
Ci sono regioni in Italia che a livello turistico sono spesso sottovalutate. Il Molise è una di queste. Sono sincero, il Molise, ahimè un po’ come il mio Abruzzo, non ha lo stesso appeal che altri territori italiani, senza fare nomi, possono vantare. Eppure durante il weekend trascorso in terra molisana con BrickScape ho avuto modo di scoprire paesaggi di singolare bellezza, borghi fermi nel tempo e resti archeologici dal glorioso passato. Una full immersion nella provincia di Campobasso dunque, a partire dallo stesso capoluogo.
Cos’è Brickscape
Prima di raccontare la mia esperienza in Molise ritengo d’obbligo un appunto per farvi conoscere la realtà con la quale ho collaborato per questo progetto. BrickScape è un’idea innovativa, il primo motore europeo di ricerca del turismo esperienziale. Per me che lavoro in questo settore l’idea è più che positiva e nasce da dal presupposto che sempre più persone cercano sul web esperienze di viaggio da acquistare, ma pochi riescono a trovarle. Oltretutto è un nuovo modo per dare nuova visibilità agli operatori del turismo esperienziale. Questo progetto non poteva che cadere a pennello. Per me le esperienze sono e devono essere alla base di qualsiasi viaggio. Ecco perché con molto entusiasmo ho aderito al Blog Tour Summer Edition 2019.
![]() |
Casalciprano. Tra i murales |
Campobasso. Nel cuore del centro storico
Il capoluogo del Molise è stata la mia base per conoscere le destinazioni del circondario. Pernottando a Palazzo Cannavina, una dimora storica del XVI secolo nel cuore del centro storico voluto dalla principessa Isabella di Capua lungo la rinascimentale via Borgo, mi sono spostato nel borgo di Casalciprano e alla città romana di Saepinum.
Prima di tutto ciò ho avuto la possibilità di conoscere il centro storico di Campobasso attraverso una passeggiata guidata che ha toccato un po’ tutti i punti salienti. La parte antica è disposta a semicerchio sul pendio del colle conosciuto come Monte, dominato dal Castello Monforte. É probabilmente questo l’edificio più importante, eretto dai Normanni sul punto esatto in cui un tempo sorgeva la torre d’avvistamento normanna. Oggi il castello appare come una fortificazione a pianta quadrata dopo la ricostruzione avvenuta nel 1456-1463 per opera del conte Cola di Monforte. Oggi domina da un colle il centro abitato ben visibile dall’alto delle torri. Proprio accanto alla fortezza la chiesa di San Giorgio conserva preziosi affreschi, mentre non lontana la chiesa di San Bartolomeo è risalente al XIII secolo ed è suddivisa in tre navate con archi a tutto sesto.
![]() |
Campobasso. Nel centro storico |
Nel centro storico altri edifici religiosi degni di nota sono la chiesa romanica di San Leonardo e la chiesa di Santa Maria della Croce. Molto importante il Museo Provinciale Sannitico, all’interno del palazzo Mazzarotta, che ospita una raccolta di reperti dell’epoca sannitica.
L’area attorno a piazza Gabriele Pepe vede edifici di notevole importanza come il Palazzo del Governo, la Cattedrale, realizzata in stile neoclassico, il Teatro Savoia con la sua facciata liberty, il Convitto “Mario Pagano”, con un giardino ricco di specie botaniche ed il Palazzo del Governo. In termini positivi mi ha sorpreso molto questa zona, soprattutto la sera quando gli abitanti si ritrovano qui per una piacevole passeggiata.
Un paio di curiosità su Campobasso
Nell’Ottocento la città conobbe un’espansione urbanistica grazie al ruolo di centro amministrativo e la sua crescita studiata attraverso un piano di assi ortogonali, portò a conferirle l’appellativo di “città giardino”. Inoltre la festività del Corpus Domini è un’occasione per ammirare lungo le vie del centro la processione dei Misteri, con “macchine” animate da attori in costume “sospesi” nell’aria grazie a particolari strutture metalliche.
![]() |
Campobasso. Scorcio notturno |
Casalciprano. Il borgo dei murales e del gelato
Il mio viaggio in Molise è cominciato da un grazioso borgo adagiato tra le colline ad un’altitudine di 664 metri sul livello del mare. Casalciprano è un piccolo paesino che supera appena le cinquecento anime. I ritmi scorrono lentamente e tutti gli abitanti si conoscono. Nonostante le sue piccole dimensioni il centro abitato nasconde tante piccole chicche. A partire dal gelato. Ora sicuramente starete pensando: “Cosa centra questo questo minuscolo borgo con la tradizione gelatiera?”. Ebbene a Casalciprano vi è una raffinata struttura ricettiva all’interno di un antico palazzo dell’ottocento. Le Terrazze di Miranda rappresentano il tipico esempio di quel turismo che vuole diffondere l’idea identitaria di un territorio, con il giusto compromesso tra passato e presente. La struttura ospita un ristorante, lo Scrigno delle Terrazze, la cui mission principale è quella di interpretare la cultura enogastronomica delle radici locali attraverso la ricercatezza di sapori, odori e colori di un tempo. Allo stesso modo le Terrazze di Miranda ospitano una gelateria con annesso laboratorio, che da anni sono sinonimo di qualità, attraverso l’utilizzo di materie prime molisane e gusti particolari e ricercati. Oltre cento sono le ricette per altrettanti gusti, lanciati in diversi periodi dell’anno. Ho assistito di persona a tutte le fasi di produzione del gelato, e devo ammettere che non ho mai provato un gelato così fresco ed altrettanto cremoso. Semplicemente da leccare i baffi.
![]() |
Casalciprano. Gelato alle Terrazze di Miranda |
A Casalciprano ho percorso le viuzze acciottolate per ammirare i suoi murales, fino a spingermi nella parte più alta. Il panorama è superlativo con il massiccio del Matese a mezzogiorno e ad occidente, mentre a nord la vista spazia fino in Abruzzo, sui monti della Majella. Le sue stradine nascondono un itinerante museo della memoria contadina molisana e tanti murales ad abbellire antiche costruzioni. Il Museo a cielo aperto della Memoria Contadina è un percorso originale ed insolito, un itinerario costruito sulla base di storie e aneddoti dei luoghi. Lungo i vicoli sono esposti manufatti, sculture e documenti riconducibili a usi quotidiani della vita contadina ed accompagnati da pannelli informativi. Le abitazioni sono invece le ambientazioni domestiche nelle quali sono riprodotte le abitudini quotidiane con riferimenti alle credenze popolari del posto e ai momenti di aggregazione come feste, attività contadine ed eventi religiosi. I murales, invece, sono un esperimento riuscito di valorizzazione territoriale attraverso la realizzazione di rappresentazioni sulle abitazioni del centro storico.
![]() |
Casalciprano. Murales |
Sulle orme dell’antica Saepinum
Terra di tratturi il Molise, le “autostrade” verdi della transumanza. Proprio su quest’antica arteria, nei pressi dell’abitato di Sepino, sorge ciò che rimane della città romana di Saepinum, fondata come municipio nel I secolo a. C. sui resti di un preesistente abitato sannitico e portata alla luce solamente nel dopoguerra. In una calda mattinata di inizio luglio sono stato guidato in uno dei luoghi più iconici del Molise, dove case coloniche si integrano perfettamente ai ruderi solenni del sito. Un immagine difficile da dimenticare. L’antica Saepinum è racchiusa all’interno di un alto muro di cinta con camminamento.
![]() |
Sepino |
Quattro erano le porte d’ingresso e tra tutte la meglio conservata è Porta Bojano, ad occidente. Come per tutte le città romane anche Saepinum segue il tipico schema urbanistico contraddistinto dall’incrocio ortogonale delle strade, cardo e decumano, che dividono il centro abitato in isolati più o meno quadrangolari. Lungo il decumano si sviluppano le terme, il macellum, il foro con la basilica augustea, abitazioni e alcune fontane. Più defilati sono la cavea del teatro, circondato da case di contadini abitate sino a pochi decenni fa ed emersa più recentemente, ed i mausolei di Numisio Ligure ed Ennio Marso.
Per maggiori informazioni su questo tour e per procedere alla prenotazione cliccare su questo link.
Altre foto:



![]() |
Campobasso |



![]() |
Casalciprano |



![]() |
L’antica Saepinum |
Lascia un commento