Quando nel programma del blog tour, organizzato da Oh My Trip in collaborazione con Turismo Gipuzkoa, ho letto che avremmo trascorso un pomeriggio in bicicletta avevo immaginato ad una breve pedalata e non ho assolutamente pensato di vestirmi comodamente per l’occasione. In più la passeggiata sarebbe arrivata appena dopo un abbondantissimo pranzo presso il Restaurante Kabia di Zumarraga, più volte raccomandato dalla Guida Michelin. Anche qui siamo andati oltre l’immaginazione con addirittura nove piatti provati!
Da Zumarraga basta una breve camminata per raggiungere l’attigua cittadina di Urretxu. I due centri sono divisi, infatti, solamente dal fiume Urola. Arriviamo all’appuntamento in leggero ritardo e i preparati e simpatici ragazzi di Godoy Bike and Ride ci stanno attendendo all’esterno con le biciclette già pronte e personalizzate per ognuno di noi.
Urretxu, Godoy Bike and Ride |
Ci aspetta un facile itinerario di ben 35 km tra andata e ritorno lungo la Via Verde dell’Urola, una pista ciclabile nata sulle ceneri del Ferrocarril del Urola, la prima ferrovia elettrica mai costruita in Spagna che collegava Zumarraga e la città costiera di Zumaia. Ora parte del tracciato, 22,5 km da Azpeitia a Zumarraga, è stato recuperato e riconvertito. Non la percorreremo tutta, il tempo non sarebbe sufficiente, per questo ci siamo prefissati di arrivare a Loyola dove è situato l’omonimo santuario.
Cominciamo il nostro itinerario dalla stazione di Zumarraga. Il tracciato nella prima parte è asfaltato e almeno fino a quando non usciamo dal centro abitato dobbiamo prestare attenzione alle tante famiglie con bambini al seguito che hanno scelto questo tratto per una rilassante pedalata. Superiamo nuovamente la cittadina di Urretxu.
Zumarraga, stazione |
L’asfalto lascia spazio a una comoda pista sterrata e il paesaggio cambia radicalmente. La pista ciclabile scende gradualmente sino ad inoltrarsi in una verdeggiante vallata con pascoli e alberi in fiore che a volte contrastano con la presenza di grandi poli industriali. Una costante per gran parte del percorso è il fiume Urola che spesso oltrepassiamo grazie ai diversi ponti e ai tunnel illuminati scavati nella roccia che si susseguono soprattutto nella prima parte. Spesso ci fermiamo per scattare alcune foto come nel villaggio di Aizpurutxo, dominato da un’antica chiesetta. Ad Azkoitia. la città dove è nata lo sport locale della pelota basca, abbandoniamo momentaneamente la Via Verde e facciamo ingresso nel centro cittadino costeggiando l’antica stazione oggi adibita a biblioteca.
Aizpurutxo |
Via Verde dell’Urola |
Azkoitia, ex stazione |
Prima di arrivare a Loyola riprendiamo ancora una volta la pista ciclabile fiancheggiando campi coltivati e industrie ed arrivare alle spalle dell’omonimo Santuario. Il complesso monumentale, che si è sviluppato attorno alla casa natale di San Ignazio di Loyola, è oggi divenuto un elemento chiave nel turismo religioso dei Paesi Baschi. Il cuore religioso è invece la basilica, progettata dall’italiano Carlo Fontana, allievo del Bernini. con chiari riferimenti all’architettura barocca. Da Loyola la Via Verde continuerebbe sino ad Azpeitia ma noi ci fermiamo qui e facciamo ritorno ad Urretxu sulla stessa via percorsa all’andata, questa volta in costante e leggera salita.
Loyola, Santuario di Loyola |
Loyola, Santuario di Loyola. Casa natale di Sant’Ignazio di Loyola |
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