Avevo sentito parlare nei giorni scorsi di un particolarissimi museo nell’abitato di Ferentillo e così, approfittando dei tre giorni a Scheggino ho colto l’occasione al volo. Raggiunto il nucleo abitativo di Precetto, che insieme a Matterella forma il comune di Ferentillo, abbiamo lasciato l’auto nei pressi della piazza principale, ai piedi del borgo arroccato sul pendio del monte Sant’Angelo.
Ferentillo, Precetto |
Seguiamo le indicazioni per il museo e una volta pagato l’ingresso attendiamo la nostra guida appena fuori la cripta della chiesa di Santo Stefano. Ma cosa si cela al suo interno di tanto particolare? Nel Museo dell Mummie, così è chiamato, sono conservati in alcune teche di vetro corpi perfettamente mummificati risalenti a un periodo antecedente ai primi anni dell’Ottocento, quando precisamente nel 1806, a seguito dell’emanazione dell’editto di Saint Cloud da parte di Napoleone, venne ordinato di riesumare i corpi sepolti nelle chiese per metterli in cimiteri al di fuori delle mura. Lo stato dei corpi attuale è dovuta alle componenti chimiche presenti nel terreno che hanno conservato sino ad oggi i lineamenti del viso, lo strato cutaneo e brandelli di vestiti. Ad essere sotterrati qui furono soprattutto abitanti del posto ma anche soldati napoleonici e perfino alcuni cinesi in pellegrinaggio giubilare.
Ferentillo, Museo delle Mummie |
Appena sopra il museo si trova la Chiesa della Madonna del Gonfalone, costruita nel 1702 per opera di Odoardo Cybo come è possibile leggere sulla lapide nella controfacciata. Un peccato non poterla visitare perché chiusa.
Ferentillo, Precetto. Chiesa della Madonna del Gonfalone |
Ci inerpichiamo dapprima tra le vecchie abitazioni e poi su un sentiero non segnato per raggiungere in qualche manciata di minuti la torre di avvistamento e parte delle mura difensive che sovrastano il borgo.
Ferentillo, Precetto. Scorci caratteristici |
Ferentillo, Precetto. Torre di avvistamento |
Qui sono ancora visibili parte degli antichi terrazzamenti con degli ulivi ancora oggi coltivati. L’ascesa si è rivelata un’ottima occasione per farci un’idea dall’alto della Valnerina e dell’altro abitato di Matterella dominato anch’esso da un’altra torre.
Ferentillo, Precetto. Vista panoramica sulla Valnerina |
Ferentillo, vista su Matterella |
Riprendiamo la nostra auto e ci dirigiamo verso l’Abbazia di San Pietro in Valle. Seguendo una panoramica strada di campagna raggiungiamo lo splendido complesso religioso immerso in una rigogliosa vegetazione tra dolci colline e verdi vallate. Furono due cugini eremiti, Lazzaro e Giovanni, a stanziarsi qui e dare inizio alla costruzione di un eremo nel 535. Con il tempo l’eremo fu ampliato fino a raggiungere le dimensioni e le fattezze giunte sino ai giorni nostri. Un peccato non poter entrare. Solamente a partire da aprile sarà aperta tutti i giorni ai visitatori. Chi come noi invece volesse raggiungerla nel mese di marzo si dovrà accontentare di vederla dall’esterno oppure recarsi qui il fine settimana.
Ferentillo, abbazia di San Pietro in Valle |
Anna Bernasconi Art dice
A Ferentillo non sono stata per un soffio ma è nell'infinito elenco dei borghi che mi mancano… Questo tuo post è stato una piacevole anteprima di una delle prossime vacanze! 🙂
Manuel Santoro dice
Sicuramente, immagino che avrai l'imbarazzo della scelta nello scegliere quali posti visitare da quelle parti!