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Marrakech: piazza Jemaa El Fna e i souk

Settembre 27, 2012 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Marrakech, Medersa Ben Youssef

Ci svegliamo grazie al cinguettio insistente degli uccelli ma la fitta pioggia ci costringe a rinviare di un paio d’ore l’uscita mattutina in città. Facciamo colazione nel riad. Hassan ci ha cucinato tra le varie cose ottimi pancake e piadine fatte in casa. Sono le 11 quando smette di piovere. Gli stretti vicoli sono infangati ma noi non ci perdiamo d’animo e ci incamminiamo verso la piazza Jemaa El Fna, dove Hassan ci ha detto che siano presenti molti uffici cambiavalute. Lasciamo alla nostra sinistra la moschea Ben Saleh. Le stradine della Medina sono affollate ad ogni ora della giornata e così come la sera precedente, i negozianti cercano fastidiosamente di vendere noi qualcosa. In piazza, nelle prime ore della giornata spariscono i chioschi ristorante. L’atmosfera è quella di altri tempi tra incantatori di serpenti, ammaestratori di scimmie, anziani dalle vesti tipiche e chiromanti, tutti alla ricerca di un possibile turista da “conquistare”.


Marrakech, Piazza Jemaa El Fna
Marrakech, Piazza Jemaa El Fna
Marrakech, Piazza Jemaa El Fna
Troviamo un cambiavalute poco distante. Decidiamo di tornare indietro e dedicarci alla visita della zona dei souk. Giunti in Place du Moukef proviamo ad orientarci tra gli affollati vicoli circostanti per raggiungere la Medersa. Le stradine ci appaiono tutte uguali. Due bambini si offrono di accompagnarci in cambio di qualche spicciolo. Pagando 60 dirham, nel biglietto sono incluse le visite alla Medersa e al vicino Museo di Marrakech. La Medersa Ben Youssef, la più grande scuola coranica del Maghreb, fu eretta intorno al 1565 dal sultano saadiano Moulay Abdellah e ricostruita nel XVI secolo. Pregevole dal punto di vista architettonico il cortile centrale con una grande vasca al centro e due gallerie ai lati.

Marrakech, Medersa Ben Youssef
Marrakech, Medersa Ben Youssef
Marrakech, Medersa Ben Youssef
Marrakech, Medersa Ben Youssef
Ci spostiamo al Museo non prima di aver fotografato la Koubba El Badiyn. Unico edificio sopravvissuto dell’epoca almoravide, è oggi chiuso per ristrutturazione. Poco lontano, un coloratissimo negozio di spezie attira la nostra attenzione.

Marrakech, Koubba El Badiyn
Marrakech, Koubba El Badiyn
Marrakech, un coloratissimo negozio di spezie
Marrakech, un coloratissimo negozio di spezie
Il Museo di Marrakech espone oggetti tradizionali dell’arte marocchina, opere contemporanee di artisti marocchini e reperti archeologici. Costruito alla fine del XIX secolo, l’edificio fu ristrutturato nel 1995 dopo anni di incuria e abbandono. Imponente la corte centrale coperta da un grande lucernaio.

Marrakech, Museo
Marrakech, Museo
Quando usciamo comincia nuovamente a piovere. Attraversiamo velocemente il souk circostante fino ad arrivare in Piazza Jemaa El Fna e pranzare con un fumante Tajine di pollo nel ristorante Chez Chegrouni.

Marrakech, Tajine di pollo
Marrakech, Tajine di pollo
Attendiamo invano che smette di piovere e facciamo ritorno nella nostra abitazione. Poco tempo ancora e il tempo va migliorando. Giriamo i negozietti attorno a Jemaa El Fna acquistando qualche souvenir. Mentre camminiamo nella piazza, un ammaestratore pone la sua scimmia addosso a Giulia e alla fine siamo costretti a dargli qualche moneta in cambio di una foto. E’ irritante vedere in che modo queste persone trattino i loro animali, incatenati e obbligati a fare cose in un ambiente sicuramente a loro non consono. E’ giunto il momento dell’hennè. Giulia si siede e una donna le dipinge un motivo floreale sul braccio. Ceniamo ancora una volta in piazza nel chiosco n°1 “Chez Aicha” con un non esaltante piatto di cous cous. Facciamo giusto in tempo a finire  di mangiare quando inizia a scendere un altro scroscio d’acqua.

Marrakech, Piazza Jemaa El Fna
Marrakech, Piazza Jemaa El Fna
Marrakech, cous cous
Marrakech, cous cous

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