Per tutta la notte è stato un continuo rumore tra traffico, clacson e musica alta. Sembrava di essere in strada. Il risultato? Non ho dormito per niente… La domenica mattina le attività sono praticamente tutte ferme ma troviamo un cafè, l’unico aperto sulla Plaza de Armas, a pochi passi dal nostro ostello. Facciamo colazione con un dolce alla vaniglia simile a un ciambellone e accompagnato da un gigante frullato alla banana. Prima di prendere l’autobus per Chiclayo abbiamo a disposizione poco meno di due ore. Decidiamo di dedicarle alla visita di Cajamarca, facilmente visitabile in poco tempo. A pochi passi da noi sfilano i bambini di qualche scuola elementare. I giardini della piazza sono straordinariamente curati in ogni minimo dettaglio e c’è addirittura una persona addetta a vigilare che qualcuno non calpesti il verde. Al centro, una bella fontana risalente al 1692, inaugurata in occasione del bicentenario dell’arrivo di Cristoforo Colombo nelle Americhe. Sui due lati opposti della piazza si affacciano due chiese, la Cattedrale, quest’oggi chiusa al pubblico, e l’Iglesia de San Francisco, nella quale si apprestano a celebrare la messa.
Cajamarca, Plaza de Armas. Sullo sfondo la Cattedrale |
Cajamarca, Plaza de Armas. Sullo sfondo l’Iglesia de San Francisco |
Cajamarca, Iglesia de San Francisco |
Cajamarca, Cuarto del Rescate |
Cajamarca, Convento La Recoleta |
Cajamarca, raggiungendo il Complejo de Belen |
Cajamarca, Complejo de Belen |
Cajamarca, Cerro Santa Apollonia |
Cajamarca, Plaza de Armas. Parata militare |
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