agli esuli che hanno abbandonato Troia dopo la sua caduta. La posizione è di quelle da togliere il fiato: su una collina affacciata sul canale di Vivari, di fronte al castello del temibile Alì Pascià di Tepeleni che costruì la sua roccaforte nel 1807 per proteggersi dagli attacchi francesi provenienti dalla vicina Corfù. Prendetevi un paio d’ore per visitare con calma il sito attraverso un sentiero circolare che tocca i principali monumenti, a partire dalla Torre Veneziana nei pressi della biglietteria. Tra i più importanti il Santuario del IV secolo a. C. dedicato al dio Asclepio, il Teatro antico, l’Acropoli e il Castello Veneziano. Vi è anche un piccolo museo, all’interno del castello nell’Acropoli, che ripercorre attraverso i reperti la storia cronologica di Butrinto.
Butrint, Castello di Alì Pascià |
Butrint |
Ksamil
Prima di raggiungere Ksamil mi chiedevo se i colori visti sul web fossero davvero reali. Ebbene sì, posso confermarlo. Per me Ksamil è stata solamente una toccata e fuga ma con il senno di poi posso dire che se avessi deciso di trascorrere qui almeno una giornata non sarebbe stata una scelta sbagliata, anzi. Il periodo migliore per visitare Ksamil è all’inizio o al termine della stagione estiva, quando le spiagge non sono così affollate ed è possibile godere appieno delle bellezze naturalistiche del posto, proprio come ho fatto io. Nei primi giorni di giugno ho trovato una località tranquilla, con pochi bagnanti ed una temperatura perfetta. Mesi centrali come luglio e agosto possono invece rivelarsi quasi fastidiosi: i turisti prendono d’assalto Ksamil ed è difficilissimo anche trovare un posto tra gli ombrelloni dei diversi stabilimenti balneari. Non aspettatevi quindi una località poco sviluppata, proprio questo boom turistico sta portando Ksamil a espandersi fin troppo velocemente e con i conseguenti problemi che ne derivano. In ogni caso il mare è splendido: acqua straordinariamente limpida e tonalità di azzurro che vanno dal celeste al blu. Dalla spiaggia è possibile raggiungere in barca uno dei quattro isolotti rocciosi a ovest del villaggio, ideali per una maggiore tranquillità.
Ksamil |
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