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Da Potosì ad Oruro. Il viaggio in autobus

Maggio 12, 2019 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Da Potosí ad Oruro
Il viaggio in autobus tra Potosì ed Oruro impiega approssimativamente circa sei ore e mezza. Lo spostamento tra le due città boliviane l’ho effettuato con la compagnia Trans Azul ma numerose altre imprese in partenza dal nuovo terminal degli autobus di Potosì offrono la stessa tratta. L’autostazione è situata a circa 20-30 minuti dal centro in minibus. In alternativa i taxi fanno la spola in un quarto d’ora. Il mio consiglio è quello di acquistare un biglietto nei primi due posti dell’autobus, quelli panoramici ubicati nel piano superiore. Il percorso si è rivelato uno dei più scenografici tra tutti i trasferimenti da me effettuati in Bolivia. Con questo post cercherò di raccontarvi ciò che lungo il tragitto ho potuto ammirare.
Incontri lungo il percorso
Incontri lungo il percorso

Il viaggio in autobus da Potosì ad Oruro

Basta poco per immergersi in paesaggi che sembrano appena usciti da una tavolozza di colori. Il pagamento del pedaggio appena fuori Potosí è il preludio a strade straordinariamente panoramiche, immerse nelle tipiche sfumature boliviane. In breve mi sono ritrovato ad attraversare montagne color ocra, punteggiate da alberi e accompagnate da uno schiumoso corso d’acqua. Nei pressi del villaggio di Cantamarca la vegetazione scompare dopo aver superato un canyon naturale. L’ocra e l’arancione lasciano spazio al senape. All’orizzonte alture sconfinate si perdono a vista d’occhio. L’autobus procede lentamente nei curvoni in discesa e dove possibile supera lenti camion carichi di merci. La cautela è necessaria in un tratto di strada che deve aver mietuto già centinaia di vittime. Non sto esagerando. In località Yocalla, sull’estremità di un tornante nei pressi di un precipizio sono decine le croci a bordo strada a ricordare uno o più tragici incidenti. Probabilmente un altro autobus deve aver perso il controllo finendo in fondo al burrone. Superiamo il Rio Pilcomayo quasi in secca e poco più avanti, prima dell’abitato di Cieneguillas, un autobus incidentato giace abbandonato a bordo strada. É lo stesso di un altro incidente mortale avvenuto nel giugno 2018 e costato la vita a 17 persone. Probabilmente è lì, a servire da monito e scongiurare altri imprevisti. 
Comunità lungo il percorso
Comunità lungo il percorso
All’esterno di un’abitazione alcune persone sono intente a ripulire sul selciato alcuni lama. Con il passare dei chilometri il paesaggio si fa sempre più arido e roccioso e sulla sinistra la strada diventa incredibilmente panoramica. Un vastissimo altopiano solcato da alcuni canyon e qualche villaggio in adobe si estende, fino ad incontrare in lontananza aspri rilievi. Fanno la comparsa i primi lama dall’inizio del viaggio in Bolivia e lo scenario aggiunge una nuova tonalità. Ora è il rosso a mischiarsi con il verde. All’ingresso del Reservorio di Fauna Andina, nel villaggio di Cuiza le rocce assumono sfumature e striature colorate. Segue un nuovo altopiano, caratterizzato dal giallo della vegetazione, prima di arrivare a un villaggio più grande, Ventilla. L’area sembra inospitale, arida, quasi desertica, eppure sorprende la presenza di questo polveroso centro abitato, relativamente grande rispetto agli altri incontrati. Qui, nella piazza principale in alcune bancarelle si vendono frutta e verdura, mentre alle porte dell’agglomerato alcune donne sono intente a lavare i panni in un rigagnolo. D’improvviso nel mercato si alza un turbine di sabbia che costringe i presenti a ripararsi frettolosamente alla bell’e meglio. 
Il centro abitato di Ventilla
Il centro abitato di Ventilla
La strada prosegue con lunghi rettilinei su vasti pianori con mandrie di lama e alpaca intenti a brucare erba. Si procede costantemente oltre i 4000 metri e il mal di testa, uno dei sintomi del soroche, il mal di montagna come è conosciuto da queste parti, inizia a farsi sentire. Tra montagne imponenti aumentano nuovamente le curve. Una laguna precede la cittadina di Challapata, uno dei centri più grandi nei pressi del lago Poopó. Questo bacino è considerato il secondo più grande del Paese ma i cambiamenti climatici e la conseguente assenza di piogge stanno contribuendo ad una sua drastica ed inesorabile riduzione. Attorno a ciò che rimane del Poopó ora vi è solamente un deserto di sale. I lama nel frattempo hanno lasciato spazio a sporadiche mandrie di mucche. Mancano pochi chilometri prima di arrivare ad Oruro, che accoglie il turista alla sua maniera, confusa, polverosa e poco attraente. Ma il clima che si vive in città è tutt’altra cosa.
Il percorso da Potosí ad Oruro
Il percorso da Potosí ad Oruro
Il percorso da Potosí ad Oruro
La cittadina di Ventilla
L'abitato di Ventilla
Il percorso da Potosí ad Oruro
Il percorso da Potosí ad Oruro
Il percorso da Potosí ad Oruro
Il percorso da Potosí ad Oruro
Il percorso da Potosí ad Oruro
Oruro
Oruro
Oruro

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🇮🇹 Le colline attorno a Tursi nel corso dei 🇮🇹 Le colline attorno a Tursi nel corso dei secoli hanno visto l’incontro di numerosi popoli e culture, a partire dall’invasione dei Saraceni, dei Bizantini, dei Normanni che contribuirono allo sviluppo della città come fecero poi Svevi ed Angioini. Tursi è divisa in diversi Rioni, ciascuno ben delimitato e con precise peculiarità. Il più antico e famoso di questi è il Rione Rabatana, di origine arabo-saraceno (Basilicata - Italia) 🏘

Over the centuries, the hills around Tursi have witnessed the encounter of numerous peoples and cultures, starting with the invasion of the Saracens, the Byzantines and the Normans, who contributed to the development of the city, as did the Swabians and Angevins. Tursi is divided into several districts, each one well defined and with precise peculiarities. The oldest and most famous of these is the Rione Rabatana, of Arab-Saracenic origin (Basilicata - Italy) 🏘

A lo largo de los siglos, las colinas que rodean Tursi han sido testigo del encuentro de numerosos pueblos y culturas, empezando por la invasión de los sarracenos, los bizantinos y los normandos, que contribuyeron al desarrollo de la ciudad, al igual que los suevos y los angevinos. Tursi está dividida en varios distritos, cada uno bien definido y con peculiaridades precisas. El más antiguo y famoso es el Rione Rabatana, de origen árabe-sarraceno (Basilicata - Italia) 🏘
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