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Cavalli selvatici nell′Hustai National Park

Agosto 13, 2015 · Manuel Santoro · Lascia un commento

Hustai National Park. Cavalli Takhi
Il maltempo sembra non volerci più abbandonare. Ci sta accompagnando da alcuni giorni dopo una prima parte di viaggio praticamente impeccabile. Mi sembra giusto, bisogna equilibrare le cose. Come previsto il tramonto della sera prima ha lasciato spazio a nuvole cariche e minacciose e così, per lunghe ore, abbiamo dormito ascoltando il rumore (piacevole) della pioggia cadere sul tetto della nostra gher. Lasciamo l’accampamento e dopo pochi chilometri di pista sterrata imbocchiamo una delle principali arterie del Paese, una monotona lingua di strada asfaltata in direzione della capitale Ulan Bator. Ha smesso di piovere ma il cielo e coperto e non promette nulla di buono.
Raggiungendo l'Hustai National Park
Raggiungendo l’Hustai National Park
Ai margini della carreggiata incontriamo più volte vetture danneggiate, lasciate nelle scarpate o nei prati dopo un incidente. Devono accadere di frequente da queste parti a tal punto che nei pressi di una cunetta incrociamo una vettura capovolta probabilmente per il fondo scivoloso o per una distrazione del guidatore. Alcune persone si sono fermate per aiutare ma non dovrebbe essere nulla di grave. Finalmente un pallido sole fa momentaneamente capolino tra le nubi. Siamo costretti a fermarci, un mezzo del gruppo ha appena bucato e il nostro autista decide di dare una mano per velocizzare i tempi. Pochi minuti ed è già tutto risolto, si può ripartire. Siamo a pochi chilometri dall’Hustain Ger Camp, l’accampamento che ci ospiterà per la notte, l’ultima in queste tradizionali abitazioni mongole. Prima di arrivare attraversiamo campi coltivati a colza dall’inconfondibile colore giallo intenso e ci inoltriamo tra pascoli erbosi e dolci collinette per raggiungere l’ingresso del Hustai National Park. Lì dove un arco ci dà il benvenuto è situato il nostro campo.
Raggiungendo l'Hustai National Park
Raggiungendo l’Hustai National Park
Hustain Ger Camp
Hustain Ger Camp
Ad attenderci vento gelido e temperatura che raggiunge a stento i dieci gradi. E pensare che fino a pochi giorni prima abbiamo viaggiato con una temperatura diurna di quasi trenta gradi. Prendiamo posto nelle rispettive gher, per la prima volta siamo costretti ad accendere la stufetta interna per riscaldare l’ambiente. Dopo il pranzo a buffet nella distaccata sala ristorante ci prepariamo per la visita pomeridiana al parco. Se saremo fortunati riusciremo ad osservare alcuni esemplari di takhi, gli ultimi cavalli selvatici rimasti al mondo noti anche come cavalli di Przewalski, dal nome dell’esploratore polacco che scoprì la specie nel 1878. All’interno di una sala adiacente al negozio di souvenir assistiamo prima a un documentario in inglese sulla salvaguardia e sulla riproduzione di questi esemplari nell’area protetta, poi visitiamo il piccolo museo del parco situato sempre all’interno del nostro campo.
Hustai National Park, museo
Ci siamo messi d’accordo con la nostra guida nel muoverci sulle piste sterrate del parco fin quando non avremmo avvistato un esemplare. Ci mettiamo in viaggio ma la ricerca si rivela più facile del previsto. Pochi chilometri ed osserviamo un gruppo di takhi muoversi liberamente su un’altura a non troppa distanza dalla strada. La facilità nell’avvistamento è dettata dalle condizioni meteo. Se quella di oggi fosse stata una giornata calda e soleggiata i cavalli si sarebbero infatti rifugiati sulle montagne più alte e per noi sarebbe stato un problema. Sappiamo di alcuni turisti che nelle settimane precedenti alla nostra sono venuti fin qui e sono tornati a mani vuote. Risaliamo la collinetta lentamente cercando di farci vedere il meno possibile. Basta un minimo passo affrettato per farli spaventare e quindi allontanare. Riusciamo a spingerci fino a qualche metro da loro. Alcuni pascolano, altri si fanno le coccole, c’è il capo del gruppo che richiama gli altri in caso di pericolo, ovvero noi. Rimaniamo diversi minuti nelle vicinanze, guardandoli e scattando foto, fin quando non decidono di spostarsi più in alto.
Hustai National Park, cavalli takhi
Hustai National Park, cavalli takhi
Hustai National Park, cavalli takhi
Hustai National Park, cavalli takhi
Hustai National Park, cavalli takhi
Hustai National Park, cavalli takhi
Hustai National Park, cavalli takhi
Facciamo ritorno al campo camminando confidando anche nel cielo che sembra essersi riaperto. Abbiamo quasi tutto il pomeriggio a disposizione e cerchiamo di trascorrere il tempo così, ripercorrendo a piedi i quattro chilometri che ci separano dall’accampamento. Qualcuno del gruppo all’arrivo ha deciso di fare una passeggiata a cavallo. Tra i servizi dell’Hustain Ger Camp vi è anche la possibilità di escursioni a cavallo nei dintorni. Io opto per una calda doccia rilassante prima della cena a base pasta in bianco e spezzatino con peperoni.
Ritornando a piedi verso il campo
Ritornando a piedi verso il campo
Ritornando a piedi verso il campo
Per ulteriori informazioni:
www.viaggigiovani.it/viaggi/mongolia

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦 Delle Gole 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 2 🇲🇦

Delle Gole di Aït Mansour tutti me ne avevano parlato bene ma i suoi paesaggi sono andati oltre le aspettative. Ho apprezzato il fatto che quest'oasi sia poco turistica e forse anche più bella di altre zone del Marocco, molto più conosciute. Qui ho trascorso un'intera giornata ma spero di ritornarci un giorno, c'è tanto altro ancora da vedere (Souss Massa | Marocco) 🌴

Everyone had told me good things about the Aït Mansour Gorges, but its landscapes went beyond expectations. I appreciated the fact that this oasis is not very touristy and perhaps even more beautiful than other, much better known areas of Morocco. I spent a whole day here but I hope to return one day, there is so much more to see (Souss Massa | Morocco) 🌴

Much gente me había hablado bien de las gargantas de Aït Mansour, pero sus paisajes superaron las expectativas. Aprecié el hecho de que este oasis no sea muy turístico y quizás incluso más bello que otras zonas mucho más conocidas de Marruecos. Pasé aquí un día entero, pero espero volver algún día, hay mucho más que ver (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦 Il tratto 📍 Aït Mansour Gorge Pt. 1 🇲🇦

Il tratto di strada all'interno delle gole di Aït Mansour è stato probabilmente il più bello di tutto il viaggio On the road in Marocco: un rigoglioso palmeto da attraversare, antichi villaggi di terra in rovina e una sosta, a sorpresa, in un basico café dove l'ospitale Omar ci ha accolti per servirci il suo piatto forte, una omelette berbera (Souss Massa | Marocco) 🌴

The stretch of road inside the Aït Mansour gorges was probably the most beautiful of the entire Moroccan On the Road trip: a lush palm grove to cross, ancient ruined earthen villages and a surprise stop at a basic café where the hospitable Omar welcomed us to serve his signature dish, a Berber omelette (Souss Massa | Morocco) 🌴

El tramo de carretera dentro de las gargantas de Aït Mansour fue probablemente el más bonito de todo el viaje marroquí On the Road: un frondoso palmeral que atravesar, antiguos pueblos de tierra en ruinas y una parada sorpresa en un café básico donde el hospitalario Omar nos recibió para servirnos su plato estrella, una tortilla bereber (Souss Massa | Marruecos) 🌴

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📍 Kasbah di Efrl 🇲🇦 Non lontano da Tizou 📍 Kasbah di Efrl 🇲🇦

Non lontano da Tizourgane, lungo la strada che porta ad Aït Baha vi sono i resti di un'antica Kasbah. Poche sono le informazioni a riguardo sul web. Una pagina in tedesco la chiama Tioulit, un antiquario nelle vicinanze ne parla come Efrl. Oggi è un luogo senza tempo dove perdersi tra le antiche strutture oggi in rovina (Souss Massa | Marocco) 🏚

Not far from Tizourgane, along the road to Aït Baha, are the remains of an ancient kasbah. There is little information about it on the web. One page in German calls it Tioulit, a nearby antique dealer speaks of it as Efrl. Today it is a timeless place to get lost among the ancient structures now in ruins (Souss Massa | Morocco) 🏚

No lejos de Tizourgane, en la carretera hacía Aït Baha, se encuentran los restos de una antigua kasbah. Hay poca información al respecto en la web. Una página en alemán lo llama Tioulit, un anticuario cercano habla de éste como Efrl. Hoy es un lugar atemporal para perderse entre las antiguas estructuras ahora en ruinas (Souss Massa | Marruecos) 🏚

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📍 Tizourgane 🇲🇦 Una notte in una Kasbah 📍 Tizourgane 🇲🇦

Una notte in una Kasbah tutta per noi. Tizourgane appare all'improvviso, abbarbicata in cima ad una collina. All'interno vi è un hotel tradizionale ideale per chi vuole immergersi in atmosfere da mille e una notte. Il momento più bello? La notte, quando fioche luci illuminano le viuzze acciottolate e il cielo si riempie di stelle splendenti (Souss Massa | Marocco) ✨️

A night in a Kasbah all to ourselves. Tizourgane suddenly appears, perched atop a hill. Inside is a traditional hotel ideal for those who want to immerse themselves in the atmosphere of a thousand and one nights. The most beautiful moment? At night, when dim lights illuminate the cobbled streets and the sky is filled with shining stars (Souss Massa | Morocco) ⭐️

Una noche en una Kasbah para nosotros solos. Tizourgane aparece de repente, encaramado en lo alto de una colina. En su interior se encuentra un hotel tradicional ideal para quienes deseen sumergirse en el ambiente de las mil y una noches. ¿El momento más bonito? Por la noche, cuando las tenues luces iluminan las calles empedradas y el cielo se llena de estrellas brillantes (Souss Massa | Marruecos) ✨️

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