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Trekking tra i paesaggi autunnali del Parco Nazionale d′Abruzzo, Lazio e Molise

Ottobre 25, 2015 · Manuel Santoro · 2 commenti

Pur essendo un piccolo paese, Scanno ha molto da offrire dal punto di vista storico-culturale. Allo stesso modo può rappresentare una comoda base per interessanti escursioni per via della sua posizione nelle vicinanze dell’omonimo lago e del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Abbiamo scelto proprio l’area protetta per il nostro trekking odierno, adatto a tutti se in presenza di un mezzo che consente di evitare un noioso tratto a piedi lungo una lunga sterrata sino alle sorgenti del fiume Tasso, lì dove una sbarra impedisce di proseguire se non in presenza di un permesso del Parco. Mai prima d’ora avevo visitato quest’angolo d’Abruzzo durante la stagione autunnale, sono subito rimasto sbalordito dai colori e dalla bellezza di questi posti. Ciò che colpisce di più è il contrasto tra il verde pallido dei prati, l’arancione dei boschi e l’azzurro del cielo. Dalla sorgente un bivio consente di raggiungere a sinistra la Serra di Ziomas e la solitaria stele in ricordo delle segrete visite di papa Giovanni Paolo II al Ferrojo di Scanno, il quale veniva qui per trascorrere giornate di riposo, preghiera e contemplazione.
Serra di Ferrojo
Serra di Ferrojo
Serra di Ferrojo
Nei pressi della Sorgente Tasso
Sorgente Tasso
Sorgente Tasso
A destra invece la carrareccia continua in salita tra i boschi sino allo stazzo di Camporotondo, punto di partenza dell’escursione da noi scelta per questa giornata. Qui la vegetazione scompare, la ritroveremo più avanti non appena entreremo nel vallone Tempesta. Ci incamminiamo in salita lungo in sentiero tra i pendii erbosi con i quasi duemila metri della Serra di Capra Morta alla nostra destra. 
Stazzo di Camporotondo
Stazzo di Camporotondo
L’asperità culmina su uno splendido punto panoramico la cui vista spazia sulle tondeggianti montagne circostanti e su una conca erbosa dove in lontananza è situato lo stazzo del Campo, un attrezzato rifugio ristrutturato nel 2006. Lo raggiungiamo in breve con una comoda discesa tra i prati. Due escursionisti ci hanno anticipato, hanno già preparato la brace per cucinare una gustosa bistecca. Noi entriamo ugualmente per consumare lo spuntino che ci siamo portati con noi, un piccolo rifornimento prima dell’abbondante pranzo previsto all’Agriturismo Le Prata. In generale tutti gli amanti della montagna possono decidere di venire qui e magari trascorrerci una notte sempre in ottica di autogestione in quanto la struttura dispone di sei posti letto e di una dotazione minima. Salutiamo gli altri escursionisti e ci mettiamo in cammino in direzione di Scanno.
Stazzo del Campo
Stazzo del Campo
Stazzo del Campo
Il sentiero scende gradualmente e dopo aver attraversato la conca erbosa che pochi minuti prima osservavamo dall’alto si immerge all’interno del Vallone Tempesta, caratterizzato da rigogliosi boschi dai colori autunnali. Sullo sfondo, nelle giornate limpide come quella di oggi si riesce anche ad intravedere il Corno Grande. Più ci inoltriamo nella vegetazione e più le sfumature diventano vivaci. Camminiamo su un morbido letto di foglie reso umido dalla rugiada mattutina. A volte dobbiamo fare attenzione perchè il terreno è a tratti scivoloso. All’uscita del bosco radure erbose si alternano a coloratissimi gruppi di alberi. È questa a mio parere la parte più bella di tutto il percorso che abbiamo appena affrontato.
Vallone Tempesta
Vallone Tempesta
Vallone Tempesta
Vallone Tempesta
Vallone Tempesta
Vallone Tempesta
Uscendo dal Vallone Tempesta
Uscendo dal Vallone Tempesta
Uscendo dal Vallone Tempesta
Raggiunta la strada ci stanno attendendo alcune auto per riportarci all’Agriturismo Le Prata per un abbondante pranzo a base di prodotti abruzzesi con ottimi antipasti, due primi (una fumante zuppa di patate e broccoletti con pasta fatta in casa stracciata e una chitarra al sugo) e un secondo (arrosto misto di carne).
Pranzo all'Agriturismo Le Prata
Pranzo all'Agriturismo Le Prata
Pranzo all'Agriturismo Le Prata
Pranzo all’Agriturismo Le Prata

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Commenti

  1. Unknown dice

    Novembre 20, 2015 alle 12:12 pm

    A quest'ora l'occhio mi cade sulle ultime foto 😛 Ma sono tutti scatti con bellissimi colori, l'autunno ha un fascino tutto suo.

    Rispondi
    • Manuel Santoro dice

      Novembre 20, 2015 alle 12:19 pm

      Non solo a te! Era meglio non riaprire il post 😛 Grazie mille, l'Abruzzo è una regione splendida e poco conosciuta. Se hai bisogno di qualche consiglio sai a chi chiedere 😉

      Rispondi

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📍 Amtoudi 🇲🇦 Nel cuore dell'oasi di Id A 📍 Amtoudi 🇲🇦

Nel cuore dell'oasi di Id Aïssa si trova il villaggio berbero di Amtoudi, dominato da imponenti scogliere. Qui vivono circa 300 famiglie che vivono principalmente di agricoltura. Sulle falesie circostanti sono ben visibili due igoudar (plurale di agadir). Un agadir è un granaio collettivo fortificato, con torri di guardia per monitorare qualsiasi tentativo di intrusione nella valle. La funzione di un agadir era quella di immagazzinare e proteggere le colture del villaggio e anche le sue ricchezze (Guelmim-Oued Noun | Marocco) 🌴

In the heart of the oasis of Id Aïssa is the Berber village of Amtoudi, dominated by imposing cliffs. Around 300 families live here, mainly farming. Two igoudars (plural of agadir) are clearly visible on the surrounding cliffs. An agadir is a fortified collective granary, with watchtowers to monitor any attempted intrusion into the valley. The function of an agadir was to store and protect the village's crops and also its wealth (Guelmim-Oued Noun | Morocco) 🌴

En el corazón del oasis de Id Aïssa se encuentra el pueblo bereber de Amtoudi, dominado por imponentes acantilados. Aquí viven unas 300 familias, principalmente dedicadas a la agricultura. Dos igoudars (plural de agadir) son claramente visibles en los acantilados circundantes. Un agadir es un granero colectivo fortificado, con torres de vigilancia para vigilar cualquier intento de intrusión en el valle. La función de un agadir era almacenar y proteger las cosechas del pueblo y también su riqueza (Guelmim-Oued Noun | Marruecos) 🌴

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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Non lontano da Tafraou 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Non lontano da Tafraout, nel cuore della Ameln Valley, si staglia il villaggio di Oumesnat. Tra le rovine della città vecchia vi è un grande edificio in terra, sapientemente ristrutturato. Un tempo una casa, oggi è un hotel tradizionale, la Maison Traditionelle. Qui abbiamo dormito, luogo più che raccomandato (Souss Massa | Marocco) 🏘

Not far from Tafraout, in the heart of the Ameln Valley, stands the village of Oumesnat. Among the ruins of the old town is a large earthen building, skilfully restored. Once a house, it is now a traditional hotel, the Maison Traditionelle. Here we slept, a place more than recommended (Souss Massa | Morocco) 🏘

No lejos de Tafraout, en el corazón del valle del Ameln, se alza el pueblo de Oumesnat. Entre las ruinas del casco antiguo hay un gran edificio de tierra, hábilmente restaurado. Antaño una casa, ahora es un hotel tradicional, la Maison Traditionelle. Aquí dormimos, un lugar más que recomendable (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Ameln Valley 🇲🇦 Il villaggio di Tazoul 📍 Ameln Valley 🇲🇦

Il villaggio di Tazoulte ha un antico cimitero ebraico che può essere di interesse storico. Sebbene la comunità ebraica abbia lasciato la zona alcuni anni fa, gran parte dell'argenteria della regione reca incisi simboli ebraici, in quanto gli ebrei erano tradizionalmente gli argentieri della regione (Souss Massa | Marocco) 🏘

The village of Tazoulte has an ancient Jewish cemetery that may be of historical interest. Although the Jewish community left the area some years ago, much of the silverware in the region is engraved with Jewish symbols, as Jews were traditionally the silversmiths of the region (Souss Massa | Morocco) 🏘

El pueblo de Tazoulte posee un antiguo cementerio judío que puede tener interés histórico. Aunque la comunidad judía abandonó la zona hace algunos años, gran parte de la platería de la región está grabada con símbolos judíos, ya que los judíos eran tradicionalmente los plateros de la región (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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📍 Ameln Valley 🇲🇦

Partendo da Tafraout è possibile visitare numerosi villaggi incastonati nella Ameln Valley. Tagdicht è il più elevato ed anche il più difficile da raggiungere. Vi è una sola strada, stretta, tortuosa, che si inerpica tra le montagne senza alcuna protezione (Souss Massa | Marocco) 🏘

Starting from Tafraout, it is possible to visit numerous villages nestled in the Ameln Valley. Tagdicht is the highest and also the most difficult to reach. There is only one road, narrow, winding, that climbs through the mountains without any protection (Souss Massa | Morocco) 🏘

Partiendo de Tafraout, es posible visitar numerosos pueblos enclavados en el valle del Ameln. Tagdicht es el más alto y también el más difícil de alcanzar. Sólo hay una carretera, estrecha y sinuosa, que sube por las montañas sin ninguna protección (Souss Massa | Marruecos) 🏘

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