Visitare Matera è come fare un salto nel passato. I Sassi ti avvolgono e ti proiettano in un’altra dimensione dove il tempo pare essersi fermato. Al calar del sole le luci si accendono e la città si trasforma in un presepe. Nessuno pensava che un giorno, quelle grotte scavate nella roccia ed abbandonate negli anni cinquanta a favore di quartieri più moderni, potessero diventare il simbolo di una città che rinasce, una località che ha trovato nei Sassi proprio il suo punto di forza turistico. Non è un caso che l’UNESCO, nel 1993, li ha dichiarati Patrimonio dell’Umanità in quanto “esempio di sistema di vita millenario da preservare e tramandare ai posteri”.
Matera è a mio parere una delle destinazioni più belle d’Italia, un centro nel cuore della Basilicata da scoprire lentamente contando almeno due giorni a disposizione prima di spingervi verso altri lidi (ad esempio io mi sono spostato a Craco). In questo post vi ripropongo il mio itinerario auspicando possa essere d’ispirazione per una possibile visita.
GIORNO 1
I Sassi si compongono di due grandi rioni, il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano, divisi al centro dalla Civita, l’insediamento più antico della città. Entrambi mostrano una struttura simile ma il Sasso Barisano appare con edifici dalle facciate più curate ed evolute dal punto di vista architettonico.
Potreste dividere la giornata tra i due rioni, cominciando il vostro itinerario da Piazza del Duomo, sul punto più alto del colle della Civita, lì dove sorge la cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio. Questo edificio, realizzato in stile romanico pugliese nel XIII secolo, rappresenta il luogo di culto principale della città. Io ho scelto questo posto per cominciare la mia passeggiata dato che proprio dinanzi alla cattedrale si trova uno dei punti panoramici più apprezzati, con vista sul Sasso Barisano. Il consiglio che posso dare è quello di venire qui anche di notte, per ammirare quello che a prima vista potrebbe sembrare davvero un presepe. Partendo dalla Civita rimane molto facile orientarsi con la segnaletica ad indicare i percorsi suggeriti. Ho scelto di dirigermi nel Sasso Caveoso per poi risalire e raggiungere il rione di Sasso Barisano.
Matera, Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio |
Sasso Caveoso | Cosa vedere
Punto panoramico di Piazza Postergola. Sulla sinistra, il panorama vede una rupe scoscesa tuffarsi nel sottostante torrente Gravina; sulla destra la rupe è una parete verticale che funge da fondamenta per la città sino al rione Casalnuovo. Sempre sulla destra la vista offre la vista sulla chiesa di San Pietro Caveoso e alle sue spalle le chiese rupestri della Madonna dell’Idris e di San Giovanni.
Chiesa di San Pietro Caveoso. Nel corso degli anni la chiesa ha subito modifiche e cambiamenti e la stessa facciata ha subito diversi interventi di ristrutturazione con alcuni elementi che richiamano il barocco. Tre sono i portali con altrettante nicchie che ospitano le statue della Madonna sul portale maggiore, San Pietro a sinistra e San Paolo a destra.
Matera, chiesa di San Pietro Caveoso |
Matera, vista dalla chiesa di San Pietro Caveoso |
Convento benedettino di Santa Lucia e chiesa Madonna delle Grazie. Chiesa rupestre dedicata a Santa Lucia dal XVI secolo al 1840 e poi chiamata Santa Maria delle Grazie. All’interno sono visibili affreschi risalenti a partire dal Cinquecento.
Matera, convento benedettino di Santa Lucia e chiesa Madonna delle Grazie |
Madonna dell’Idris. Chiesa rupestre sovrastante la chiesa di San Pietro Caveoso scavata parzialmente nella roccia roccioso e in parte costruita dopo il crollo della volta a botte avvenuta prima del XVI secolo. Gli interni sono semplici e senza elementi architettonici degni di nota. Un tempo l’edificio era completamente ricoperto di affreschi, oggi in parte distrutti dall’incuria del tempo.
Matera, Madonna dell’Idris |
Santa Lucia alle Malve. Il primo insediamento monastico femminile dell’Ordine benedettino ed il più importante nella storia della città di Matera. Anche Santa Lucia alle Malve è una chiesa rupestre che si sviluppa su tre distinte navate ricche di affreschi databili tra il XIV ed il XVI secolo.
Convicinio Sant’Antonio. Un complesso di quattro chiese edificate tra il XII e il XIII secolo collegate da un cortile sul quale si affacciano gli ambienti rupestri dedicati a San Primo, Sant’Eligio (o dell’Annunziata), San Donato e Sant’Antonio Abate.
Belvedere Piazzetta Pascoli. Un balcone con vista sul Sasso Caveoso e sulla Civita, uno dei dei più fotografati della città.
Matera, vista dal Belvedere Pascoli |
Chiesa del Purgatorio. L’edificio di culto si trova su Via Ridola, la direttrice principale della dorsale settecentesca della città. Costruita fra il 1725 ed il 1747, mostra una facciata convessa con decorazioni in stile barocco sul tema della morte e della redenzione delle anime.
Chiesa di San Francesco d’Assisi. Edificata sull’antica chiesa rupestre dei Santi Pietro e Paolo, ancora oggi visitabile, la chiesa è caratterizzata da una facciata tardo barocca. L’interno presenta una sola navata con piccole cappelle dedicate ad alcuni nobili materani.
Sasso Barisano | Cosa vedere
Via Fiorentini. La via principale che taglia il rione, quasi completamente ristrutturato. Percorrendola è possibile ammirare scorci caratteristici ideale per essere fotografati.
Matera, vista verso via Fiorentini |
Convento di Sant’Agostino. Il complesso sviluppa sullo sperone roccioso situato all’estremità settentrionale del rione. Il nucleo originario risale al X-XI secolo e si sviluppa con alcuni locali al di sotto dell’attuale struttura. La facciata della chiesa vede un’architettura tardo barocca con un campanile quadrangolare. L’interno è ad una sola navata.
Belvedere di San Pietro Barisano. Appena sopra la chiesa rupestre più grande di Matera vi è uno dei punti panoramici più suggestivi della città. La vista spazia sul Sasso Barisano e sulla Civita, con il campanile della chiesa in primo piano.
Matera, vista dal belvedere di San Pietro Barisano |
Chiesa di San Giovanni Battista. È stata la prima costruzione sacra a sorgere fuori le mura. Ciò che possiamo osservare ora è la facciata laterale, in quanto quella principale è stata inglobata nel 1610 nella costruzione dell’adiacente Ospedale.
Matera, Sasso Barisano in notturna |
GIORNO 2
Parco della Murgia Materana
Matera rappresenta quindi il simbolo della civiltà rurale. Ha mantenuto le proprie tradizioni ed ha saputo valorizzarle divenendo una delle più importanti realtà turistiche italiane. L’espressione più alta dell’arte rupestre trova riscontro soprattutto nelle tantissime chiese scavate nella roccia. Il Parco della Murgia Materana, sulla collina antistante i Sassi, regala ai visitatori antiche testimonianze di culto dislocate nell’area che comprende un tratto spettacolare del canyon della Gravina di Matera.
Diversi sono i sentieri che si snodano a Murgia Timone. Il centro visite di Jazzo Gattini è il punto di partenza ideale. Io ho seguito un itinerario semplice e di breve durata ma ne partono diversi con difficoltà variabile.
Matera, Parco della Murgia Materana |
San Falcione. Una delle chiese rupestri più antiche di Matera risalente tra il IX e X secolo. Il modello ricorrente di questo edificio di culto è quello bizantino, con un vano principale rettangolare dal quale si sviluppa l’area presbiteriale. La chiesa è facilmente riconoscibile per il muro perimetrale realizzato nell’ottocento dai conti Gattini, che trasformarono il complesso in un ricovero per animali. Nella chiesa sono visibili due affreschi di San Nicola, uno sulla parete destra della chiesa, uno sul pilastro all’ingresso.
Matera, Parco della Murgia Materana. San Falcione |
Sant’Agnese. La cripta presenta un’aula a pianta rettangolare adornata da nicchie sulle pareti ed è separata dal presbiterio da un arco a tutto sesto con cornice. Sul pianoro superiore una vasca scavata nella roccia serviva per portare e filtrare le acque piovane.
Matera, Parco della Murgia Materana. Sant’Agnese |
DOVE DORMIRE
Dormire nel cuore dei Sassi è un’esperienza che nessuno dovrebbe perdere durante una vacanza a Matera. Metteteci poi una struttura ad altissima qualità, dotata tutti i confort, ed ecco che il soggiorno in città sarà indimenticabile. Il Sant’Angelo Luxury Resort è stato la mia dimora per una notte, una struttura di charme che ha saputo valorizzare le arcaiche case in grotta e la chiesetta rupestre di Sant’Angelo trasformandole in un resort contemporaneo senza discostarsi dal passato. Con la mia compagna ho dormito in una Junior Suite, un ambiente intimo e accogliente, un’alcova romantica frutto di un perfetto mix tra i toni caldi della pietra locale e gli arredi moderni che caratterizzano l’abitazione. La posizione è esclusiva, nel Sasso Caveoso, a pochi passi dalla chiesa di San Pietro. Al calar della sera il Sant’Angelo Luxury Resort offre una delle viste panoramiche più apprezzate. Sulla Lounge Terrace potrete ritrovarvi per un aperitivo o semplicemente per un tè, con una selezione delle migliori etichette di vini locali e nazionali a disposizione. Il Regia Corte è il ristorante, il meglio della gastronomia del territorio in una location d’eccezione. Anche per la colazione i sapori della tradizione sono esaltati tra prodotti appena sfornati e di produzione locale, una maniera perfetta per cominciare la giornata.
Matera, Sant’Angelo Luxury Resort |
Matera, Sant’Angelo Luxury Resort. Junior Suite |
Matera, Sant’Angelo Luxury Resort. Regia Corte |
Matera, Sant’Angelo Luxury Resort. Vista dal Lounge Terrace |
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