Cosa dire di Venezia? Probabilmente, insieme a pasta e pizza, è una delle parole italiane più conosciute al mondo, e non è un caso. È superfluo dire che è una città unica sotto tutti i punti di vista, il più evidente dei quali è il suo sorgere dalle acque. Ha esercitato e continua a esercitare il suo fascino su chiunque ne senta anche solo parlare. E intendo proprio chiunque: senza scomodare i grandi artisti del passato, i più appassionati tra di voi ricorderanno Water Seven, la metropoli dell’acqua dell’universo di One Piece, per la quale l’autore si è ispirato appunto a Venezia. Se avete poi passione per i videogames, Ezio Auditore vi dirà sicuramente qualcosa: nel primo capitolo delle sue avventure, quell’Assassin’s Creed II generalmente considerato il punto più alto della saga Ubisoft, una corposa sezione del titolo della casa francese è ambientato tra i canali, le stradine e.. i tetti della Venezia rinascimentale.
Ovviamente, qualsiasi esperienza relativa a Venezia che non comporti fisicamente la presenza a Venezia non ha lo stesso impatto che ha una visita alla città. Città ben poco economica, va detto, ma con qualche accortezza assolutamente alla portata: tutto sta ad essere organizzati e sapere cosa andare a vedere. Personalmente, per esempio, io consiglio di organizzare una visita arrivando in treno: una delle sorprese derivanti da questa scelta è l’impatto visivo. La stazione di Santa Lucia infatti immette a Venezia nel sestiere Cannaregio, e appena usciti dalla stessa ci si ritrova davanti, ai piedi della scalinata, il panorama del tratto superiore del Canal Grande: è il benvenuto della città ai visitatori.
Da qui, è possibile sia imbarcarsi che procedere a piedi, scelta quest’ultima consigliata. È infatti il modo migliore per immergersi nell’atmosfera unica di Venezia, godendo appieno di ogni angolo che le facciate dei suoi edifici hanno da offrire. Allo scopo, la scelta migliore è quella di raggiungere il sestiere Santa Croce attraversando Ponte della Costituzione oppure il Ponte degli Scalzi. Il primo è un ponte moderno dalla storia travagliata, in vetro e acciaio, mentre il secondo è in pietra e più classico. Quale che sia stata la scelta, a questo punto ci troviamo a Santa Croce: da qui in avanti, Venezia invita a inoltrarsi nel suo centro storico con i sestieri di Dorsoduro, San Polo e, oltre il Canale, San Marco, che ho già ampiamente visitato in precedenza. Ogni pianificazione turistica è messa a dura prova: la città non si limita a offrire ma piuttosto aggredisce con il suo carico di panorami, angoli, scalette nei canali e porte a pelo d’acqua. Il consiglio migliore che posso dare, a questo punto, è solo uno: lasciatevi trasportare. Organizzate un tour per sommi capi, e godete degli angoli della città girovagando nelle sue calli: il centro è rigorosamente pedonale, non è consentito nemmeno condurre a mano le bici. Per quanto riguarda cosa vedere, l’unico limite è il tempo. Mi sento di consigliare vivamente una visita alla Basilica di San Marco, al contiguo Palazzo Ducale e alla piazza antistante: sono gli scorci più affascinanti della città, chiunque ha visto almeno una volta un’immagine di Piazza San Marco con le passerelle a coprire l’acqua alta.
Nelle immediate vicinanze della piazza c’è Calle Vallaresso, luogo che ospitava il Ridotto di San Moisè e abitualmente frequentato da Casanova, il quale ne parla persino nelle sue memorie. Oggi il Ridotto è situato all’interno di un hotel, risultando decisamente meno fruibile rispetto ai tempi dell’iconico seduttore. A proposito di Casanova, nel medesimo sestiere a poca distanza dal Canal Grande si trova la sua casa natale: è segnalata da una targa apposita, in Calle Malipiero. Essendo uno dei personaggi più comunemente collegati a Venezia, la sua vita è scandita da numerose tappe, che possono essere persino organizzate in un apposito tour. Altra tappa obbligata, dal momento che visitando Venezia a piedi vanno per forza attraversati, sono i ponti. Prima raggiungendo e poi andando via da San Marco, vale la pena organizzarsi per vedere entrambi quelli che scavalcano il Canal Grande: il Ponte dell’Accademia, che porta a Dorsoduro e alle Gallerie dell’Accademia, e il Ponte di Rialto, per raggiungere San Polo.
Come già detto, allungare ulteriormente l’elenco delle tappe sarebbe inutile. Non sarebbe possibile includere tutto, e indicare troppe “tappe obbligate” trasformerebbe una vacanza in una marcia a tappe forzate: il modo migliore per visitare Venezia è esplorarla lasciandosi guidare da lei.
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