Nuvole minacciose si addensano all’orizzonte ma l’abbondante pioggia caduta durante la notte sembra aver dato una tregua. Nonostante il rischio maltempo decidiamo ugualmente di raggiungere, ai piedi del monte Amandola, il Rifugio di Garulla, una delle tappe del Grande Anello dei Sibillini situato nell’omonima frazione. Il tepore di un caminetto acceso potrebbe farci cambiare idea ma in breve prevale la scelta sensata di metterci in marcia lungo il Sentiero Natura che parte proprio nei pressi del rifugio. È evidente come la temperatura sia scesa sensibilmente rispetto a qualche giorno fa. Ci incamminiamo in un clima tipicamente autunnale sotto una leggera e fastidiosa pioviggine che fortunatamente va ben presto cessando.
Garulla. Camminando lungo il sentiero natura |
Il percorso alterna zone boschive con carpini e ornielli a radure panoramiche con vista (ahinoi nuvolosa) sui monti circostanti. Con il cielo sereno questa zona sarebbe uno spettacolo. Seppur in lontananza abbiamo anche la fortuna di osservare un capriolo rifugiarsi nella vegetazione. Per gran parte del sentiero il terreno è ricoperto da un letto di foglie secche. Facciamo attenzione ad evitare alcune pozzanghere mentre osserviamo i colori autunnali che caratterizzano l’ambiente che ci circonda. Attorno a noi sfumature di verde, rosso, giallo, arancione. Rivoli d’acqua scorrono ai lati del cammino.
Flora lungo il sentiero natura |
Il percorso, appositamente segnalato con paletti e bandierine dipinte di colore bianco/rosso e la lettera “G” all’interno, offre anche particolarità di interesse culturale come l’antica Abbazia dei S.S. Vincenzo e Anastasio. Un viottolo sterrato ci conduce in breve all’edificio religioso risalente ai secoli XI-XIII. All’interno si sta celebrando messa e noi ci accontentiamo di visitare la suggestiva cripta a cui è possibile accedere attraverso una porta nella porzione posteriore della chiesa.
Abbazia dei S.S. Vincenzo e Anastasio |
Da questo punto il sentiero sale dolcemente. Attraversiamo il piccolo agglomerato di case di Casalicchio prima di immergerci nuovamente nel bosco. Intorno ai mille metri d’altitudine carpini e ornielli hanno ormai lasciato spazio a una fitta faggeta che termina in prossimità di un ventoso pendio panoramico punteggiato da alberi isolati. Nel cielo, intanto, le nuvole sembrano fare a gara tra loro. In discesa verso Garulla dobbiamo prestare attenzione a non cadere, il terreno è alquanto scivoloso. In breve siamo al rifugio dove ci attende una degustazione di formaggi e ciauscolo, il salume tipico della zona.
Tempo totale: 2 ore circa A/R
Casalicchio |
Garulla. Camminando lungo il sentiero natura |
Lascia un commento