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Tour giornaliero al Parco Nazionale Torres del Paine

Novembre 21, 2011 · Manuel Santoro · 17 commenti

Laguna Grey
Immaginare la Patagonia senza il Parque Nacional Torres del Paine è un po’ come pensare Parigi senza la Tour Eiffel o Roma senza il Colosseo. Chi viene da queste parti non può non visitare quelle che sono le montagne cilene più spettacolari, le guglie granitiche del Torres del Paine, i Cuernos del Paine. Non solo, tutti quelli che si recano da queste parti si rendono subito conto di quante attrattive stupefacenti ci siano all’interno del parco. Frastagliate vette innevate si alternano a sconfinati spazi aperti punteggiati da specchi d’acqua turchesi, foreste rigogliose, vivaci torrenti ed alcune impetuose cascate. All’istituzione del Parco avvenuta nel lontano 1959 è seguita la dichiarazione dall’UNESCO come Riserva della Biosfera nel 1978. Nell’area protetta vivono infatti vigogne, nandù, condor, fenicotteri e molte altre specie. I panorami sono mozzafiato, soprattutto con il sole e il cielo terso ma c’è da dire che qui le condizioni meteo sono da sempre imprevedibili e le possibilità di trovare le cime più alte offuscate dalle nubi sono alte.

Cuernos del Paine
Cuernos del Paine
Il modo migliore per visitare il parco nazionale è sicuramente il trekking in quanto i sentieri sono ben organizzati. La maggior parte degli escursionisti viene qui per seguire il percorso “W” (sulle cartine l’itinerario ha una forma simile alla lettera W) o il “Circuito“. Se il primo necessita dai quattro ai cinque giorni di cammino, il secondo, che include il percorso “W” più la deviazione alle pendici delle vette, richiede dai sette ai nove giorni. Le eccellenti infrastrutture fanno si che sia possibile concludere le giornate dormendo in comodi letti e consumare pasti caldi.
Per chi, invece non ha troppo tempo a disposizione esistono escursioni giornaliere in minibus turistici che consentono di visitare, anche se forse troppo velocemente, alcune delle attrattive più interessanti del Parco con partenza dalla città di Puerto Natales. Io ho partecipato ad una di queste. Quali luoghi abbiamo visitato?
Cueva del Milodon
La grotta sorge a circa 25 km dalla città di Puerto Natales. Al suo interno, nell’ultimo decennio del 1800 vennero rinvenuti i resti di un mastodontico bradipo terrestre, il Milodón, che misurava circa quattro metri in altezza. All’ingresso della volta, alta trenta metri, campeggia la riproduzione dell’animale a grandezza naturale.
Cueva del Milodon
Cueva del Milodon
Vista dalla Cueva del Milodon
Vista dalla Cueva del Milodon
Lago Sarmiento de Gamboa
Uno specchio d’acqua dalla colorazione blu intensa che regala una splendida vista sulle guglie granitiche del Torres del Piane viste in lontananza. Il lago prende il nome dall’esploratore spagnolo Pedro Sarmiento de Gamboa.
Lago Sarmiento de Gamboa
Lago Sarmiento de Gamboa
Laguna Amarga
Un altro specchio d’acqua ma con tonalità più chiare rispetto al Lago Sarmiento de Gamboa. Anche qui spettacolare è la vista sui Cuernos del Paine.
Laguna Amarga
Laguna Amarga
Laguna Amarga
Mirador Nordenskjold
Uno spettacolare punto panoramico la cui vista si apre su due lagune dalle tonalità contrastanti e imponenti montagne. Ai bordi della strada pascolano in tranquillità gruppi di guanachi.
Mirador Nordenskjold
Mirador Nordenskjold
Salto Grande
Una fermata obbligatoria, un’imponente cascata immersa nella rigogliosa vegetazione e nello spettacolare panorama che contraddistingue il Parque Nacional Torres del Paine. Il Salto Grande è un susseguirsi continuo, grazie al vapore, di piccoli arcobaleni. L’area è ricca di una bellissima pianta con fiori rossi, l’Embothium Coccineum, più conosciuto come fire-bush cileno.
Salto Grande
Salto Grande
Salto Grande
Salto Grande
Lago Pehoè
È il luogo scelto per il pranzo. Si mangia un pasto veloce sulle rive del lago dove gli imponenti Cuernos del Paine sembrano essere a portata di mano.
Lago Pehoé
Lago Pehoé
Laguna Grey
La tappa per me più bella. Un grande lago punteggiato da piccoli e grandi iceberg dalle sfumature celesti alla deriva l’omonimo ghiacciaio Grey sullo sfondo. Un facile sentiero in salita conduce a un suggestivo punto panoramico.
Laguna Grey
Laguna Grey
Laguna Grey
Laguna Grey
Quando andare nel Parco Nazionale Torres del Paine
Il parco è visitabile tutto l’anno ma il periodo migliore, che coincide con la primavera e l’estate nell’emisfero sud, va da ottobre ad aprile quando le giornate sono più soleggiate e si raggiungono anche sedici ore di luce.

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Commenti

  1. FreyaR dice

    Febbraio 16, 2013 alle 5:24 pm

    amazing photos !

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Febbraio 16, 2013 alle 6:37 pm

      Thank you!! 🙂

      Rispondi
  2. Anonimo dice

    Febbraio 23, 2016 alle 11:55 am

    Complimenti per le bellissime foto

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Febbraio 23, 2016 alle 2:18 pm

      Grazie mille!

      Rispondi
  3. Matteo dice

    Giugno 16, 2016 alle 4:58 pm

    Mi potresti dire il nome del tour operator con cui sei andato? Da dove hai prenotato la visita e da dove parte? E sai se a luglio ci sono… Grazie mille

    Rispondi
  4. giusy66 dice

    Settembre 18, 2016 alle 11:27 pm

    Ciao Manuel, bellissime foto. Che tour operator hai scelto per il viaggio di un giorno?

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Settembre 19, 2016 alle 9:45 am

      Ciao, grazie mille! L'agenzia di viaggi era questa: carfranpatagonia.cl/chile-pn-torres-del-paine. Si trova nei pressi della Plaza de Armas di Puerto Natales

      Rispondi
  5. Prova dice

    Febbraio 8, 2017 alle 4:58 pm

    Hai prenotato prima oppure direttamente li?

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Febbraio 8, 2017 alle 6:23 pm

      Ciao, ho prenotato direttamente sul posto un giorno prima dell'escursione

      Rispondi
  6. marittiello88 dice

    Settembre 9, 2017 alle 11:14 pm

    ciao manuel! ottimo articolo! stavo valutando un tour al paine da el calafate! ho visto che l'agenzia che hai linciato organizza direttamente da puerto natales! che tu sappia, esistono agenzie che organizzano un tour del genere direttamente da el calafate, semmai pernottando 1 notte in cile? quindi 2 giorni e 1 notte?
    grazie mille…

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Settembre 11, 2017 alle 10:03 am

      Ciao! Certamente, escursioni simili puoi organizzarle anche con agenzie di El Calafate. Il mio consiglio per risparmiare qualcosa è di prenotarla direttamente a Puerto Natales. Risparmierai sulle spese di trasporto. Saluti, Manuel

      Rispondi
  7. maripix dice

    Dicembre 17, 2017 alle 4:56 pm

    Ciao Manuel, ho provato a cercare qualche recensione su Carfran Patagonia, perchè vorrei fare il tour che hai fatto tu, ma la trovo citata solo da te.
    Hai idea se si possa chiamare diversamente oppure il motivo? Mi sembra impossibile che dal 2013 ad oggi nessuno abbia lasciato un feedback da qualche parte….

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Dicembre 17, 2017 alle 7:52 pm

      Ciao, ho controllato ed effettivamente anche il sito non funziona più… Il mio è un viaggio che ho realizzato nel 2011. Può essere che l'agenzia abbia chiuso o cambiato nome. Grazie per la segnalazione comunque.

      Rispondi
    • Anonimo dice

      Dicembre 18, 2017 alle 12:56 pm

      Grazie Manuel per la tua risposta. Scusa se approfitto, ti risulta che il sito sia questo: carfranpatagonia.cl. Riconosci il logo? Grazie ancora per l'aiuto!

      Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Dicembre 18, 2017 alle 2:20 pm

      Ciao, figurati, per così poco! Eccoli, sono loro. L'escursione organizzata è la prima in questa pagina: carfranpatagonia.cl/tours-1. In ogni caso praticamente tutte le agenzie di Puerto Natales propongono pacchetti di un giorno nel parco. Non dovresti avere difficoltà a trovare un'alternativa. 🙂

      Rispondi
  8. Massi93 dice

    Gennaio 5, 2018 alle 5:23 pm

    Ciao Manuel! Bellissimo articolo. Sei riuscito in un giorno a vedere tutto questo? Anche io vorrei fare delle escursioni giornaliere partendo da Puerto Natales. Quante di queste escursioni consiglieresti di fare? E' sufficiente prenotarle lì stesso con un giorno di anticipo? Grazie in anticipo.

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Gennaio 6, 2018 alle 12:44 pm

      Grazie Massi. Le escursioni di un giorno al Parco Nazionale offrono sempre questo percorso. Avrai la possibilità di vedere posti spettacolari anche se il mio consiglio è quello di rimanere più giorni in zona e se si ha la possibilità, di fare un trekking. Così facendo potrai goderti molto di più i luoghi e non con una semplice toccata e fuga. Io prenotai l'escursione un giorno prima, non credo avrai problemi a trovare posto visto che un po' tutte le agenzie di Puerto Natales vendono questi pacchetti (escursione alle Torres del Paine + Cueva del Milodon). Saluti, Manuel

      Rispondi

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Chi è Manuel Santoro

Blogger, tour leader e digital creator.
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📍 Amtoudi 🇲🇦 Nel cuore dell'oasi di Id A 📍 Amtoudi 🇲🇦

Nel cuore dell'oasi di Id Aïssa si trova il villaggio berbero di Amtoudi, dominato da imponenti scogliere. Qui vivono circa 300 famiglie che vivono principalmente di agricoltura. Sulle falesie circostanti sono ben visibili due igoudar (plurale di agadir). Un agadir è un granaio collettivo fortificato, con torri di guardia per monitorare qualsiasi tentativo di intrusione nella valle. La funzione di un agadir era quella di immagazzinare e proteggere le colture del villaggio e anche le sue ricchezze (Guelmim-Oued Noun | Marocco) 🌴

In the heart of the oasis of Id Aïssa is the Berber village of Amtoudi, dominated by imposing cliffs. Around 300 families live here, mainly farming. Two igoudars (plural of agadir) are clearly visible on the surrounding cliffs. An agadir is a fortified collective granary, with watchtowers to monitor any attempted intrusion into the valley. The function of an agadir was to store and protect the village's crops and also its wealth (Guelmim-Oued Noun | Morocco) 🌴

En el corazón del oasis de Id Aïssa se encuentra el pueblo bereber de Amtoudi, dominado por imponentes acantilados. Aquí viven unas 300 familias, principalmente dedicadas a la agricultura. Dos igoudars (plural de agadir) son claramente visibles en los acantilados circundantes. Un agadir es un granero colectivo fortificado, con torres de vigilancia para vigilar cualquier intento de intrusión en el valle. La función de un agadir era almacenar y proteger las cosechas del pueblo y también su riqueza (Guelmim-Oued Noun | Marruecos) 🌴

________________________________
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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Non lontano da Tafraou 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Non lontano da Tafraout, nel cuore della Ameln Valley, si staglia il villaggio di Oumesnat. Tra le rovine della città vecchia vi è un grande edificio in terra, sapientemente ristrutturato. Un tempo una casa, oggi è un hotel tradizionale, la Maison Traditionelle. Qui abbiamo dormito, luogo più che raccomandato (Souss Massa | Marocco) 🏘

Not far from Tafraout, in the heart of the Ameln Valley, stands the village of Oumesnat. Among the ruins of the old town is a large earthen building, skilfully restored. Once a house, it is now a traditional hotel, the Maison Traditionelle. Here we slept, a place more than recommended (Souss Massa | Morocco) 🏘

No lejos de Tafraout, en el corazón del valle del Ameln, se alza el pueblo de Oumesnat. Entre las ruinas del casco antiguo hay un gran edificio de tierra, hábilmente restaurado. Antaño una casa, ahora es un hotel tradicional, la Maison Traditionelle. Aquí dormimos, un lugar más que recomendable (Souss Massa | Marruecos) 🏘

________________________________
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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Il villaggio di Tazoul 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Il villaggio di Tazoulte ha un antico cimitero ebraico che può essere di interesse storico. Sebbene la comunità ebraica abbia lasciato la zona alcuni anni fa, gran parte dell'argenteria della regione reca incisi simboli ebraici, in quanto gli ebrei erano tradizionalmente gli argentieri della regione (Souss Massa | Marocco) 🏘

The village of Tazoulte has an ancient Jewish cemetery that may be of historical interest. Although the Jewish community left the area some years ago, much of the silverware in the region is engraved with Jewish symbols, as Jews were traditionally the silversmiths of the region (Souss Massa | Morocco) 🏘

El pueblo de Tazoulte posee un antiguo cementerio judío que puede tener interés histórico. Aunque la comunidad judía abandonó la zona hace algunos años, gran parte de la platería de la región está grabada con símbolos judíos, ya que los judíos eran tradicionalmente los plateros de la región (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Ameln Valley 🇲🇦

Partendo da Tafraout è possibile visitare numerosi villaggi incastonati nella Ameln Valley. Tagdicht è il più elevato ed anche il più difficile da raggiungere. Vi è una sola strada, stretta, tortuosa, che si inerpica tra le montagne senza alcuna protezione (Souss Massa | Marocco) 🏘

Starting from Tafraout, it is possible to visit numerous villages nestled in the Ameln Valley. Tagdicht is the highest and also the most difficult to reach. There is only one road, narrow, winding, that climbs through the mountains without any protection (Souss Massa | Morocco) 🏘

Partiendo de Tafraout, es posible visitar numerosos pueblos enclavados en el valle del Ameln. Tagdicht es el más alto y también el más difícil de alcanzar. Sólo hay una carretera, estrecha y sinuosa, que sube por las montañas sin ninguna protección (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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