La regione di Puno si può considerare territorio privilegiato per la presenza del Lago Titicaca, luogo sacro per i popoli Inca. Il lago Titicaca, per chi non lo sapesse è diviso tra Perù e Bolivia. É proprio qui, sul versante peruviano che si trova l’isola di Amantaní.
Ad Amantaní il tempo scorre lentamente, quasi immobile nel tempo. Passeggiando tra le vie acciottolate dell’isola sembra di catapultarsi in una storia dove i protagonisti sono gli abitanti del posto, campesinos intenti a lavorare i propri campi, eredità dei loro antenati aymara.
In tutta l’isola vi è un solo boutique hotel (aggiungerei per fortuna) ed è possibile pernottare nelle case della popolazione, immergendosi totalmente nella vita tradizionale dell’isola. Le abitazioni potrebbero sembrare modeste ma non ho nessun dubbio a dire che saranno calde per quanto riguarda l’accoglienza, immerse tra alberi di eucalipto e fiori colorati di cantuta, tipici del lago. Amantani è sinonimo di riposo, di disconnessione dal mondo esterno. Eh sì, perché quest’isola sembra un mondo a parte, una vera e propria oasi di pace.
Situata a 4.000 metri sul livello del mare è l’isola con la maggiore estensione nel Lago Titicaca. Le sue bellezze fanno sì che sia comunque una meta visitata giornalmente da viaggiatori ma non è stata modificata da attività turistiche.
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Cosa fare ad Amantaní
Una delle attività da non perdere è la rilassante passeggiata lungo i sentieri di Pachatata e Pachamama, perfettamente conservati, che raggiungono i rilievi più alti dove sono presenti dei templi sacri. Quest’isola, abitata fin dalla preistoria, presenta alcune strutture in pietra che ne sono la prova. Camminando si avrà la possibilità di osservare gli incantevoli paesaggi, gli antichi sistemi terrazzati realizzati dai Pukara, dai Lupaka, dagli Inca, tra campi coltivati, boschetti di eucalipto e la vista sull’azzurro inconfondibile del Titicaca.
Pachatata e Pachamama sono le montagne protettrici: Pachamama rappresenta la Madre Terra e Pachatata il Padre Cielo. Entrambi riflettono la dualità andina che dà vita. Per questo ogni terzo giovedì di gennaio si svolge il rituale metaforico tra Pachamama e Pachatata, un importante rito di gratitudine alla natura. Fin dall’epoca pre-incaica, questi templi vengono aperti una volta all’anno e i turisti sono invitati ad osservare il tramonto dall’alto di questi templi.
Non di meno importanza un altro motivo per recarsi qui è incontrare le comunità ancestrali, che conservano le tradizioni dei loro antenati. Qui le donne continuano a filare come un tempo ed è possibile acquistare alcuni dei bellissimi prodotti artigianali tipici di Amantaní.
Come arrivare ad Amantaní (senza tour)
La città di Puno, si sa, è il punto di riferimento in Perù per visitare le sue isole sul lago Titicaca. Per raggiungere Amantaní senza escursione organizzata come ho fatto io è necessario raggiungere il porticciolo della cittadina di Capachica, distante circa 45 minuti. I combis diretti a Capachica partono dal terminal di Puno. Giunti a destinazione sarà necessario prendere un mototaxi per spostarsi al porticciolo dove le barche dirette ad Amantanì partono una volta raggiunto il numero minimo di passeggeri. Solitamente almeno una decina.
Dove dormire ad Amantaní
Sull’isola di Amantaní sono presenti diverse comunità, posizionate in differenti aree. Quasi tutti i viaggiatori scelgono la comunità Pueblo per soggiornare, lì dove arriva direttamente la lancia proveniente da Capachica. Io ho scelto di trascorrere la notte nella comunità Ocosuyo, presso l’Inca Lodge. Ocosuyo è ubicata nella parte opposta dell’isola ed è raggiungibile a piedi, con una faticosa camminata di circa un’ora, oppure in moto, con uno dei ragazzi che attendono i passeggeri in arrivo e fare da taxi.
L’Inca Lodge è gestito da Adolfo e Justa, una coppia affiatata e molto ospitale. Prezzi super bassi, offrono la pensione completa in una struttura con vista panoramica straordinaria sulla comunità e sul lago Titicaca. Le camere, situate al primo piano, sono semplici e pulite; non dispongono di bagno privato e le docce (calde) e wc sono situati all’esterno. È proprio Justa ad occuparsi della cucina. I piatti sono tradizionali e davvero ottimi. Struttura super consigliata.
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