Dopo una mattinata a dir poco rilassante nel Centro Relax Benessere La Bossola di Netro è tempo di spostarci al poco distante Santuario di Oropa per cominciare la visita a quello che è considerato l’edificio religioso dedicato alla Madonna più importante di tutto l’arco alpino. Ad attenderci, nei pressi dell’ingresso principale occupato da vecchie e colorate Volvo arrivate fin qui per un raduno, la nostra guida che in poche ore ci svelerà la storia e particolari aneddoti che hanno caratterizzato la storia del luogo di culto. Lo scenario è da favola e alle spalle del Santuario si ergono imponenti montagne dolcemente illuminate dal sole. Immaginiamo che spettacolo sarebbe stato se avesse nevicato. Varchiamo la cancellata e ci incamminiamo all’interno del primo piazzale costeggiando porticati aperti su più livelli che ospitano negozi e piccoli caffè.
Santuario di Oropa |
Saliamo le rampe dello scalone principale e raggiungiamo la Porta Regia, progettata dall’architetto Filippo Juvarra, per entrare nel piazzale sacro. Al centro della parte inferiore è collocata una fontana mentre poco più in là è situata la Basilica Antica, centro spirituale del santuario. L’interno a tre navate, ospita la statua della Madonna Nera di Oropa con il bambino in braccio che ammiriamo in religioso silenzio in quanto alcuni fedeli stanno pregando. Sotto il porticato antistante la Basilica Antica un ingresso conduce alle gallerie a cui si può accedere liberamente.
Santuario di Oropa, Porta Regia |
Santuario di Oropa, piazzale sacro |
Santuario di Oropa, Basilica Antica |
Santuario di Oropa, Madonna Nera |
Un’area ospita alcune camere destinate agli ospiti in cui è possibile pernottare. Dall’altra parte un lungo corridoio ospita centinaia di ex voto con dipinti votivi, targhe, disegni e quant’altro. Visitiamo il Museo dei Tesori che con le sue quattro sale ricche di ori, gioielli, paramenti liturgici e documenti ripercorre la storia del luogo.
Santuario di Oropa, ex voto |
Santuario di Oropa, Museo dei Tesori |
All’esterno un’altra scalinata ci porta a visitare quella che è la Basilica Nuova, una costruzione dalle proporzioni monumentali, la cui cupola si eleva per oltre 80 metri. Gli ampi interni sono circondati da sei cappelle, due delle quali non ancora affrescate. Scendiamo nella cripta sotterranea per osservare la Mostra dei Presepi nel Mondo, un’interessante collezione di cinquanta composizioni provenienti da diversi Paesi, dal Perù alla Germania, dalla Boemia all’Africa.
Santuario di Oropa, Basilica Nuova |
Da Oropa ci spostiamo in minibus sino alla città di Biella per una breve passeggiata al calar della sera. Ci incamminiamo dalla centrale Piazza Duomo, il nucleo più antico dell’abitato e dopo aver costeggiato la Cattedrale, dedicata al patrono Santo Stefano, giungiamo al Battistero di San Giovanni Battista, tipico esempio di arte romanica. Accanto è stata allestita un pista da pattinaggio e adulti e bambini si divertono scivolando sul ghiaccio. Imbocchiamo via Italia, il cuore di Biella, un’arteria di passaggio e di svago dove si affacciano attività commerciali. Al Rabaià, un negozio che vende prodotti a chilometro zero ci attendono per illustrarci la propria attività e per un aperitivo con formaggi e salumi. Nonostante questo è quasi orario di cena e in funicolare saliamo nella parte alta della città, Biella Piazzo. La funicolare, in funzione dal lontano 1885, ci lascia nei pressi del ristorante La Civetta, dove ci recheremo più tardi per mangiare.
Biella, Battistero di San Giovanni Battista |
Biella |
Biella, funicolare |
In Piazza Cisterna scattiamo una foto di gruppo, proprio dinanzi al cinquecentesco palazzo dei principi Dal Pozzo della Cisterna. Sul lato opposto sorge il Palazzo comunale utilizzato dal Comune sino all’800′ mentre al centro della piazza vi è casa Teccio, caratteristica abitazione medievale sulla cui facciata è dipinto un affresco raffigurante la Sindone sorretta dalla Madonna di Oropa e da alcuni Santi. Velocemente entriamo nella chiesa di San Giacomo a tre navate con l’urna ben visibile contenente il corpo del beato Agostino de Fango, domenicano biellese morto nel 1493. Torniamo infine al ristorante La Civetta, un locale fuori dal comune che funziona anche da libreria per gustare degli gnocchetti al sugo di salsiccia e un ottimo spezzatino.
Biella, piazza Cisterna |
Biella, chiesa di San Giacomo |
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