Alle 8 ci rechiamo con i motorini sul lungomare di Zadar. Qui ci imbarchiamo alla volta delle isole Kornati. Il mare è calmo e il tempo passa velocemente. Passata un’ora di viaggio il paesaggio si rivela spettacolare. Attraversiamo una moltitudine di isolette dalla vegetazione brulla. Il mare è blu cristallino e riusciamo ad avvistare anche dei delfini.
Navigando verso le Kornati |
Isole Kornati |
La tappa odierna è rappresentata dal lago salato Mir a circa 300m a Sud-Ovest dall’insenatura Tripuljak. Ormeggiata la barca giungiamo al lago attraversando un piccolo bosco di pini. Una particolarità del luogo: i tanti asinelli presenti.
Insenatura Tripuljak |
Colui che ci ha venduto l’escursione ci ha raccontato di come le acque di questo lago siano molto più calde di quelle del vicino mare. Dopo esserci sistemati sul bagnasciuga ne approfittiamo e entriamo in acqua. Non oso immaginare quanto sia fredda l’acqua del mare visto che riesco a resistere soltanto per una decina di minuti.
Lago Mir |
Prima del pranzo, a base di carne e pesce arrosto in un vicino bar/ristorante, io e Dante ne approfittiamo per fare un piccolo giro nei pressi del lago. Seguiamo un sentiero che si inerpica su una collina. Sulla sommità non dico l’emozione provata nell’osservare questo stupendo paesaggio.
Grpascak |
Siamo sul più lungo e alto dirupo sull’Adriatico, il Grpascak, circa 150 metri sul livello del mare. Alle nostre spalle il lago visto dall’alto. Pranziamo con gli altri componenti della navigazione su una lunga tavolata con carne e pesce arrosto, da leccarsi i baffi. Alcuni gatti ci fanno compagnia. Verso le 16 ripartiamo con direzione Zadar. Stavolta ceniamo a casa ma la serata non è ancora finita. Dopo un breve e meritato riposo, tutti quanti in discoteca! Al Gotham, dove è previsto il concerto di Severina. Io non la conosco ma da queste parti e in tutta la penisola balcanica è una delle cantanti più famose. Non a caso è un gran pienone. Ma ne è valsa la pena. Bellissima serata. Io e Federica torniamo a casa verso le 3,30. All’indomani, o meglio dopo poche ore, a me e Dante attenderà un’altra escursione, alle cascate del Krka.
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