Pur essendo un piccolo paese, Scanno ha molto da offrire dal punto di vista storico-culturale. Allo stesso modo può rappresentare una comoda base per interessanti escursioni per via della sua posizione nelle vicinanze dell’omonimo lago e del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Abbiamo scelto proprio l’area protetta per il nostro trekking odierno, adatto a tutti se in presenza di un mezzo che consente di evitare un noioso tratto a piedi lungo una lunga sterrata sino alle sorgenti del fiume Tasso, lì dove una sbarra impedisce di proseguire se non in presenza di un permesso del Parco. Mai prima d’ora avevo visitato quest’angolo d’Abruzzo durante la stagione autunnale, sono subito rimasto sbalordito dai colori e dalla bellezza di questi posti. Ciò che colpisce di più è il contrasto tra il verde pallido dei prati, l’arancione dei boschi e l’azzurro del cielo. Dalla sorgente un bivio consente di raggiungere a sinistra la Serra di Ziomas e la solitaria stele in ricordo delle segrete visite di papa Giovanni Paolo II al Ferrojo di Scanno, il quale veniva qui per trascorrere giornate di riposo, preghiera e contemplazione.
Serra di Ferrojo |
Sorgente Tasso |
A destra invece la carrareccia continua in salita tra i boschi sino allo stazzo di Camporotondo, punto di partenza dell’escursione da noi scelta per questa giornata. Qui la vegetazione scompare, la ritroveremo più avanti non appena entreremo nel vallone Tempesta. Ci incamminiamo in salita lungo in sentiero tra i pendii erbosi con i quasi duemila metri della Serra di Capra Morta alla nostra destra.
Stazzo di Camporotondo |
L’asperità culmina su uno splendido punto panoramico la cui vista spazia sulle tondeggianti montagne circostanti e su una conca erbosa dove in lontananza è situato lo stazzo del Campo, un attrezzato rifugio ristrutturato nel 2006. Lo raggiungiamo in breve con una comoda discesa tra i prati. Due escursionisti ci hanno anticipato, hanno già preparato la brace per cucinare una gustosa bistecca. Noi entriamo ugualmente per consumare lo spuntino che ci siamo portati con noi, un piccolo rifornimento prima dell’abbondante pranzo previsto all’Agriturismo Le Prata. In generale tutti gli amanti della montagna possono decidere di venire qui e magari trascorrerci una notte sempre in ottica di autogestione in quanto la struttura dispone di sei posti letto e di una dotazione minima. Salutiamo gli altri escursionisti e ci mettiamo in cammino in direzione di Scanno.
Stazzo del Campo |
Il sentiero scende gradualmente e dopo aver attraversato la conca erbosa che pochi minuti prima osservavamo dall’alto si immerge all’interno del Vallone Tempesta, caratterizzato da rigogliosi boschi dai colori autunnali. Sullo sfondo, nelle giornate limpide come quella di oggi si riesce anche ad intravedere il Corno Grande. Più ci inoltriamo nella vegetazione e più le sfumature diventano vivaci. Camminiamo su un morbido letto di foglie reso umido dalla rugiada mattutina. A volte dobbiamo fare attenzione perchè il terreno è a tratti scivoloso. All’uscita del bosco radure erbose si alternano a coloratissimi gruppi di alberi. È questa a mio parere la parte più bella di tutto il percorso che abbiamo appena affrontato.
Vallone Tempesta |
Uscendo dal Vallone Tempesta |
Raggiunta la strada ci stanno attendendo alcune auto per riportarci all’Agriturismo Le Prata per un abbondante pranzo a base di prodotti abruzzesi con ottimi antipasti, due primi (una fumante zuppa di patate e broccoletti con pasta fatta in casa stracciata e una chitarra al sugo) e un secondo (arrosto misto di carne).
Pranzo all’Agriturismo Le Prata |
Unknown dice
A quest'ora l'occhio mi cade sulle ultime foto 😛 Ma sono tutti scatti con bellissimi colori, l'autunno ha un fascino tutto suo.
Manuel Santoro dice
Non solo a te! Era meglio non riaprire il post 😛 Grazie mille, l'Abruzzo è una regione splendida e poco conosciuta. Se hai bisogno di qualche consiglio sai a chi chiedere 😉